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Recensione: Scritto da me e te di Tillie Cole

Titolo: Scritto da me e te

Autrice: Tillie Cole

Genere: Romance Young adult

Editore: Always Publishing

Data di pubblicazione: 7 ottobre 2025

Età di lettura consigliata: +14

E se trovassi il tuo amore eterno proprio quando il tuo tempo sta per scadere? A diciassette anni, il più grande sogno di June è quello di diventare una scrittrice e mettere su pagina una storia d’amore epica, piena di gioia e bellezza, di quel romanticismo eterno che accompagna chi lo legge per sempre, anche dopo l’ultima pagina. È solo un sogno, però, perché June non è mai stata innamorata prima d’ora e quando all’improvviso riceve una diagnosi che sconvolge irreversibilmente la sua vita, si chiede se questo sogno si avvererà mai. Il destino, tuttavia, ha in serbo anche altro per lei. Jesse Taylor era una promessa dello sport, e adesso vive ogni istante come se fosse l’ultimo… perché anche per lui il conto alla rovescia scorre inesorabile. Quando i mondi di June e Jesse si scontrano nella cornice dell’Harmony Ranch, un luogo idilliaco nel cuore del Texas, incontrarsi e innamorarsi perdutamente, per loro, sembra un nuovo dono del destino. I giorni insieme scorrono via come sabbia tra le dita, luminosi, pieni di baci rubati e arricchiti da un amore degno di essere raccontato. Ed è ciò che June fa: sul suo quaderno, appunta i dettagli del lieto fine di Jesse e June, la storia d’amore più potente mai scritta, affinché tutto il mondo possa leggerla. È così che June riesce a regalare a Jesse l’infinito, perché il battito del cuore può spegnersi, ma l’amore no. Vive nei ricordi, nelle parole e nei cuori di coloro che sono abbastanza coraggiosi da provarlo.

Scrivere “recensione senza spoiler” questa volta è un po’ un azzardo. Onestamente, già leggendo la sinossi si può intuire qualcosa. Chi mi conosce lo sa: io non leggo quasi mai le trame, non voglio essere influenzata in alcun modo. E così questa volta ho preso una bella tramvata in piena faccia! Sono qui, appena terminato questo romanzo, a cercare di riversare sulla carta tutte le emozioni provate e, credetemi, mi sembra un compito insormontabile. Sono tornata indietro di qualche anno, quando, uno dopo l’altro, lessi Io prima di te e Colpa delle stelle. Chi è stata così masochista a quel tempo potrà capirmi oggi. Inutile girarci troppo intorno, questa non è una storia facile. L’ho considerata young adult solo perché tutti i protagonisti sono diciassettenni, accomunati dal medesimo terribile male.

Cosa può esserci di più crudele di una diagnosi senza quasi speranza a quell’età? Quando i tuoi progetti e sogni devono tenere conto di questa ingombrante presenza? Non c’è nulla di young in tutto questo, ma solamente tanto adult.

Il destino ha deciso che Jesse e June si incontrino quando entrambi, oltre ad altri sei ragazzi, stanno per sottoporsi a una nuova cura sperimentale, all’interno di un meraviglio ranch riadattato a ospedale. Al sicuro tra quegli spazi possono spogliarsi di ogni maschera indossata nel mondo esterno, potrebbero lasciarsi andare alla tristezza o alla disperazione per il loro stato e invece no, trovano il bello in ogni momento della giornata, sdrammatizzano gli effetti collaterali della cura, fanno gruppo con gli inseparabili Chris ed Emma, diventando il “Chemio Club”. 

Jesse è una promessa del football, pieno di gioia e con un’incrollabile fiducia nel proprio futuro sportivo. Junebug (coccinella) come lui la chiama, sogna di diventare una scrittrice, di poter vivere una storia d’amore assoluta come quella dei propri genitori. E così un giorno inizia a scrivere Il lieto fine di Jesse e June, i cui capitoli si intercalano con la realtà. 

Due storie che corrono su binari paralleli, entrambe intrise di amore e speranza, dolcemente struggenti. Non so se l’intento dell’autrice fosse stato proprio questo, ma devo ammettere che alcune volte sono andata in confusione, non distinguendo più i reali personaggi da quelli descritti nel suo quaderno dalla ragazza.

Molto tempo fa, Jesse mi parlò di universi paralleli. Mi disse che forse le storie che scriviamo in questa vita sono la realtà di un’altra. 

Come dire che si piange senza dire che si piange? Non è possibile. Si piange. Punto.

Ma la delicatezza e il rispetto con cui sono trattate certe situazioni rendono questa storia adolescenziale adatta anche a un pubblico più adulto.

Consigliato.

Sentimento❤️| moltissimo

valutazione

voto

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