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Recensione: Promesse vane – Serie: These Hollow Vows #1 di Lexi Ryan

 

 

Titolo: Promesse vane

Serie: These Hollow Vows #1

Autore: Lexi Ryan

Genere: Fantasy

Editore: Mondadori

Target: +16

Data di pubblicazione: 28 febbraio 2023

 

  • Promesse vane
  • Destini incrociati

 

POTREI GODERMI L’OSCURITÀ, MA NON SPRECHERÒ IL MIO TEMPO.

QUESTE ORE APPARTENGONO A SPIE E LADRI.

APPARTENGONO A ME.

Se c’è una certezza nella vita di Brie è che odia i Fae con tutta se stessa e che preferirebbe morire di fame per strada piuttosto che avere a che fare con loro. Quando però la sorella Jas viene venduta come schiava a Mordeus, il sadico re Fae di Unseelie, per ripagare un debito, non può che rivedere la sua posizione. Per riportarla a casa, infatti, è costretta a stringere un patto proprio con il sovrano delle ombre: dovrà introdursi nella corte nemica, la corte del Sole, e, una volta dentro, rubare tre oggetti magici che un tempo gli erano appartenuti.

Accedere al palazzo dorato è un’impresa tutt’altro che semplice, però, tanto che l’unica possibilità per riuscirci sembra essere spacciarsi per una delle pretendenti del principe Ronan, erede al trono. Determinata a portare a termine la sua missione senza farsi distrarre dal cuore, decide infine di accettare l’aiuto di una banda di disperati, di cui ignora però le vere intenzioni. A mano a mano che la conoscenza con il loro capo Finn si approfondisce, Brie si ritrova a combattere con se stessa per resistere al suo fascino seduttivo. In bilico tra due corti ugualmente pericolose, Brie sarà costretta a decidere di chi fidarsi e a chi offrire la propria lealtà. E quindi il proprio cuore.

 

 

“Tanto tempo fa, una principessa dorata del regno fatato si innamorò del re delle ombre…”

Certo, con questa premessa, penserete che il libro mi sia piaciuto. Ma, vi deluderò. Perché questa prefazione è trita e ritrita, la solita favola, il solito retelling di una Cenerentola che, oltre a sgobbare per una zia strega e le sue dispettose figlie, è anche una ladra scaltra, vincolata a servire la sua parente da un contratto magico, il cui debito sembra impossibile da saldare. E in più deve prendersi cura di sua sorella minore. Brie e Jas sono orfane, abbandonate dalla madre che è fuggita col suo misterioso amore Fae, un uomo che fa parte del regno fatato. Ma non tutto è come sembra nella storia di questa madre innamorata e nelle strane abilità che rendono Brie una ladra difficile da acciuffare. 

E quando la perfida zia (chi se no?) vende la  sorella della protagonista a un essere fatato, rescindendo così il loro contratto e dandole la libertà? Sul serio? Chi ne venderebbe una per perderne due e non avere più nessuno in casa da schiavizzare? Bah, comunque succede questo. E la nostra coraggiosa Brie si avventura nel regno fatato, attraverso un portale reso accessibile perché la regina Arya, sovrana dei Seelie e regina della luce, cerca una moglie umana per il suo erede. E quando Brie varcherà questo portale verrà a conoscenza di molte cose. Soprattutto sul suo passato, su un misterioso incidente che le ha lasciato una strana cicatrice e sul motivo per cui la madre le ha abbandonate.

La storia che ruota intorno a questa diciassettenne sfiancata dalla fatica è, a mio parere, senza mordente, manca il pathos e di coinvolgimento per quello che le accade. Buona parte del libro è incentrata sul triangolo amoroso: lui, lei e l’affascinante e ovviamente, ma forse no, cattivo. Una sequela di palpitazioni, sussulti, fremiti, cuori che ardono di passione, baci febbrili, dei quali dopo un po’ ci si stanca. Almeno per me è stato così. Leggo diversi YA ultimamente, perché sono sempre stati il mio tallone di Achille, non li ho mai trovati adatti ai miei gusti, ma non giudico mai senza prima aver letto. E purtroppo, questo rientra tra quelli che non mi hanno trasmesso nulla. Di sicuro è molto scorrevole, l’ho letto in due pomeriggi, ci sono molti segreti, ma prevedibili. Sapevo già dove saremmo andati a finire. E poi, da una ragazza che ha dovuto fare tanti sacrifici, sgobbare dalla mattina alla sera, mi sarei aspettata un po’ di furbizia in più. Invece si lascia facilmente abbindolare da spalle muscolose e promesse vane.

Senza dimenticare che il regno fatato viene descritto pochissimo, si conosce solo quello dei Seelie e degli Unseelie (il regno delle ombre). Poi ci sono i Fae selvaggi, i cui territori si trovano al centro tra questi due mondi, ma loro rimangono proprio ai margini. Ci si perde tra i vari pizzi, merletti e vestiti che la protagonista indossa, sono descritti più gli abiti che il resto. 

I personaggi che più mi sono piaciuti sono i goblin: sanno ogni cosa, ogni segreto, si materializzano dove vogliono, non dicono bugie e per una ciocca di capelli sono pronti a tutto. 

Ovviamente mi leggerò anche il secondo, perché credo che Brie abbia tante cose da fare, ma soprattutto da mettere a posto.

 

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