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Recensione: “Oro sporco” di Karin Slaughter & Lee Child

JACK REACHER e WILL TRENT
Il doppio dell’azione
Il doppio della suspense

Will Trent è sotto copertura a Fort Knox. La sua missione: investigare su un omicidio commesso ventidue anni prima. Il nome del sospettato? Jack Reacher.
Ma anche Jack Reacher è in missione a Fort Knox. Il suo obiettivo è smantellare una pericolosa organizzazione criminale che opera dall’interno dell’esercito americano. Solo che sulla sua strada si frappone Will Trent.
Ma quella che si sta giocando, in realtà, è una partita molto più importante e pericolosa, che né l’agente segreto né l’ex ufficiale della polizia militare avrebbero mai potuto prevedere. L’unico modo per uscire indenni da una situazione così spinosa è unire le forze e collaborare.
Sempre che riescano a fidarsi l’uno dell’altro…

Fonte della trama: Amazon

L’informazione che mi sento di darvi subito è d’obbligo per prendere in considerazione l’idea di iniziare a leggere questa novella. “Quale?” vi chiederete voi. Beh proprio il fatto che è una novella, quindi non attendetevi 300 pagine e mille colpi di scena. Ma… c’è un ma! È davvero ben scritta! Nonostante le informazioni inizialmente celate, le diverse personalità dei due protagonisti sono ben descritte e s’intuiscono in modo esemplare dai loro atteggiamenti; ho amato il fatto che nessuno dei due ha mai prevaricato sull’altro nello scorrere delle pagine, inoltre mi ha piacevolmente colpito il modo in cui la verità emerge: tutto è come un torrente che scorre inesorabile tra le rocce, talvolta ostacolato da rami sul tragitto, altre volte come un fiume in piena che spazza via ogni impedimento e si fa strada, senza uscire mai dai margini del racconto.

Entriamo nel vivo senza svelare troppo. Due nomi e una garanzia: Will Trent, creato dall’abilità scrittoria di Karin Slaughter, e Jack Reacher, emerso dalla genialità di Lee Child. Entrambi assegnati a una missione segreta a Fort Knox, si troveranno faccia a faccia, senza poter rivelare troppo di loro stessi per non rischiare di essere scoperti; si studieranno a vicenda, dalla grandezza delle loro mani, alle capacità mnestiche l’uno dell’altro, allo spazzolino da denti inserito nella tasca dei pantaloni. Le conversazioni tra i due sono piene di minuziosi dettagli che, come un mosaico, compongono l’opera dei due acclamati autori. Will e Jack sono contornati da pesanti lingotti d’oro che devono essere puliti, pesati e numerati. Per quale scopo? E perché proprio loro due si trovano in quel luogo? Due uomini, due investigatori così capaci.

L’arcano verrà scoperto, ma la novella ci saluta troppo presto… mi ha lasciata alla fine del racconto con l’adrenalina che scorreva nelle vene, e poi? Che succederà? Non un vero finale, non un vero cliffhanger, fatto sta che lascia l’amaro in bocca.

Per ultimo, ma solo in ordine temporale, c’è un dono dell’autrice, Karin Slaughter infatti ci regala l’inizio del suo nuovo intrigante romanzo.

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