Serie: Under my skin libro 1 Autrice: Elisa Gentile Genere: romance contemporaneo Editore: self Data di pubblicazione: 19 febbraio 2024
Due anime in cerca di redenzione saranno mai in grado di incontrarsi?
Lei, Apple, è una ragazza dall’anima spezzata da un terribile evento della sua infanzia che le ha strappato i migliori anni e la persona che più amava al mondo: suo fratello River. Il suo sonno è affollato di incubi spaventosi che riportano a galla tutto l’orrore che ha vissuto, ma questo non le ha impedito di diventare la ragazza coraggiosa e piena di vita che è oggi.
Lui, Daniele, combatte una battaglia più grande di quanto immagina: tossicodipendente, tenta da anni di liberarsi della droga, ma cede sempre, finendo per perdersi tra le braccia delle tentazioni della signora morte. Cupo e introverso, non ha mai accettato l’aiuto di nessuno, finché la porta del suo appartamento non sviene sfondata.
Apple è l’angelo custode di Daniele; lo strappa alla morte, veglia su di lui, si occupa di rimetterlo in sesto e di restargli accanto.
La sua gentilezza è un paradosso per Daniele, che invece tenta di allontanarla, ormai prigioniero di un tunnel senza uscita.
Daniele, però, non sa che anche lei è alla ricerca di un’àncora.
L’uno può diventare la salvezza dell’altra.
Due anime distrutte possono curarsi a vicenda?
Questa è una domanda che mi sono fatta, quando mi sono addentrata nella lettura di questo libro. È stato spiazzante leggere il passato dei due protagonisti Daniele e Apple, di come il primo si sia ritrovato isolato, rinnegato e abbandonato dalla sua famiglia, solo perché si è ribellato a un futuro già scritto trovando, purtroppo, ristoro nella droga e finendo così per sentirsi un emarginato, la feccia della società. Si è così ritrovato senza nessuno che capisse il suo reale bisogno di contatto e di affetto. La seconda, invece, è donna resiliente che dopo esser stata stuprata e aver perso le persone a lei più care, si è chiusa in sé stessa e combatte ogni notte i propri demoni, colpevolizzandosi, ma non rinunciando mai a vivere. È stato straziante, si Fenici, perché l’autrice mi è entrata sottopelle, e se lo leggerete saprà farvi in piccoli pezzettini il cuore e l’anima, facendovi capire il loro dolore come se fosse il vostro, fino a voler essere lì con loro per spronarli, per dirgli di respirare che andrà tutto bene e che ormai il fondo è stato toccando, scavato e da lì non si può che risalire. Vedere come, giorno dopo giorno, Daniele si illude di vivere al meglio la sua vita quando, in realtà, sta solo sopravvivendo perché nemmeno lui sa come affrontare il dolore e la rabbia. Tutto questo, ormai, è come una seconda pelle e lo ha portato a fare tante scelte sbagliate allontanando persone come Apple, che lo hanno salvato innumerevoli volte. Ma per certi versi è anche una storia di dolcezza, perché queste anime ferite si riscoprono lentamente, dolcemente, sinuosamente in un crescendo, proteggendosi a vicenda, facendo l’amore come se fosse l’antidoto per ogni male che attanaglia l’anima.
Sarà una storia tormentata, ci saranno molti tira e molla, il lieto fine sembra non arrivare mai, i due personaggi ne passeranno di ogni e un fantasma del passato tornerà scioccando tutti, non sarà facile per loro ritrovarsi e tornare insieme dopo aver detto e fatto determinate cose.
Daniele mi ha fatto una tenerezza infinita abbandonato e solo, un’artista bravissimo e tormentato, pesantemente incasinato ma con il tempo capisce, ogni suo errore e cerca di porvi rimedio fino ad arrivare a una decisione che gli cambierà, se tutto va bene, per sempre la vita.
Ho adorato Apple per la sua forza, la sua tenacia e il suo restare accanto a una persona che l’aveva spezzata. Sì, mi direte era innamorata facile così! E invece no! Non è facile quando qualcuno ti fa del male usando le parole come fossero lame affilate che si rincorreranno per giorni interi dentro la tua testa, è più difficile restare e aiutare a guarire quella persona che scappare e iniziare una nuova vita.
Fenici leggetelo, ma preparatevi a fare un viaggio, a scoprire il dolore, l’amarezza, la rabbia e la sofferenza, intercalati, però, da un amore dolce, puro e incancellabile di coppia e verso la famiglia tanto denigrata e allontanata.