♦ Traduzione a cura di Raffaella Arnaldi
Triskell Edizioni, acquistabile qui ♦
Quello di Neil Dalton è un equilibrio precario. Da quando, un anno prima, un crimine orribile ha distrutto la sua esistenza, il dolore, il senso si colpa e la sindrome da stress post traumatico sono le sue uniche compagne. Ma il Natale è alle porte, e Neil è costretto suo malgrado a tornare a casa dai suoi familiari.
Poi qualcuno riemerge dal suo passato, scuotendo le già instabili fondamenta della sua vita.
Jeremy Kelley è stato quasi distrutto dalla guerra e la sua famiglia lo ha rinnegato proprio nel momento del bisogno. Emotivamente a pezzi, l’uomo spende il suo ultimo dollaro per andare a Chicago, pregando che quello che un tempo è stato il suo migliore amico non lo lasci fuori, al freddo.
Neil e Jeremy si trovano così a trascorrere le festività nella casa dei Dalton e a fare i conti con le rispettive famiglie, con i traumi subiti e con sentimenti mai del tutto dimenticati. Ma possono due uomini spezzati e fragili costruire insieme un solido futuro, appoggiandosi l’uno all’altro?
L.A Witt ha preso una parte del mio cuore, è una scrittrice molto empatica nella scrittura e mi ha trasmesso più emozioni di quante ne si possano provare. Come ama definirsi “è stata liberata dal labirinto di mais di Omaha, in Nebraska e passa il suo tempo sulla costa sud-occidentale della Spagna”.
L.A. Witt se mai leggerai queste parole: Sentiti libera di ospitarmi quando vuoi, adoro la Spagna e le scrittrici MM!
Chicago, un treno in lontananza e un freddo micidiale.
Per quanto il cervello di Neil Dalton si sforzi di non riaccendersi un’altra sigaretta, l’impulso dei suoi pensieri ha bisogno di essere annebbiato dalla calma della nicotina. Quel brutto vizio è un evento annuale che inizia dopo il Ringraziamento fino ad arrivare alla promessa di smettere dopo Capodanno.
Il treno era ormai lontano e la nicotina aveva fatto il suo corso per cancellare ogni ricordo di quella notte.
Erano anni che viveva nello stesso appartamento, ma quella sera non era come le altre.
Una sagoma riversa a terra sostava prima delle scale per entrare, il freddo aveva congelato i suoi indumenti ed era rannicchiato sopra una borsa verde, uguale a quelle dell’esercito.
Neil impiegò diversi istanti prima di riconoscerlo, era denutrito e la lucentezza dei suoi occhi era immutata, anche a distanza di tutti quegli anni.
Jeremy, uscito dall’esercito dopo due missioni in guerra, la sua battaglia più grande la combatte contro se stesso e la sua famiglia, il modo con il quale sono venuti a conoscenza della sua omosessualità non è stato affatto piacevole e la loro reazione ha peggiorato tutto. Con i pochi soldi in tasca, Neil fu l’unica persona che gli venne alla mente in quel momento.
Il Natale è sempre un momento difficile da affrontare quando si hanno pesi sul cuore e i tormenti dei ricordi, ma a casa Dalton la famiglia è sempre al primo posto, perché nessuno deve essere escluso o inascoltato.
È facile perdersi tra i ricordi di Neil e Jeremy, in particolar modo si avvertono i loro tormenti e spesso mi sono trovato in difficoltà a leggere ancora di queste sofferenze, perché in un certo senso non c’erano solo Jeremy o Neil ad affliggersi, ma ero parte di quel dolore, lo condividevo con loro, lo affrontavo con loro.
Nella vita siamo preparati ad affrontare tutto, ma non sappiamo come reagiremo quando ci ritroveremo al centro dell’uragano. Ci spingiamo oltre ogni limite umano, ma è sempre difficile andare avanti da soli.
Possiamo negare e dissimulare che abbiamo bisogno di aiuto, ma è così, siamo creature fragili e abbiamo sempre bisogno di punti fermi che ci sostengano.
Abbiamo bisogno di mettere tutto in discussione e rimettere insieme i pezzi che la vita ha distrutto, sta a noi reagire, sta a noi trovare le persone che ci possono aiutare in questo lungo cammino.
Se avessi letto questo libro anni fa, avrei pensato subito che sarebbe stata una storia distruttiva paragonata alla realtà, ma alla luce di quello che vivo oggi con questa maturità, posso dire con fermezza: non fermiamoci alle apparenze, la fragilità di due cuori distrutti può far nascere sentimenti più forti di quanto si pensi.
Una volta nella vita incontrai un ragazzo e mi colpì in particolar modo una frase, non trovo occasione migliore per utilizzarla se non per questo romanzo: “Incontrerai persone lungo la strada della tua vita, anch’essi stanno combattendo le loro battaglie; sii gentile, sempre.”
In ogni romanzo che leggo cerco sempre di estrapolare un messaggio, e credo che in questo libro L.A Witt mi abbia trasmesso che possiamo essere piegati o spezzati dalle intemperie della vita, ma non dobbiamo mai smettere di lottare per avere la nostra serenità.
Questo romanzo non vi lascerà per niente al freddo, ma vi scalderà un passo per volta, guidandovi fino alla fine.
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