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Recensione “Natale a Puffin Island” di Sarah Morgan (serie Puffin Island #3)

Skylar Tempest non riesce proprio a cogliere il leggendario fascino di Alec Hunter. Sì, lui sarà anche l’unico e solo Cacciatore di Relitti, star televisiva di un programma che manda in visibilio milioni di spettatrici, ma per lei non ha mai una parola carina. Con lei è sempre cinico e la considera la classica bionda senza cervello ad alto livello di mantenimento. Così quando, per una serie di sfortunati eventi, a Sky si prospetta l’ipotesi di trascorrere i giorni prima di Natale insieme ad Alec e alla sua famiglia, non fa certo i salti di gioia. E lui non è da meno. Ha già avuto la sua dose di esperienze con donne simili. Una l’ha anche sposata e ne sta ancora pagando le conseguenze… e gli alimenti. Ma Natale è pur sempre un periodo magico, così come lo è Londra sotto la neve e la fiabesca campagna inglese. Soltanto però quando entrambi sono di nuovo a Puffin Island cominciano a capire di essersi mal giudicati. Forse non sono pronti a cominciare una storia d’amore, ma di certo un piccolo flirt sensuale e avventuroso non può fare male. O no?

Sky sogna un amore romantico, uno di quelli da cinema. Nel frattempo, non disdegna il divertimento.

– Non sei una che spezza il cuore agli uomini. Al contrario, sei una che crede nell’amore eterno. In altre parole, il mio incubo.

– Non è vero, perché mentre aspetto che arrivi il grande amore pratico volentieri il sesso – lei gli lanciò un sorriso smagliante – selvaggio e in quantità industriali. Il che fa di me il tuo sogno a occhi aperti.

Alec ha sofferto molto e non vuole più sentirsi l’uomo che deve sorreggere una donna fragile, l’uomo a cui è affidata la responsabilità della felicità di coppia. Crede che lasciarsi andare all’amore lo porterà inevitabilmente a soffrire di nuovo.

Anche pesta e ammaccata, era la donna più sensazionale che avesse mai avuto la fortuna di vedere. Il che, rammentò a se stesso, era uno dei tanti motivi per i quali avrebbe evitato di sfiorarla persino con un dito. Nella sua esperienza, le donne sensazionali significavano una montagna di guai.

Il percorso attraverso cui la genuinità di Sky libererà Alec è lungo e graduale. Sky è paziente, consapevole, e rispetta i suoi sentimenti. È preoccupata di ferirlo, eppure insieme fanno scintille, la loro relazione ha una chimica esplosiva.

Nuda, nuda, nuda. Alec poteva quasi vederla, gli occhi azzurri che ridevano, mentre cavalcava un uomo molto fortunato. A giudicare dall’occhiata che gli lanciò, quell’uomo non sarebbe stato lui.

È un romanzo spumeggiante, divertente, eppure anche attento alla psicologia dei personaggi. Sky a volte sembra avere poteri paranormali, nella sua capacità di interpretare gli atteggiamenti di lui, ma i risultati sono comunque godibili, essendo un romanzo dolce e scritto benissimo, con tratti divertenti e altri deliziosamente poetici.

Prendendole il viso tra le mani, lui tornò a impadronirsi della sua bocca, ma stavolta il bacio fu lento e gentile. La assorbì, la bevve, poi chiese di più, approfondendo il contatto finché i sensi non si misero a urlare.

La trama è piuttosto prevedibile e molto farcita di situazioni non sempre necessarie. Ho avuto l’impressione che a un certo punto la storia iniziasse a essere un po’ troppo lunga. I personaggi arrivano a capire di amarsi un centinaio di pagine dopo il lettore.

Per un attimo, tutti i suoi recettori sensoriali si erano connessi con quelli di Alec. E lui non aveva nemmeno ricambiato il bacio, non veramente. Si era lasciato andare solo per pochi secondi e in quel breve lasso di tempo lei aveva avvertito la presenza di qualcosa di scuro, erotico e represso che le aveva fatto venire la pelle d’oca in tutto il corpo.

Il calore delle scene piccanti è perfetto, come il crescendo del desiderio dei due ragazzi e l’ironia delle loro battute.

– Esiste un modo per definire la nostra relazione?

– Sì. È molto fisica. Spensierata. Niente legami emotivi. Niente ansie. Siamo la versione dietetica di una relazione. Magra. Libera da grassi nocivi.

La storia è coerente, molto bella la caratterizzazione dei personaggi, anche se avrei preferito avere già letto i romanzi precedenti, incentrati su altre coppie, per poter avere una panoramica maggiore sulla relazione tra Sky e Alec prima del fattaccio che li ha portati a stare insieme. Mi è mancato uno scorcio della fase in cui si trovavano antipatici, si punzecchiavano, e probabilmente si evitavano per non litigare.

– Non succederà.

– Sarebbe un gran peccato. È vero che spesso sconfini nell’arroganza e la tua comunicazione tende al sarcasmo, ma i tuoi bicipiti sembrano delle palle da rugby e ci sono tante donne che considerano il cinismo un tratto attraente in un uomo. Se tieni chiusa la bocca, sono sicura che almeno una potresti conquistarla.

Altro aspetto che mi ha delusa: nonostante la seconda parte sia un rimescolare la stessa minestra, ho trovato il finale affrettato e talmente cliché da essere quasi incoerente coi personaggi, le caratterizzazioni e la trama complessiva. La storia si è conclusa senza approfondire la vicenda tra Sky e la sua famiglia, così come in poche pagine sono state fatte delle scelte volte ad arrivare (non penso sia spoiler in un romance di questo genere) a un pieno e glorioso happy ending.

– Avevi detto una notte – ansimò lui, fissandole la bocca. – questo non sarebbe dovuto accadere.

– Non è successo. È ancora il prolungamento della prima volta. O delle prime cinque volte. Sei, volendo contare…

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