Mari Riss è sempre più affascinata da NeXt, altra serie in cui l’intelligenza artificiale la fa da padrona! Leggiamo cosa succede in questo terzo episodio.

Progetto grafico a cura di Francesca Poggi
Ciao a tutti, amanti delle serie TV!
“Un computer una volta mi ha battuto a scacchi, ma non c’è stata partita con il kickboxing.” (Emo Philips)
Ethan ha “ucciso” Eliza con una mazza da baseball… comprensibile… ve lo immaginate un cilindro a comando vocale che dovrebbe obbedirti da bravo computerino servizievole e che invece ha la stessa lingua lunga di una comare di quartiere?
Che bella soddisfazione farla a pezzi quando ti fa infuriare…ehm, parlo della cyber-lingualunga ovviamente.
NeXt però vede tutto e non perdona quindi, meglio mettere in salvo le persone care e organizzare un contrattacco prima che sia lui – o lei? O esso/essa? – a venire da noi. E così l’agente Salazar manda marito e figlio al riparo nella loro casetta di montagna.
Nel frattempo, mentre uno strano incidente mette in pericolo i passeggeri di un volo di linea, anche Paul LeBlanc cerca disperatamente di convincere la figlia – con la quale in passato, i rapporti si sono incrinati a causa della totale dedizione dell’uomo verso l’azienda – a mettersi in salvo. Purtroppo Paul non è fortunato nel suo intento.
Salazar e LeBlanc si recano nel New Hampshire – dove è risultato essere collocato il segnale riconducibile a NeXt – per parlare con il Dr. Pearish, ex collaboratore di Paul. Non so perché, ma qualcosa nello sguardo dell’uomo mi inquieta… è come se avessi avuto un déjà-vu.
Gli eventi che occupano gli ultimi dieci minuti mi hanno lasciato preda di un terribile sudore freddo, fino allo sconvolgente epilogo che apre le porte – in tutti i sensi, e capirete cosa intendo – a un mostro del passato dell’agente Salazar.
Questa serie si fa sempre più inquietante e intrigante al tempo stesso. Non vedo l’ora di vedere quali altri diabolici disegni, il geniale NeXt ha in serbo per noi.
Alla prossima!