Ci sono ricordi che ci stanno stretti e vorremmo cancellare; altri, invece, vorremmo tenerli con noi per tutta la vita.
Elena ha trent’anni, un lavoro che non le da soddisfazioni e la mancanza della nonna ancora troppo vivida nel cuore.Il Natale alle porte non aiuta il suo umore già precario e, in un attimo di frustrazione, compie una follia, si licenzia. Un aereo per Castle Combe la porta nel sogno della nonna, quello che è ormai diventato anche un po’ suo. Ha tutto l’occorrente per far sì che la ricetta sia perfetta: un cottage, una cucina accogliente e la voglia di stringere tra le braccia quel libro di ricette che la nonna non è riuscita a realizzare. C’è solo un piccolo problema… o meglio, due! Qualcosa nella prenotazione è andata storta e la ricetta perfetta sta per trasformarsi in un vero disastro. Riuscirà Elena a portare a termine il suo progetto o “l’inconveniente” di nome Gabriel manderà in fumo i suoi piani?
Benvenuti a Castle Combe, il paese dove le favole prendono vita.
Una cucina in confusione, sui cui pianali sono sparsi ingredienti di ogni genere.
Un ricettario aperto, con tante piccole cartelle intorno e un po’ di polvere di cacao sui bordi consunti delle pagine.
Un grembiule spiegazzato e che ha visto anni migliori, ma che racconta anche le mille avventure vissute tra quei fornelli.
Benvenute, Fenici, nella cucina di Elena, dove ogni vostro sogno culinario può diventare realtà.
Elena ha un grande sogno, quello di portare avanti il lavoro di sua nonna. Fin da quando era bambina, passava ore e ore in cucina con lei, preparando dolci, pasta fatta in casa e manicaretti di ogni tipo; poi la nonna scriveva le sue ricette su dei fogli, dicendole di volerne fare un libro tutto per lei, un libro che le sarebbe stato di conforto nel corso della sua vita, aiutandola a trovare il vero amore.
A quel tempo, il nonno era venuto a mancare da poco, lasciando lei e la nonna nello sconforto. Solo la loro passione per la cucina era riuscita a riportare il sorriso sul viso dell’anziana donna che le ripeteva sempre: “Elena, ricordati di sorridere… ricordati sempre di sorridere”.
Ormai sono passati anni da quando anche sua nonna l’ha lasciata, portando via con sé i momenti felici vissuti insieme. Per cercare di mantenere le promesse fatte alla donna e portare avanti il suo lavoro di cuoca, Elena abbandona un impiego sicuro nella ditta di suo padre, per finire a lavorare in un ristorante, dove, però viene denigrata e sottovalutata.
Non sopportando più quella situazione, un bel giorno Elena decide di prendere coraggio e se ne va di lì, lasciando tutto il personale della cucina di stucco. Per lei è arrivato il momento di fare sul serio, così, dopo un primo momento di scoramento, aiutata dalla sua amica Clara, prenota un cottage a Castle Combe, in Inghilterra, dove finalmente cercherà di realizzare il suo sogno più grande: scrivere e pubblicare il libro della nonna.
Il viaggio di Elena, però, non sarà solo un mezzo per raggiungere quello scopo e realizzare il suo sogno di bambina, ma un percorso che l’aiuterà a scoprire il vero amore, rivelatosi ai suoi occhi, poi, nelle persone di Gabriel e di sua figlia, la piccola Viola.
Un romanzo dolcissimo, una storia d’amore tenera e delicata, delle ricette studiate con sapienza, in cui è palpabile il profumo dei ricordi. Leggendo dei pensieri di Elena, dei ricordi che ogni sapore e odore la riportavano alla sua cara nonna, mi sembrava di sentire quasi la voce delle mie, che mi spiegavano come girare l’impasto delle frittelle, o miscelare il composto per il sugo; la pasta in casa preparata la domenica e la torta di mele, che vedevano complici mia madre e mia nonna, chine sulla teglia a sistemare le fette in modo ordinato.
Un libro che parla d’amore, quindi, ma di quell’amore che lega una famiglia in un caldo abbraccio, creando tradizioni che si tramandano da una generazione all’altra, in un susseguirsi infinito di rituali. Proprio come quelli che Elena comincerà a creare con la piccola Viola, privata della madre in un tragico incidente, e con suo padre Gabriel, dopo essersi ritrovati a condividere forzatamente il loro cottage a causa di un problema di prenotazione.
Una storia da assaggiare e da gustare con il sorriso sulle labbra, come quelle ricette che l’autrice ha riportato per intero alla fine del suo operato, per aiutarci a condividere con lei ognuno di quei momenti che hanno reso la sua storia piena di magia.
A presto, mie Fenici, e mi raccomando: “Ricordatevi di sorridere”.