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Recensione: “Non dubitare mai del mio amore” di Emma Scott

Titolo: Non dubitare mai del mio amore

Autrice: Emma Scott

Genere: Romance

Editore: Always Publishing

Data di Pubblicazione: 9 dicembre 2021

 

 

A soli diciassette anni, nella vita di Willow si apre una frattura profonda. Della ragazza estroversa che era non vi è più traccia, al suo posto rimane una giovane smarrita, devastata dallo stress post traumatico di un evento terribile. Quando suo padre sradica la famiglia dal lusso di New York per trascinare tutti nella piccola città di Harmony, nell’Indiana, Willow vede il trasferimento come un’occasione per sfuggire dalla prigione dei suoi segreti. Nel tentativo di sconfiggere l’apatia finisce per partecipare a un’audizione per l’Amleto, nel piccolo teatro cittadino e ottiene il ruolo di Ofelia – una fanciulla consumata dalla follia e dal suo amore per Amleto. Isaac Pierce è il cattivo ragazzo per definizione, quello che proviene dal lato sbagliato di Harmony: le ragazze vogliono attirare la sua attenzione e i ragazzi lo temono. Il suo talento per la recitazione non fa che acuire il suo fascino. Il palco è l’unico luogo dove Isaac si sente al sicuro dalla realtà difficile che vive a casa sua. Non c’è nulla che desideri di più che fuggire a Broadway, o magari a Hollywood. Nessuno può interpretare il ruolo di Amleto se non lui e, quando il regista lo affianca a Willow per le prove, i due si scontrano, volta dopo volta. Né Isaac né Willow sono disposti ad aprire i loro cuori a nessuno. Ma i continui scontri conducono inevitabilmente al crollo, e il crollo porterà alla luce i segreti più dolorosi e nascosti di entrambi, finendo per sancire tra Isaac e Willow un legame d’amore puro. Pian piano scopriranno che le parole della tragedia di Shakespeare rispecchiano perfettamente gli avvenimenti delle loro vite, ma cosa riserverà ai due innamorati il finale? Dolore e follia, o la guarigione, l’amore, e la strada verso una vita diversa?

 

 

Il romanzo autoconclusivo di Emma Scott edito Always Publishing si apre mostrandoci un momento molto difficile e traumatico vissuto dalla protagonista. Pochi mesi dopo quell’incubo, suo padre ottiene una promozione di lavoro e decide di trasferirsi con tutta la famiglia da New York a Harmony.

Willow Anne Holloway è una ragazza di diciassette anni che si ritrova in una piccola cittadina dell’Indiana nel bel mezzo dell’ultimo anno delle superiori e, durante il primo giorno nella nuova scuola, incontra Isaac Pearce, bello come una star di Hollywood che vive in una casa mobile alla periferia della cittadina. Insomma, i nostri giovani protagonisti sono ai poli opposti della scala sociale, ma qualcosa li accomuna: la recitazione; o meglio quello che questa rappresenta per loro. Una via di fuga che esorcizza il dolore, quel qualcosa di cui in questo momento della loro esistenza hanno bisogno entrambi. Isaac per sfuggire alla spirale negativa della sua vita, Willow per riprendersi dal trauma subito e ricominciare a vivere.

A fare da sfondo al rapporto che si crea tra i due giovani c’è l’Amleto di Shakespeare, uno spettacolo che andrà in scena nel teatro comunale di Harmony e che si intreccia perfettamente alla loro situazione. Nonostante le difficoltà tra i due nasce un sentimento forte e puro, purtroppo però i genitori di Willow prenderanno una decisione che condizionerà la vita dei ragazzi per anni.

La storia di Willow e Isaac è caratterizzata dai colori cupi della rabbia, del rancore e dell’insoddisfazione, a cui si intrecciano quelli vividi della speranza, dell’amicizia e della voglia di farcela che regalano al lettore un viaggio realistico e travolgente. Come in ogni bel romanzo che si rispetti, quando tutto sembra perduto, e ci si convince che non ci sia più niente da fare, quando la situazione potrebbe sembrare ormai irreparabile e fuori controllo… Sarà davvero troppo tardi? Quale sarà il loro destino?

Il libro mi è piaciuto molto, l’intreccio con l’opera shakespeariana è stato magistrale tanto che mi sembrava di poter “visualizzare” i movimenti e le espressioni degli attori impegnati sul palcoscenico.  Il rapporto tra i due protagonisti cresce lentamente, com’è giusto che sia, dopo un evento traumatico come quello vissuto da Willow, il personaggio che sicuramente matura di più in tutta la storia, passando dall’essere una diciassettenne insicura, chiusa e traumatizzata a una giovane donna che, superati ostacoli e difficoltà, ha finalmente trovato un proprio equilibrio ed è libera di brillare.

 

 

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