Quando Julia ottiene un ambito posto di tirocinante presso un prestigioso studio legale, viene subito messa in guardia contro l’affascinante donnaiolo Brad De Luca, un avvocato divorzista senza scrupoli che ha la fama di vincere tutte le cause e di portare a letto tutte le clienti. Ingenua e seducente, Julia ha le caratteristiche per essere la preda perfetta. Quando lui le propone un torrido weekend di passione e trasgressione a Las Vegas, la Città del Peccato, Julia è combattuta, ma alla fine cede, incuriosita dalla possibilità di vivere un’esperienza senza precedenti.
Brad le ha detto chiaramente che non vuole una compagna. Si tratta solo di sesso e piacere. Eppure, la sua innocenza gli fa perdere la testa, fino a indurlo a sperare che dal peccato possa nascere l’amore. Ma quando Brad le rivelerà il proprio segreto, Julia sarà in grado di accettare una dimensione di trasgressione che non credeva possibile, neanche nelle sue fantasie più sfrenate?
Anche se scritto soprattutto in prima persona da Julia, la protagonista del romanzo, l’autrice alterna momenti in cui la narrazione passa in terza persona, spostando il punto di vista da quello della ragazza a quello di Brad, o di altri personaggi secondari. Strana e originale combinazione che, se da un lato permette di vivere tutte le emozioni e le sensazioni provate dalla protagonista, dall’altro consente di ampliare le possibilità della narrazione, ovviando ai limiti posti da un romanzo scritto in prima persona o all’inesperienza di uno scrittore.
Le poche righe del prologo ci proiettano un’immagine di trasgressione ed erotismo che bastano a suscitare curiosità e aspettative, amplificate dal rumore di una cerniera che viene abbassata e dalle prime tre parole del primo capitolo: “Quattro mesi prima”. Cosa sarà successo in questo breve lasso di tempo?
Julia appena ventunenne, laureanda in legge, affronta il suo primo tirocinio animata dalla volontà di lasciarsi alle spalle una storia d’amore deludente e inconcludente auspicando che il lavoro negli uffici del più prestigioso studio legale della città possa portare benefici alla sua nascente carriera lavorativa. Tre soci, tre mondi completamente diversi e distinti, dove gli stessi impiegati sono le proiezioni dei loro capi e a Julia, alla quale è capitato il più rigido e noioso dei tre, non resta che guardare gli uffici dell’ala est con invidia e curiosità. Il suo capo l’ha messa in guardia sul famigerato Brad De Luca e le sue “storie”, vietandole ogni tipo di infiltrazione con la parte più viva dell’ufficio, non facendo altro che alimentare la sua già fervida immaginazione.
Grazie ad una cartelletta rossa finita erroneamente sulla sua scrivania, Julia trova il coraggio di infrangere una disposizione del suo capo ed oltrepassa la porta dell’ala est e, sebbene ci sia una luce e una vivacità che solo poteva immaginare, chiusa nel suo ufficio, non viene ghermita dai tentacoli della perdizione e della lussuria, come aveva ingenuamente fantasticato e mestamente torna nel suo mondo tranquillo, ma anche tanto noioso.
L’immagine che abbiamo di Julia è quella di una giovane donna dalla spiccata sensualità, che crede nel valore dei sentimenti, che spera di trovare l’uomo a cui donare il suo cuore e il suo corpo ma, in attesa di un vero orgasmo, non si nega una disinibita vita sociale senza mai spingersi fino in fondo. Gode del potere di dominio che ha sugli uomini che decide di sedurre, gettando il sasso e ritirando la mano, in un gioco pericoloso sintomo di immaturità più che di innocenza.
“Sono un’inguaribile civetta, lo so. Me ne rendo conto e non me ne vergogno affatto. Mi piace la caccia, la seduzione, adoro provocare gli uomini, ma non mi interessa il sesso né voglio avere la reputazione di essere una ragazza facile.”
Non è più vergine perché, con ben due esperienze alle spalle, sa che non è così facile capire se la persona che si incontra è quella giusta e quando per una strana combinazione di eventi conosce De Luca ne rimane subito ammaliata, nonostante la differenza d’età. Il fascino del potere e la prestanza fisica, uniti ai divieti imposti, spingono una Julia pronta a tutto, anche a rinunciare alle sue convinzioni, ad accettare un viaggio a Las Vegas, città di passione e trasgressione.
