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Recensione: “Non giocare con il mio cuore” di Renae Kaye – serie Loving you #2

Kee Smith non è più sicuro della propria identità. Sa chi era una volta: il figlio trascurato dai genitori, che ha scelto un lavoro da operaio solo perché era quello che nessuno si aspettava; il bottom sottomesso a cui piacciono i tipi sportivi e grossi, che lo mettono al suo posto; il twink raffinato e alla moda che fa festa per tutta la notte. Ma, dopo che il suo ex ragazzo lo ha picchiato e insultato, Kee si è ritirato dalla scena sociale.

Dopo un anno di assenza, Kee è tornato, ma ancora non sa bene quale sia il suo posto. Un amico gli dice che è diventato un twunk, ovvero un twink che ha messo su muscoli e si è trasformato in un hunk, un bel fusto. Kee però sta cercando un luogo a cui appartenere. Invece di tornare alle vecchie abitudini, rimorchia un twink, Tate Steven: professionista dell’industria della moda, che lavora molto sulla propria immagine. Questa si rivela essere la miglior decisione che Kee abbia mai preso. E non soltanto perché lo aiuta a riacquistare fiducia nella propria sessualità.

Con Tate, Kee può parlare delle proprie paure e della confusione che prova, senza sentirsi ridicolo. Tate teme di ingrassare e di invecchiare. Occorrerà del tempo per far funzionare questa relazione tra opposti; entrambi però inizieranno a rendersi conto che vale la pena scendere a compromessi pur di stare insieme.

1 – Innamorato di Jay
2 – Non giocare con il mio cuore

Kee è reduce da una relazione violenta e, traumatizzato da un ultimo brutto episodio, si era ritirato a leccarsi le ferite per un annetto. Cambiato nello spirito e anche nel corpo, ora che ha i muscoli di un operaio siderurgico, ha deciso di lasciare nel passato il suo aspetto sottomesso ed emaciato tipico dei twink e la preferenza per gli uomini muscolosi e dominanti, così troppo simili al suo ex.

Ad accoglierlo alla sua prima uscita in società, un gruppo di amici che ha deciso di non abbandonarlo mai più a se stesso e una nuova possibile fiamma, Tate.

Tate lavora nel mondo della moda: per lui essere esile e vestito in modo eccentrico fa parte di un’apparenza necessaria per essere preso seriamente. Un’immagine che deve ricoprire a costo di un disturbo alimentare.

Il rapporto tra Kee e Tate è un’esplosione di passione, vissuta con diversi pizzichi di perversione. I loro incontri si susseguono grazie alle scintille che provocano a letto.

Gradualmente, Tate verrà accolto nella cerchia di amici di Kee e il tempo che passeranno insieme inizierà ad avere anche una natura diversa: si svilupperà una certa intesa, complicità, condivisione di interessi, di amici, di momenti familiari. Kee e Tate diventeranno una coppia “di fatto” in modo naturale, senza dichiarazioni o prese di posizione, per il modo in cui si trovano bene l’uno con l’altro, per la complicità tra loro e il modo in cui lo stare insieme riesce a migliorarli e aiutarli a superare i loro blocchi.

Un grande ruolo nella trama occupano i personaggi secondari che costituiscono la compagnia di amici di Kee. Ognuno con una caratterizzazione precisa, sembrano occupare molto spazio nella narrazione, dando corposità alla trama ma anche qualche deviazione.

I conflitti determinano un buon ritmo e una discreta tensione verso una risoluzione di tutte le problematiche messe sul piatto.

Pare che gli ingredienti per una buona storia ci siano tutti, eppure a me è mancato qualcosa, riconducibile, in sostanza, alla tenerezza, alla poesia, ai sentimenti, ai brividi sulla pelle. Al di là del buon sesso fantasioso ed esplicito, non ho trovato momenti troppo romantici, dichiarazioni commoventi, o, in breve, frasi memorabili da sottolineare. Per questo motivo non mi sento di assegnare il massimo punteggio per questa storia che, sulla carta, ha tutti gli ingredienti per essere molto buona.

 

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