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Recensione: “Pericoloso come il cioccolato” di Eva Mangas

Sara ha quasi quarant’anni ed è in quella fase in cui si fanno i primi bilanci, in cui si cerca di capire se la vita corrisponde alle aspettative passate. Gestisce Sogni di cioccolato creando dei biscotti e dei cioccolatini speciali, in armonia con l’umore della persona che li sceglie. Ha un marito su cui può fare sempre affidamento e due bimbe golose che si divertono a cucinare con la mamma… Ma una parte di lei, una parte ribelle e audace, è rimasta nel passato. È rimasta con Davide, il suo ex. Un uomo pericoloso, complicato e sexy dagli occhi d’ambra e il piercing al sopracciglio. Il suo primo grande amore e anche colui che, a pochi giorni dal matrimonio, le ha spezzato il cuore abbandonandola con un messaggio e una rosa nera.
Sara non ha dimenticato del tutto Davide e ancora adesso le capita di lasciarsi andare ai ricordi, fantasticando una vita diversa. Forse è per questo che, quando si imbatte per caso nella sua epigrafe, si vede crollare il mondo addosso. Il suo ex è morto. Non potrà più pensare a lui in segreto giocando al gioco dei se. Non potrà più sentirlo e immaginare le sue braccia attorno a lei. La sera dopo il funerale, insonne, si ritrova a sfogliare gli album nascosti al marito, quelli che raccontano il suo amore passato. Turbata, cerca rifugio nel tepore di una tisana ma, quando sta per avvicinare le labbra al bordo della tazza, una voce la fa voltare di scatto. La tazza finisce a terra in mille pezzi: lo spettro di Davide è davanti a lei.
Da questo momento in poi il delicato equilibrio della vita di Sara subisce un profondo sconvolgimento. Il suo ex appare e scompare invadendo i suoi pensieri, i suoi sogni, pericoloso come il cioccolato che lei manipola e che spesso si ribella al suo tocco. La presenza di Davide diventa sempre più ingombrante, le sue parole inquietanti, fino a quando giungerà a rivelarle il segreto che ha causato la rottura del loro fidanzamento alle soglie del matrimonio…
Una storia romantica e misteriosa, che ti immerge nelle conturbanti volute di cioccolato, da quello più dark ed enigmatico a quello più morbido e avvolgente, da quello più piccante e speziato a quello più dolce e rassicurante…

“Davide appoggiò i palmi delle mani sul frigo, imprigionandola.
«Vuoi vedermi e sentirmi. Il tuo corpo lo sa, anche se la tua mente non l’ha ancora capito.»
Dio, era troppo vicino, troppo bello, troppo vero. Lui era come il primo morso di cioccolato, amaro e dolce, un’esplosione di sapori che la portavano lontano, la riconducevano a una se stessa diversa, sfrenata e sognatrice. Davide era stato il suo primo salto nel buio, il primo orizzonte raggiunto. E il primo grande dolore. Il suo sapore era impossibile da dimenticare. Il corpo una calamita che la attraeva.
Deglutì, sforzandosi di ignorarlo. Contò fino a cento: i secondi necessari a gustare il sapore del cioccolato che si scioglie lentamente in bocca.”

Pericoloso come il cioccolato” non è il primo lavoro di Eva Mangas, che in realtà è uno pseudonimo in quanto si tratta di un’autrice italiana. Un libro in cui si susseguono ricordi di un amore passato che resuscita letteralmente dall’oltretomba destabilizzandola.
Ad essere sincera non credo di aver mai letto una sinossi così lunga, quindi non andrò ad aggiungere altro sulla trama. O ad aggiungere frasi tratte dal libro.
Ho apprezzato le citazioni presenti all’inizio di ogni capitolo, credo che diano sempre un tocco in più alla storia. Sia che vengano prese da altre creazioni (come in questo caso), sia che vengano create appositamente. Così come ho apprezzato tutte le frasi sul cioccolato, mi piacciono molto i dettagli sulle sensazioni provate gustandolo. Un cioccolatino per ogni occasione. Quanto vorrei una cioccolateria così dove abito!
Per questo libro ho faticato a dare un punteggio però, in quanto mi ha destabilizzata. Le note positive si sono scontrate con quelle che mi hanno lasciata stupita. Creare questa storia, dopo un sogno avuto dall’autrice, e metterla su pagina deve essere stato come una scossa di adrenalina, un po’ come si sente la protagonista davanti al suo ex. Anche se mi è stato difficile capire come può una donna lasciarsi raggirare da uno spettro, quando accanto ha una famiglia. Capisco che l’amore possa farti fare pazzie, ma non credo che metterei mai in pericolo la vita dei miei figli anche nel caso si trattasse di un super “vero amore”, così come non mi sentirei mai su un filo impercettibile o su un baratro, perché sceglierei sempre mio figlio. La scelta di far entrare in scena questo spettro corporeo credo abbia la possibilità di far piacere tantissimo il libro, oppure di lasciare il lettore destabilizzato (come nel mio caso).
L’autrice segue la protagonista sulle note del profumo del cioccolato e delle papille gustative che assaggiano l’amore, il desiderio, le paure, la frustrazione e la morte.

A cura di:

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Voto Nivienne

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