Un bel giorno di giugno, davanti a mezza città, in uno sfarzoso abito da principessa, con in mano un profumato bouquet di rose, Faith Elizabeth Holland fu piantata all’altare. Ma questo è successo un po’ di tempo fa. Da allora, dopo quell’umiliazione cocente, se ne è andata ed è diventata “un po’ cauta”, con gli uomini, tanto da aver inventato un metodo sicuro per non farsi più fregare: l’interrogatorio. La cautela, però, non è mai abbastanza, a quanto pare. Clint aveva superato tutti i suoi test, sembrava affidabile, perfetto, tanto perfetto che non gli mancava nulla, nemmeno moglie e figli. Carogna! Così, quando una crisi familiare richiama Faith alla Blue Heron Winery, l’azienda vinicola di famiglia, lei coglie la palla al balzo per allontanarsi il più possibile da quell’ultima delusione. Lì incontra di nuovo Levi, migliore amico del suo ex, mancato testimone di nozze e responsabile del suo abbandono. Lo stesso che l’aveva baciata. Lo stesso che forse lei vorrebbe baciare ancora!
Premetto che adoro i libri della Higgins, hanno la giusta dose di ironia, amore e sensualità, la mia recensione non può che essere positiva. Ma partiamo dalla storia, Faith è stata abbandonata all’altare dal fidanzato e fin qui ci può stare, ma il motivo per cui la lascia è l’omosessualità di lui, immaginatevi la situazione… già è difficile accettare di essere state lasciate, figurarsi poi scoprire che il fidanzato è gay, oddio non voglio nemmeno pensarci. Dopo una batosta del genere è normale che ci siano delle ripercussioni, infatti Faith non riesce più ad avere una relazione stabile ed a fidarsi degli gli uomini, ed a ragione direi visto che i papabili fidanzati conosciuti dopo Jeremy sono uno peggio dell’altro. Ma dopo l’ultima disavventura amorosa, richiamata dai fratelli preoccupati per il padre, decide di fare ritorno a casa dove ancora abita il suo ex fidanzato. Il ritorno a casa è a dir poco esilarante, infatti qui facciamo il primo incontro ai limiti della fantascienza ossia la candidata a matrigna, l’incubo di ogni figlio.
La donna da cui l’aveva messa in guardia Honor era un esemplare che non passava inosservato. Capelli di un nero cupo, ovviamente tinti, sulla faccia uno strato di trucco così spesso da poterci scavare un bassorilievo, e un corpo tozzo, tutto strizzato dentro una maglietta leopardata aderente che evidenziava in maniera orrenda ogni dettaglio.
La donna si cacciò un pennarello tra i seni, e lì rimase conficcato, come una siringa ballonzolante. «Stavo facendo un ritocchino alle radici!» dichiarò. «Volevo fare bella figura con la piccola principessa! Ciao bella, vieni qui!» e così dicendo la abbracciò con la stretta di un boa. Faith rimase quasi senza fiato. «Piacere di conoscerti» ansimò, mentre Pru le rivolgeva un’occhiata eloquente.
Da qui è una serie di situazioni esilaranti, perché capirete anche voi che rincontrare l’ex non è certo facile per Faith, infatti proprio per evitarlo si ritrova….
la testa di Faith e il suo busto seminudo che si sporgevano da una finestra… e quel reggiseno nero… quello sì che era un bel vedere. Spense le luci e rimase lì seduto un momento, mentre lei continuava con i suoi contorsionismi.
Certo, sarebbe dovuto scendere dalla macchina. Ma, appunto, quello era un gran bello spettacolo.
E poi non ci possiamo certo scordare di Pru, la sorella di Faith, e di suo marito Carl giuro non ho mai riso così tanto.
«E poi, con Carl mi sembra di vivere in un film porno, ultimamente. Sesso, sesso, sesso, tutto il tempo.»
«Oh! Eccitante!» Faith guardò in faccia la sorella. «Oops. No?»
«All’inizio erano solo dei suggerimenti. Tipo farmi la ceretta integrale, o dire cose spinte. Poi…»
Ma Jeremy non è l’unica persona che Faith ha paura di rivedere, c’è pure Levi il miglior amico nonché testimone mancato e responsabile dell’outing di Jeremy. Faith crede di odiarlo, ma si sa l’odio è il sentimento più simile all’amore, e poi Levi è sexy da morire. Ma non penserete che la storia fra di loro possa filare liscia vero? E così intanto Faith spronata da Jeremy, accetta di incontrare il suo commercialista in un appuntamento al buio.
Allora, mettiamo che tu sei la mia donna delle pulizie, e che ti sei messa carponi in cucina a pulire il pavimento. A quel punto entro io. Cosa diresti?»
«Direi: “Perché questo pavimento è così lercio? Non puoi imparare a mangiare sul tavolo come si deve?”.»
«E io ti risponderei: “Tirati via il grembiule, Cenezoccola, fammi vedere in che cos’altro sei brava”.»
Faith intrecciò le dita davanti a sé. «E io direi: “No, signore, non lo farò. La invito anzi a correre al supermercato e ad andare a comprarmi la candeggina, come le avevo già chiesto la settimana scorsa”.»
Ryan sembrava un po’ confuso. «Ah… allora io ti risponderei: “Obbedisci, schiava!”.»
«No, no, non ci siamo proprio» disse Faith. «Capisci, io sono la donna delle pulizie, non la tua schiava. Queste non sono le prerogative del mio personaggio. Fine della storia.»
Che dite ? Non male come primo appuntamento. E per ultimo ho lasciato un personaggio che nei libri della Higgins non può mancare, se guardate la copertina capirete chi è.
Avrebbe solo voluto stare lì tutto il giorno, appoggiato al seno meraviglioso di Faith, ad ascoltare il suo respiro. Sarebbe stato perfetto. Tranne che per una cosa. «Faith?»
«Mmm-hmm?»
«Il tuo cane sta cercando di mettere incinta la mia gamba.»
Lei fece una risata calda e pastosa. «Farete dei bellissimi cuccioli insieme.»
E con questo ho finito. Io i libri della Higgins li consiglio caldamente mi piace come scrive, la sua ironia, le sue situazioni assurde ma che ci fanno vedere dei protagonisti più umani e simili a noi, per me sono un antidepressivo naturale ne pubblicassero di più in Italia sarebbero già nelle mie mani.
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