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Recensione: “Marvin Peaks” di Almin Alekic

 TITOLO: Marvin Peaks

AUTORE: Almin Alekic

GENERE: Fantasy YA

EDITORE: Independently published

DATA DI PUBBLICAZIONE: 10 Settembre 2020

A Little Harrington, nella Biblioteca di Casa Peaks, è celato un mistero: il Segreto dei Nostri Tempi. Alla strana morte del ricco proprietario del maniero, Henry Peaks, la villa passa nelle mani di Marvin Peaks, un ragazzo orfano di sedici anni, che tuttavia non aveva mai sentito parlare prima del defunto milionario. Convinto che si tratti di un lontano parente, forse persino del padre che non ha mai conosciuto, Marvin si reca a Little Harrington in cerca di risposte. Ma poche settimane dopo il suo arrivo, alla porta di Casa Peaks si presenta un altro ragazzo che afferma di essere a sua volta l’erede della villa, e di chiamarsi pure lui Marvin Peaks… Ben presto la serena quotidianità del villaggio verrà stravolta da una serie terribile di eventi. Qualcuno, o qualcosa, non si rassegna al proprio destino, ed è disposto a tutto pur di ottenere il Segreto dei Nostri Tempi… persino a cedere la propria anima in cambio.

 

Sono ben diciannove i Marvin Peaks a cui questo romanzo fantasy si riferisce, ma tra tanti, chi è il Signor Henry Peaks, colui da cui nasceranno tutte le vicende? È l’uomo più ricco e influente di Little Harrington, un membro attivo della comunità e fondatore della nuova biblioteca comunale nonché ex sindaco e vincitore, per tre anni consecutivi, del torneo di bocce regionale… peccato sia anche morto. Si dice che si sia suicidato e che il tragico evento sia avvenuto nella sua tenuta.

A seguito di questo tragico evento, il Signor Murdoch, lo scontroso orologiaio del negozio Nottetempo, diventa misteriosamente l’esecutore testamentario delle proprietà e dei soldi del defunto Signor Peaks. Ma cosa c’entra questo vecchio brontolone con tutta la storia?

Ecco il momento in cui il Signor Murdoch decide di inviare una lettera a ognuno dei diciannove Marvin Peaks informandoli di essere l’esecutore testamentario, nonché unico erede di tutti i beni… e allora tutti gli omonimi si riuniscono.

Ma perché prende una decisione così folle? Ciò fa riferimento al Segreto dei nostri giorni… tutta la storia riconduce a quest’evento a dire il vero. Ma quale è il mistero?

Murdoch nel suo negozio ha l’aiutante, Frost, colui che avrà un ruolo fondamentale in tutta questa storia ma che vi lascio piacevolmente scoprire.

In una delle stanze della casa, troviamo l’elemento più importante. Il Signor Peaks infatti, era un importante produttore di specchi e all’interno della sua abitazione fece costruire una biblioteca con le pareti ricoperte di specchi, per effetto delle quali i libri parevano moltiplicarsi rendendo le persone invisibili.

Come questo sia possibile, resta un mistero.

Nel racconto troviamo anche una storia d’amore, quella tra Hanna – figlia della governante – e il Marvin Peaks che per primo arriva alla tenuta. Un sedicenne orfano che sembra il più furbo e intelligente della combriccola. Qualcosa che accade tra i due rompe l’idillio, ma chi tra tutti i partecipanti ci metterà lo zampino?

Qualcuno vorrà carpire a tutti i costi il segreto dei nostri tempi e cosa c’entrano quegli strani personaggi che regolano il tempo?

Un genio della lampada chiamato Shantaram, degli strani specchi e una moltitudine di Marvin Peaks popolano questa fantastica e stramba storia fantasy dalle piacevoli sfumature rosa.

È un racconto che ho particolarmente apprezzato, totalmente diverso (finalmente) da ciò che si trova ultimamente nelle librerie. Una storia ricca di azione e colpi di scena dalle note invernali e familiari.

Marvin Peaks è un fantasy non convenzionale, dalle sfumature gotiche e gialle. Con uno stile brillante, narra le storie dei vari personaggi che, sebbene inizialmente sembrino slegate, alla fine ognuna troverà il suo senso.

Le atmosfere sono magiche, soprattutto per gli amanti della lettura che sognano una maxi libreria senza fine.

La narrazione è molto fluida, ricca sia di dialoghi che di descrizioni che danno il giusto equilibrio ma senza renderla pesante o noiosa.

Le ambientazioni, invece richiamano attraverso la casa, uno stile familiare.

È un libro avvincente e autoconclusivo che consiglio caldamente a tutti gli amanti del genere, soprattutto perché offre finalmente una storia diversa dal solito!

 

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StaffRFS

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