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Recensione: “Peccato d’Amore – She is my Sin Vol. #2” di Diletta Brizzi

Trama

Dike è una ragazza un po’ introversa con gli altri, che ama più di ogni altra cosa rifugiarsi in quei mondi fantastici, dove ogni cosa è possibile, che sono i romanzi urban fantasy, forse per estraniarsi dal mondo e da un passato di cui nessuno è a conoscenza se non la sua migliore amica Anna, colei che considera come una sorta di maestra e iniziatrice ai misteri della divinazione e delle arti esoteriche a cui da qualche tempo ha deciso di dedicarsi.  E sarà proprio durante un’abituale visita alla libreria con quest’ultima che un uomo dagli occhi profondi come l’abisso catturerà i suoi pensieri e desideri, travolgendole l’animo con la sola presenza e trascinandola in un mondo dove, all’insaputa dell’umanità stessa, è in corso una millenaria guerra tra bene e male. Ammesso che tali concetti siano realmente quelli che da sempre vengono insegnati nelle scuole. Tra passioni, desideri inconfessabili e capovolgimenti di fronte avrà inizio per Dike un’avventura che la porterà a sperimentare sulla propria pelle quegli eventi che fino a quel momento aveva soltanto letto nei romanzi, situazioni da cui non riuscirà più a liberarsi e che la porteranno a scegliere da che parte schierarsi nell’eterna lotta tra bene e male.

Recensione

Quello, era molto più di un semplice angelo, era forse… un Dio? «Non temere il luogo che calpesti, caduto, poiché esso diverrà per te una sicura dimora» proruppe una voce potente e autoritaria, ma al contempo calda e lenitiva. L’angelo sobbalzò, cercando di intravedere in quel buio opprimente il suo interlocutore. «Chi parla? Mostrati ai miei cechi occhi!» ordinò. La risposta non tardò ad arrivare, ma era come se costui parlasse direttamente alla sua mente, piuttosto che alle sue orecchie.  «Gli arcangeli hanno distrutto il tuo corpo, ma non la tua essenza. Ebbene, io sono qui per dirti che esisti ancora e potrai esistere, fino alla fine dei tempi, come spirito libero. In Cielo mi chiamano ‘avversario’, ma tu puoi chiamarmi padre.»

E così che Diletta Brizzi ci introduce al secondo racconto della sua antologia She is my Sin, senza tregua né tentennamenti apre il sipario a Peccato d’Amore. Un titolo che racchiude l’essenza di questo racconto, che parla prima ancora delle parole che seguiranno: peccato e amore, sembrano essere due rette parallele che non si incontreranno mai, ma che invece Diletta Brizzi avvicinerà, intersecherà, fino a fonderle l’una con l’altra, trasformandole in elementi indivisibili e imprescindibili. In un mondo sconosciuto agli umani, a loro celato sebbene vicinissimo, si combatte una guerra secolare in cui Angeli e Demoni si osteggiano e uccidono, senza tregua, capovolgendo le regole del bene e del male, piegandole al loro volere. Dike, la giovane protagonista, non è estranea ai mondi paralleli degli umani, affascinata dall’esoterismo, possiede doti soprannaturali che pur avendo alimentato e amato, ha sempre celato, nascondendole e nascondendosi da occhi indiscreti e dallo scetticismo delle persone. Ci sono fardelli che non si possono condividere, che non si possono spiegare e che non si può pretendere vengano capiti e tollerati, così Dike, fatta eccezione per la sua migliore amica Anna, preferisce la solitudine a qualunque forma di interazione, il silenzio alla confusione, un buon libro a una discoteca. Ma sarà proprio la sua passione, quella per la lettura, a cambiarle la vita, a introdurla, ahimè senza troppe cerimonie, con un susseguirsi di colpi di scena e evoluzioni mozzafiato, in un mondo oscuro e pericoloso, dove la linea di demarcazione tra la vita e la morte è sottile, quasi impercettibile, in cui il bene e il male hanno confini invisibili e si presentano spesso sotto mentite spoglie.

«Dike…» Una voce in lontananza mi stava chiamando. Mi voltai e l’unica cosa che vidi fu un letto gigantesco. Non ne avevo mai visti così prima d’ora. «Finalmente sei arrivata.» Non ebbi nemmeno il tempo di parlare che qualcuno mi strinse forte tra le braccia. «Ti stavo aspettando…» continuò quella voce calda e sensuale. “Questo luogo non è reale”, pensai, mentre i miei battiti cardiaci si facevano sempre più veloci.

Ma Dike non si potrà opporre a quel mondo oscuro che la cercherà prepotentemente, non resisterà alla prepotente invocazione di Sytry, figura oscura, potente e affascinante, discendente degli inferi. Il corpo di Dike, il richiamo della sua carne, il desiderio profondo e viscerale per LUI, prenderanno il sopravvento sulla sua razionalità e l’istinto primordiale la guiderà oltre un confine immaginario e invalicabile.
Diletta Brizzi con il suo racconto ci condurrà senza indugi in un mondo buio, fatto di ombre, intrighi e tradimenti, in cui dilagheranno lotte sanguinarie che mineranno la vita di Dike, cambiandola per sempre, ma che allo stesso tempo le apriranno le porte a mondi sconosciuti, dove oltre a una guerra mai domata, Dike scoprirà che l’amore e il peccato, celato dietro i piaceri della carne, sono un connubio a cui lei, non solo non potrà resistere, ma si donerà totalmente. Forse coloro che sono sempre stati definiti il MALE, verranno riabilitati ai nostri occhi, così come, magari viaggeremo in un confine in cui il bene e il male si presenteranno sotto mentite spoglie e assumeranno identità e sembianze inimmaginabili. I Giusti saranno coloro a cui noi abbiamo sempre pensato, o il mondo ancestrale che Diletta Brizzi ci presenta rivelerà ben altre verità?

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Recensione a cura di:

LadyLightmoon

Editing a cura di:

LadyLeonor

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Veronica.Lady Shanna

Admin Founder Romanticamente Fantasy Sito. Mi piace leggere e grazie a quest'amore ho conosciuto tante splendide persone. Adoro quasi tutti i generi di libri... e anche per quelli che non sono i miei preferiti di solito tendo a non giudicarli prima di averli letti questo per avere una mia opinione personale e non lasciarmi influenzare da quanto sento in giro come commenti e recensioni. Infatti, tendo a prendere quest'ultimi come linee guida non come verità assolute...

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