Una leggendaria tenuta di famiglia.
Un desiderio reciproco.
Un affare di cuore.
Carmen Shelby vuole quello che le spetta: la lussuosa tenuta di famiglia che una volta chiamava casa. Rex Carruthers, l’erede di Burlington Manor, è un playboy abituato ad avere tutto ciò che desidera. Ed è determinato a ridurre Carmen alla sua mercé. Solo uno di loro otterrà quello che vuole… ci può essere un solo vincitore. Carmen Shelby e Rex Carruthers si incontrano dopo nove anni al funerale del padre di lui. Sono stati fratellastri e, ora che i genitori di entrambi sono morti, si ritrovano insieme proprietari della regale Burlington Manor. Carmen, però, ha grandi progetti per la tenuta e spera di convincere Rex a venderle la sua parte. Lui è disposto a cedergliela ma, in cambio, vuole lei. Per quattro weekend. Poi Burlington Manor sarà sua. Si accende così una passione travolgente tra i due, che li porterà a esplorare i piaceri della trasgressione. Ma antiche gelosie e oscuri segreti minacciano l’incolumità di entrambi e minano l’intima intesa che si è creata tra loro.
A mio parere, scrivere un buon erotico è veramente difficile. Il rischio, ovviamente è di scivolare nella pornografia, visto che le scene di sesso vengono dettagliatamente descritte. Il segreto di un erotico di successo, quindi, non è il sesso, ma la passione che esce dalle pagine del libro e coinvolge il lettore tanto da fargli provare le stesse sensazioni dei protagonisti. L’abilità dell’autore nell’uso delle parole deve, quindi, essere veramente grande. Altra cosa, i personaggi: devono trasudare fascino e personalità, coinvolgerti tanto da entrarti dentro. Sono pochi gli autori o le autrici che riescono a mettere insieme queste cose e a rendere i libri veramente coinvolgenti e non volgari. Fatta questa premessa, parliamo di Possesso. È classificato come genere erotico. Io, invece , sinceramente, non riesco a dargli una vera collocazione.
La storia è scorrevole, ha un pizzico di suspence che non guasta, ma è fredda, non c’è coinvolgimento, non c’è passione. I due protagonisti dovrebbero bruciare di un desiderio che cova sotto la cenere da anni e l’autrice ce lo ricorda praticamente ogni pagina, ma le parole che mette in bocca ai suoi personaggi non escono dalla pagina stessa, restano lì arroccate sul foglio bianco, come semplici parole senza sentimento. La mancanza di passione si percepisce anche nelle scene hot, sempre abbozzate e mai complete, tanto da risultare quasi noiose o inopportune. Ripeto: questo è il MIO giudizio. Volevo sì sapere come finiva la storia, non ho mai lasciato a metà un romanzo, per quanto brutto potesse essere, ma non avevo lo stimolo per arrivare alla fine e per me, che divoro letteralmente le mie letture, è ben strano. Forse non era il momento giusto per la lettura di questa storia, venuta dopo una serie di libri che posso giudicare come sublimi, forse lo riprenderò più avanti, ma per ora il mio parere è questo: non è un brutto libro, è scritto bene, la trama è interessante ma non è coinvolgente, non appassiona, non è un libro che si faccia notare.
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