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Recensione: “I Rami Del Tempo” di Luca Rossi

 

 

 

Una pioggia di schegge stermina il popolo dell’isola di Turios. Si salvano Bashinoir, gravemente ferito, sua moglie Lil e la sacerdotessa Miril. Vorrebbero dare degna sepoltura ai propri cari, ma i cadaveri sono scomparsi. L’unica speranza di salvezza risiede nelle protezioni magiche del tempio. Tuttavia devono far fronte a minacce oscure. Un’ombra infesta i loro cuori per dividerli e distruggerli. I loro corpi sembrano perdere sempre più consistenza. Alla vicinanza tra le due donne si contrappone il sempre più marcato isolamento di Bashinoir.

Nel regno di Isk, maghi e consiglieri devono sottostare all’insaziabile ingordigia di sesso, guerra e potere di re Beanor. L’ultima delle sue giovani mogli, tuttavia, non si dà pace per la libertà e l’amore perduti. Potranno i giochi e gli inganni sotto le lenzuola essere la chiave di svolta di una guerra millenaria?

In questo primo libro, Luca ci fa conoscere un mondo particolare, scosso da una guerra che dura da millenni, una guerra cruda, che non ammette pietà alcuna.

Le due fazioni, l’isola di Turios e il regno di Isk, si fronteggiano a colpi di magia e incantesimi di vario tipo. La spietatezza di Beanor costringe i sudditi a sottostare ai suoi voleri e a esaudire tutti i suoi desideri, compresi quelli sessuali. Ma la sua cattiveria rischia di rivoltarglisi contro perché tutti, nel regno, lo odiano profondamente. Il re, ossessionato dall’idea di sterminare la popolazione di Turion per abbattere la barriera che tiene prigioniero il suo popolo nel regno dove vive, costringe i maghi di corte a ogni tipo di incantesimo per riuscire nell’intento. Purtroppo, chi fallisce, è destinato a soffrire o morire.

Sull’isola di Turios, Lil e Miril fanno del loro meglio per salvare ciò che resta dell’esistenza del loro popolo. In tutto questo, Bashinoir si sente escluso, incompreso e, in qualche modo, imbrogliato. La delusione e l’abbandono crescono in lui di giorno in giorno, portandolo su sentieri intrisi d’odio.

Nel frattempo qualcuno trama nell’ombra, tirando le fila della storia, gestendola da un punto di vista superiore e giocando con i rami del tempo.

Romanzo dalle mille sfaccettature, con una trama piacevolmente intricata, sviluppata su più fronti, dove i protagonisti si muovono in un gioco di scacchi ben congegnato e mai scontato. Le descrizioni sono ottime, i personaggi ben caratterizzati, le situazioni ben descritte e coinvolgenti. Lo stile di scrittura è fluido, corretto, semplice e godibile.

Questo libro mi ha piacevolmente sorpresa perché la trama è tutt’altro che “già sentita”. I numerosi colpi di scena e la varietà di personaggi e di ambientazioni “muovono” la storia in mille direzioni diverse, lasciando aperti molti orizzonti.

Non vedo l’ora di proseguire la lettura con il secondo e terzo capitolo della serie. Lo consiglio a tutti quelli che amano i libri di avventura, di fantascienza, di fantasy e di erotico, ma anche a chi ha voglia semplicemente di leggere una storia che esce dai soliti schemi, per trascinare il lettore in un mondo che vive di vita propria e che non vedrete l’ora di esplorare.

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Voto Fiordiluna 5

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