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Recensione: “Obbligo o verità – Che barba l’amore” di Penny Reid (serie Che barba l’amore #1)

Buongiorno Fenici! Oggi Buffy ci parla di “Obbligo o verità – Che barba l’amore” di Penny Reid 

Jessica James, laureata da poco ma da sempre con la testa sulle spalle, è pronta a fare ritorno nella sua piccola città natale del Tennesse per prepararsi alla vita di viaggi che sogna da sempre. Ad attenderla ci sarà la sua eterna cotta infantile, Beau Winston, il cui sorriso amichevole non ha mai smesso di farle cedere le ginocchia e annodare la lingua, ma soprattutto il suo avversario di sempre, Duane Winston, il gemello di Beau. Due uomini che potranno anche condividere lo stesso cognome e un viso dal fascino devastante, ma mentre Beau è affabile ed estroverso, Duane è silenzioso e riflessivo. Complice un simpatico equivoco e un’interessante partita a Obbligo o Verità, Jessica si ritroverà a chiedersi se dietro alla rivalità con Duane non si nasconda molto di più. Scoprire l’eterna e insaziabile cotta del gemello burbero la lascerà decisamente impreparata, per non parlare della scoperta delle sue mani bollenti, della sua bocca bollente, e del suo aspetto… ancora più bollente. Ora che l’infatuazione per Beau è svanita, Jessica si ritrova sempre più attirata dal suo avversario di infanzia. Se poi a questa gran confusione si aggiungono un gatto assassino, i guai con una banda di motociclisti e i sogni di una vita, quanto sarà disposta a rischiare una ragazza con la testa sulle spalle e il cuore sottochiave?

Jessica James ha due certezze nella vita: voler essere cittadina del mondo, vivendo e lavorando ovunque le vada di andare, e una cotta spaventosa per Beau Winston, amico di infanzia che le rubò il cuore salvandole il gatto quando aveva otto anni.

È perciò un discreto shock scoprire di essere in realtà attratta da Duane, il gemello di Beau, con il quale, durante l’adolescenza, non ha fatto che litigare ed è ancora più destabilizzante accorgersi che lui non è poi così cinico, ma è anzi un vero gentiluomo.

Costretta a trascorrere due anni nel sonnolento paesino natale, per ripagare i debiti universitari prima di prendere definitivamente il volo verso più mete esotiche, Jessica sarebbe più che disponibile ad approfondire quel reciproco desiderio, se non fosse che Duane ha le idee ben chiare. Lui non vuole affatto una storiella di solo sesso, perché ama Jessica da quando era un ragazzino e con lei mira a un amore per sempre.

Chi la spunterà tra la fanciulla che sogna il mondo e il meccanico per cui il mondo è proprio quella fanciulla?

Obbligo o verità – Che barba l’amore è un romanzo fresco, frizzante, che talvolta sconfina in argomenti ben più seri come i rapporti familiari, la lealtà alla famiglia, gli abusi nell’infanzia, ma sempre in modo molto sfumato, per non turbare quello che è essenzialmente un romanzo d’evasione, perfetto da portarsi sotto l’ombrellone.

La trama è abbastanza originale ed è scritta in modo fluente, in un ottimo italiano, il che non guasta mai. Insomma, un prodotto godibilissimo, di cui aspetto il seguito con impazienza e un seguito ci sarà di sicuro, visto che di fratelli single, altrettanto fascinosi, Duane ne ha una caterva.

Ci sono inoltre un paio di misteri, qui appena accennati, che meritano di essere dipanati con dovizia di particolari e un’amica, vedova da troppo tempo, che attende di accasarsi nuovamente.

A questo romanzo va un plauso anche per l’attenzione che viene dedicata alla complessa psicologia dei personaggi, soprattutto Duane: uomo tutto di un pezzo, dedito ai fratelli, disposto a rinunciare alla sua stessa felicità per quella degli altri, concede qualcosa a se stesso solo quando si dedica alle sue passioni estreme, dal lancio col paracadute alle corse automobilistiche illegali, di cui è il re.

Lui risulta tanto più nobile in quanto contrapposto a Jessica, che per gran parte del romanzo appare un filino infantile, sebbene sappia riscattarsi alla grande nei capitoli finali.

Nonostante io non sia una grande fan del rosa contemporaneo, tanto più se invischiato con i bikers, di cui questo libro onestamente è pieno, credo che meriti comunque il punteggio pieno, e detto da una che di solito schiva il genere, penso sia una garanzia.

È dunque con grande piacere che vi consiglio questo libro e vi auguro buona lettura.

 

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