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Recensione serie Tv: Dead Still – 1×06 – “Only memories remain” – Finale di Stagione –

Dead Still

Progetto grafico a cura di SweetFire

Una puntata finale da DIECI, Fenici, per questa serie che come ormai vi ho già detto più volte ho amato particolarmente.

Sapevamo che Brock, dietro al suo riserbo, alla sua seriosità e al suo apparente distacco nascondeva sentimenti forti.

Sentimenti che sono prepotentemente venuti fuori durante questo epilogo: quelli quasi filiali per Nancy, che lui assimila molto a se stesso per originalità, forza e senso di indipendenza, quelli per Connall che ha imparato ad apprezzare e infine quelli più profondi d’amore per un fantasma del suo passato che è tornato e finalmente gli ha offerto la resa dei conti.

Scopriamo, anche se devo dire senza molta sorpresa, che John Voudry, il suo ex assistente, non è altri che Percy, lo scultore spasimante di Nancy. Sapevamo che tra i due c’era stato uno screzio e che a Brock avevano detto che lui si fosse suicidato, quello che veniamo a sapere è il motivo per cui lui lo aveva allontanato; John era un profanatore di cadaveri, colpa che Brock non poteva tollerare e che gli aveva fatto ancora più male, perché ne era profondamente innamorato.

Una doppia delusione quindi per un uomo che aveva, per tutta la vita, nascosto, a chi lo amava e gli stava intorno, le sue inclinazioni sessuali, che ci vengono rivelate soprattutto dallo sguardo addolorato e dallo strazio per la morte del suo amore, trasformatosi in mostro.

Mi è piaciuta questa svolta, sicuramente non me lo aspettavo. L’argomento dell’omosessualità in quell’epoca e in questo contesto è sicuramente un elemento interessante e poco considerato.

Poche righe per riassumere l’accaduto. In seguito alla morte di Henry, Brock riceve una lettera da Voudry e capisce che lui e i suoi cari si trovano in grande pericolo. Manda via malamente Nancy e Molloy e riceve la visita dell’americano che rivuole l’album. Wacker gli dice che  dietro agli omicidi c’è una efferata società segreta: l’Hellfire Club.

Proprio quando Nancy sta per andare alla polizia, Voudry la fa rapire e, con uno stratagemma che coinvolge il cocchiere, Molloy e Brock vanno a salvarla, mentre l’americano viene arrestato da Regan.

Il magnate muore però in carcere, a causa di un incendio appiccato dalla stessa persona che riesce anche a rubare l’album al detective.

Brock si consegna al suo ex assistente, al posto di Nancy e durante una colluttazione Voudry viene ferito a morte.

Alla fine, mentre l’accaduto viene archiviato in maniera frettolosa dalla polizia per mancanza di prove e il detective Regan è arrabbiato e deluso, Brock decide di non dire nulla, spiegando a Nancy e Molloy che questo è l’unico modo di proteggere tutti loro.

I due ragazzi, delusi, vanno entrambi via. La puntata si chiude con Molloy in un pub che fa un ritratto di Nancy.

Molti punti rimangono ancora oscuri e sicuramente c’è spazio per una seconda stagione, che spero verrà presto annunciata. Il personaggio di Connall Molloy è ancora da esplorare. In questo episodio abbiamo appreso della morte della moglie e della sua voglia di migliorare le condizioni della sua vita. Abbiamo conosciuto un ragazzo nobile, di cuore, dolce e coraggioso e anche innamorato della nostra Nancy.

È amareggiato quando lascia Brock perché lo crede avido, cosa che non è vera e spero tornino a lavorare insieme.

Nancy è stata la mia preferita, ha portato speranza, gioia e brio nella casa e nella vita dello zio. Merita la felicità e l’amore vero e l’avrà, perché a differenza di Brock, è sincera nei sui sentimenti ed è libera. Ora è profondamente delusa ed è emblematico ciò che dice allo zio mentre sta andando via e cioè che la vita deve essere vissuta, che lui è troppo concentrato sul passato e che presto nessuno vorrà le sue tristi foto perché potranno avere quelle che catturano il presente.

Blennerhassett  si rende conto che non c’è niente di più vero.

Anche Carruthers è stato un bel personaggio, specialmente nel rappresentare il lato comico e ironico.

È rimasto l’unica compagnia di Brock e si vede che gli è affezionato.

Regan, poveraccio, non ne è uscito troppo bene, si fa soffiare l’album da sotto il naso e avrebbe dovuto sorvegliare meglio il suo prigioniero.

Sicuramente si scoprirà che il suo capo è implicato, ma mi ha comunque un po’ deluso.

Ora è arrivato il momento di salutarvi e come vedete faccio fatica anche io a staccarmi dal ricordo di questa storia e proiettarmi verso una nuova.

A presto e speriamo alla prossima stagione!

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StaffRFS

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