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Recensione: “Risplendi, non bruciare” di Elle Casey

Si è concentrata talmente tanto sul suo progetto di vita da perdersi la felicità?

Ai tempi del college Andie Marks era nota a tutti come “party girl”, ora invece è un brillante avvocato ed è determinata ad avere successo. Non solo: Andie ha un progetto di vita ben preciso e niente potrà impedirle di realizzarlo. Quando accetta di andare a Las Vegas con le sue migliori amiche per un addio al nubilato, non ha idea di quel che l’aspetta. Dopo diversi cocktail e una fortuita vincita a blackjack, Andie incontra Mack, un cowboy con un corpo irresistibile. La fortuna la segue dal tavolo verde alla camera d’albergo. Ma quando all’alba si accorge che Mack è sparito, a ricordarle quella torrida avventura di una notte rimangono solo il dopo sbornia e una pila di fiches. O almeno così crede…

Fonte della trama: Amazon

Lucidate gli speroni e appendete le pistole al chiodo, Elle Casey è tornata.

Protagonista del romanzo è Andrea “Andie” Marks, brillante giovane avvocatessa con un passato e una famiglia non proprio idilliaca, che l’ha resa decisa a scrollarsi di dosso la nomea di party girl del college e a far partire il proprio “progetto di vita” senza deviazioni.

E poi abbiamo Gavin MacKenzie ,altrimenti noto come Mack. Un uomo come pochi, fisico statuario, bello, sicuro di sé e deciso a seguire le orme di famiglia: un cowboy in tutto e per tutto.

Complice un addio al nubilato di un’amica per lei, e l’addio al celibato del fratello per lui, a Las Vegas, i due si incontreranno fra situazioni esilaranti che li porterà ad approfondire la loro conoscenza… sotto le lenzuola.

Del resto ciò che accade a Las Vegas resta a Las Vegas… o forse no.

Mie care, l’autrice ci ha proposto un romanzo che aveva tutte le potenzialità per essere bellissimo, ma che invece non mi ha presa molto; scorrevole da leggere certamente, ma ho trovato i personaggi poco approfonditi, un accenno per lei, altrimenti non si spiegano alcuni suoi atteggiamenti, e poco e nulla per lui, doti fisiche e abilità da ranchero a parte.

Mi è sembrato di notare una involuzione rispetto allo stile che ci aveva abituato con The Bourbon Street Boys, ma questo è dovuto al fatto che le uscite in Italia sono state invertite e quindi si nota la crescita dell’autrice nei suoi successivi volumi.

L’unica nota positiva è che trova sempre delle situazioni al limite dell’imbarazzante per la sua protagonista che di certo non mancano di originalità e di comicità.

Vi sono scene hot che purtroppo, per quanto siano belle, non bastano a compensare tutte le note negative che hanno reso questa lettura, per quanto veloce, povera di contenuti.

Luceo non uro, peccato non stavolta.

 

 

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