“Era la quintessenza del sesso. Non mi erano mai piaciuti gli uomini troppo muscolosi, preferivo la bellezza efebica di alcuni modelli che sfilavano sulle passerelle. Ma lui aveva il fisico di un dio greco e il fascino inquietante di Satana in persona. Se fossi stata una sua praticante mi sarebbe stato difficile non finire a letto con lui.”
Credete all’attrazione a prima vista? Brad De Luca sì, e scorgendo in Julia un’ipotetica partner, la invita a Las Vegas per capire senza perdere tempo se la luce che ha scorto nei suoi occhi può essere quella “giusta” per i suoi bisogni.
«Credevo che fossi una brava ragazza e non facessi sesso senza amore» mi stuzzicò sussurrandomi all’orecchio. «Ho cambiato idea» dichiarai. «Ti voglio, ne ho bisogno» aggiunsi, implorante. «Lo sai, vero, che non posso essere quello che vuoi?» insistette Brad muovendo le dita sempre più velocemente nella mia vagina che le serrava contraendosi mentre il desiderio aumentava a dismisura. «Non voglio niente da te tranne il tuo pene, te l’ho detto» ansimai. «E voglio sentirlo ora» gli intimai.
Vivendo a contatto con Brad, Julia ne conosce degli aspetti che mai si sarebbe aspettata e, nonostante la sua fama di dongiovanni lo preceda, quello che scopre va oltre la sua immaginazione. Veramente si presterebbe ad una relazione con un uomo così? E il sogno del Principe azzurro? La vecchia Julia non avrebbe esitato, pronta alla risposta; ma la nuova Julia cosa deciderà?
“Volevo fare sesso con lui; non avevo mai desiderato nessuno così intensamente. Andare a letto con Brad sarebbe stato diverso dalle mie esperienze precedenti, lo sapevo. Sarebbe stato emozionante, passionale, erotico e… pericoloso. Non sapevo proprio cosa fare.”
Cinico e con un ego smisurato l’avvocato De Luca ha ancora una volta visto al di là delle apparenze, sbriciolando i sogni di una giovane tirocinante?
«Voglio farti godere.» «Non ci riuscirai. Non credere di essere il primo che ci prova.» Brad assunse un’espressione scettica, di superiorità. «E chi sarebbero gli altri? »
Non vorrei esprimere alcun giudizio su questo primo romanzo senza aver letto gli altri due facenti parte della trilogia dell’Innocenza, e già questa premessa dovrebbe far capire meglio di tante parole il mio stato d’animo al termine del primo romanzo, che avrebbe potuto benissimo essere un autoconclusivo perché nulla rimane in sospeso e tutto è deciso per entrambi i protagonisti.
Non mi rimane che attendere le due prossime uscite sperando che l’intento dell’autrice sia stato quello di farci conoscere in maniera più approfondita le pieghe di un mondo di trasgressione ed erotismo, offrendoci tramite Julia, così giovane e curiosa e Brad, maturo e gran conoscitore della sessualità femminile, l’occasione per “toccare con mano” gli aspetti di una relazione che vanno al di là della normale vita a due… o meglio a tre!
E per non dimenticare..:
Regola n°1: la donna dovrà essere bendata durante il primo incontro. Lei, e solo lei, potrà decidere se e quando togliere la benda dagli occhi.
Regola n°2: lei è mia, non tua. Non dimenticarlo.
Regola n°3: non è possibile sapere in anticipo cosa accadrà. Ci riserviamo il diritto di modificare i programmi prima dell’arrivo, in base alle esigenze del soggetto.
Regola n°4: il piacere della donna è l’obiettivo prioritario di ogni gioco erotico.
Regola n°5: qualsiasi tipo di comunicazione rientra strettamente nell’ambito dell’incontro. I partecipanti non socializzano tra loro.
Regola n°6: Brad ha sempre il controllo.
Regola n°7: quando è tutto finito, vorremo sicuramente stare da soli, perciò gli altri partecipanti dovranno andare via con una certa celerità. Non c’è neanche bisogno di salutare.