
Progetto grafico a cura di Eve
Salve fenici!
In queste altre puntate accadono molte cose che, a volerle scrivere tutte, verrebbe fuori un poema. In una girandola di alleanze, a seconda di come tira il vento, tra i Paladini Rossi, re Uther, la Chiesa, re Cumber, Merlino e Nimue c’è un punto fermo: tutti vogliono la spada, Il dente del diavolo.
La vuole la Chiesa, con le maschere dorate della Trinità del papa Abel e del vescovo Wicklow, e i Paladini Rossi di padre Carden che commettono molte atrocità uccidendo prigionieri, donne e bambini per sterminare il popolo dei Fey.
La vuole il Re del Ghiaccio Cumber che con i suoi vichinghi inizia a razziare le terre di Uther e si proclama erede di casa Pendragon essendo il cugino del re.
Ovviamente la vuole anche quest’ultimo per essere legittimato come il vero sovrano. A me Uther sembra la caricatura di un sovrano, un bambino capriccioso manovrato dalla madre che lo guida per superare la tempesta. Non fa niente per fermare le scorribande dei Paladini Rossi. E cosa scopriamo? Che la madre lo ha comprato da alcuni contadini, il vero re è morto al momento del parto. Solo la levatrice, portata in salvo e protetta da Merlino, è l’ unica, ancora viva, a conoscenza dei fatti.
La vuole persino Rugen il re dei lebbrosi (in versione zombie, che io abborrrro).
E la vogliono Nimue e Merlino per il popolo dei Fey. Attraverso flashback e visioni conosciamo il passato di Merlino, Nimue e Artù.
Nimue è nata dall’amore dei suoi genitori, Lenore e… Merlino. E sì, lui è suo padre, un Signore dell’ombra esperto in magia nera e nell’arte della guerra, ritenuto un imbroglione e un ubriacone. Quando Lenore percepisce la maledizione della spada che corrompe chi la usa, lo caccia via. E lui inizierà a costruire il suo castello di menzogne. Piccolo appunto: la spada gli ha sottratto i poteri magici.
La ragazza impara a governare il proprio potere grazie all’aiuto di Merlino che si dimostra un buon padre una volta conosciuta la figlia. Ma come era successo a suo padre, la spada inizia a corromperla e sarà Artù a farla tornare in sè. Nimue diventa simbolo di coraggio e ribellione contro i terribili Paladini Rossi e contro Uther. Sarà per i Fey luce nell’oscurità, speranza nella disperazione, il loro scudo e Il dente del diavolo diventa la spada della prima regina Fey. Gli amici che incontra sul suo cammino le insegneranno ad avere fiducia in se stessa. Quando Uther le propone di consegnarsi e dare la spada in cambio della salvezza dei Fey e della pace, lei accetta e affida il popolo ad Artù di cui sa che potrà fidarsi ciecamente.
Assistiamo alla nascita dell’amore tra Artù e Nimue, che è dolce e graduale. Lui è un ladro pieno di debiti, figlio di una serva e del cavaliere Tor, che non ha avuto una vita facile e vuole riscattare il suo onore e quello di suo padre. Umano in mezzo a tanti Fey, riesce a farsi valere e rispettare, convincendo perfino il gruppo di Fey che non voleva seguire Nimue a farlo e si guadagna alleati preziosi nei vichinghi di Lancia Rossa.
Troviamo anche i cavalieri Bors, Parcifal, Lancillotto e Gawain. I primi tre sono dove non te lo aspetti o sotto mentite spoglie, tra ladri e mercenari, in mezzo a piccoli Fey e tra i cattivi. Gawain è il Cavaliere Verde, il protettore dei Fey che li aiuta e li porta in salvo. Anche quando viene catturato e torturato, non tradisce. Sa che il Monaco Piangente, l’arma più letale dei Paladini Rossi, è un Fey. Lui che uccide chiunque si trovi sul cammino, è un traditore del suo popolo. Alla fine in qualche modo si riscatta salvando Scoiattolo e scappando con lui. Che strana coppia.
Morgana, sorella di Artù, ha un’evoluzione sorprendente: da umana a qualcos’altro, ma sempre leale a Nimue, vera amica fino in fondo. Ama Celia, una della suore del convento, e aiuta la resistenza dei Fey ai quali ha legato il suo destino.
Ci sono anche dei momenti di leggerezza con Pym e le sue strane avventure con pescatori e vichinghi. Riuscita a scampare al massacro del suo villaggio, sale sulla nave della spietata Lancia Rossa, una guerriera vichinga esiliata dalla corte di Cumber, e diventa la loro l’improbabile guaritrice grazie al vichingo Dof che la corteggia. Pym le suggerisce di razziare gli accampamenti dei Paladini Rossi se vuole trovare dell’oro. I loro destini si incroceranno con quelli dei Fey.
Che dire ancora? Forse qualcosa sul come termina ? No, non vi dirò altro, se non che finisce con un finale aperto, molto aperto con tutte le storyline in sospeso. Io spero vivamente in una seconda stagione e vi consiglio caldamente di guardare questa serie. A me è piaciuta molto. Anche se la battaglie sono state poche (è mostrato solo il risultato finale o scontri singoli e l’unica veramente grande è sul finale), ho percepito tutta la tensione degli incontri e la tristezza di quando a morire sono stati degli innocenti o degli eroi. La magia è mostrata in modo molto realistico così come tutte le creature magiche. Le ambientazione continuano a essere bellissime anche se a un certo punto spuntano i lebbrosi-zombie! Ma perché dico io? Adesso vi saluto… ciao ciao e buona visione.