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Recensione: “Ma quanta sicumera in quella graziosa testolina” di Viviana Giorgi

 

 

 

Ma quanta sicumera in quella graziosa testolina è un’antologia di “romanzi in miniatura”, rigorosamente in stile Viviana Giorgi, già a partire dal titolo.

In queste pagine sono racchiuse le atmosfere, le epoche e le ambientazioni che più amiamo nei suoi romanzi: dall’Inghilterra del periodo Regency agli Stati Uniti dei nostri giorni, passando per una Milano decisamente… gotica. 

Un bel regalo di Natale per le sue lettrici, dalla mitica Viviana Giorgi: questo libro non è un insieme di storie ma… Le Storie!… Con la maiuscola d’obbligo.

Infatti, se è vero che ogni bella trama richiede un buon numero di pagine per essere sviluppata, è altrettanto vero che senza personaggi di spessore non è possibile costruire qualcosa di solido, e conquistare così il cuore di chi legge.

E ci riesce alla grande la nostra Viviana nazionale, con tanti piccoli assaggini di love story romanticissime ambientate sia in epoca Regency, sia ai giorni nostri; non mancano i racconti umoristici come Un piccolo salto per l’uomo, Un balzo da gigante per l’umanità e Sympathy for the devil, che fanno risaltare l’ironia con cui la scrittrice sa trattare, benissimo, anche le storie d’amore più hot, sempre con il suo immancabile stile e la sua verve, tratto distintivo di ogni sua uscita in libreria.

Cosa posso dire senza rovinare la sorpresa alle sue vecchie e nuove ammiratrici? Non rimarrete deluse dai suoi uomini affascinanti e tenebrosi, che stanno bene sia in abiti ottocenteschi sia in versioni più vicine ai giorni nostri; e sarete conquistate dalle protagoniste femminili, solo apparentemente fragili e bisognose di protezione, ma in realtà scaltre e con le idee chiare su come raggiungere i loro obiettivi.

Una fra tutte la protagonista di Sir Gregory, Magdalène Chanier, una ladruncola molto determinata; grazie a questi meravigliosi protagonisti la piccola storia meriterebbe, come altre nella raccolta, un giusto proseguimento per la gioia di noi lettrici!

Pertanto un messaggio per Viviana forte e chiaro… aspettiamo tue nuove, non abbandonarci in ambasce! Abbiamo bisogno di scrittrici così in gamba, 100% Made in Italy!

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Voto Pippi Calzelunghe 5

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