
Progetto grafico a cura di Vita Firenze
Ciao a tutti, amanti delle serie TV!
Sarà che con l’età mi sto intenerendo, ma ho ancora le lacrime agli occhi. Ebbene sì, in questa serie si piange, non lacrime generate da un dolore che strazia testa e cuore, ma da una sofferenza più “dolce” perché mitigata dalla gioia legata ai ricordi felici.
Nell’episodio pilota abbiamo avuto modo di soffrire per la morte di Scott, ma anche di gioire per il matrimonio di Luly. Tornando al presente, la vita dopo Scott è narrata dalla voce di Oliver –uno dei membri del consiglio– e ci mostra la famiglia Perry in una gelateria.
All’apparenza sembra andare tutto bene, ma il dolore per l’assenza di Scott è dietro l’angolo e si materializza nella figura di un padre che abbraccia la propria bambina triste perché le è caduto il gelato a terra.
Adattarsi alla nuova vita non è per niente facile; di certo non lo è per Anthony, Larry e Oliver, cui Scott ha lasciato un compito che è al contempo un onore e un onere. I tre amici sono molto legati a Robin e ai ragazzi, ma il solo affetto non basta e l’appartenenza a un consiglio di padri è un’incombenza non facile da gestire. Si può anche avere un istinto paterno, ma come si può sostituire un padre amato come lo era Scott?
Inevitabilmente i primi nodi vengono al pettine e le difficoltà di conciliare la gestione delle vite personali e professionali di ciascuno con la nuova realtà, portano Robin a una scelta che rischia di avere un pesante impatto sul già esile equilibrio del gruppo.
Dopo questo episodio posso già dire di amare molto Larry e Oliver; entrambi hanno una reazione al dolore per la perdita dell’amico comune che mi ha toccato nel profondo. Larry a causa del suo alcolismo non è stato né un marito né un padre all’altezza e l’impegno verso Robin e i ragazzi è per lui una possibilità di riscattarsi dagli errori del proprio passato ricambiando al contempo la fiducia che Scott ha avuto nei suoi confronti salvandolo da se stesso. Oliver affronta la perdita chiudendosi in se stesso incapace di accettare il fatto di non essere riuscito a salvare la vita all’amico. Il modo in cui i sentimenti dell’uomo prevalgono sulla freddezza del medico ha scatenato in me un’immediata empatia. Anthony invece mi ha lasciato a bocca aperta….e non in senso buono!
Temo che si scoperchierà un bel vaso di Pandora. D’altro canto questo è il bello – e il brutto – delle famiglie allargate. Scott ha chiesto ai suoi amici di prendersi cura della sua famiglia perché sapeva che entrambi avrebbero avuto bisogno gli uni degli altri.
Io voglio avere fiducia nel giudizio di questo grande uomo. E voi?
Buona visione e alla prossima.