Ritorna Manifest con una terza Stagione ricca di aspettative. Il primo episodio dal titolo Tailfin, l’ha recensito per noi Mag.

Progetto Grafico di Vita Firenze
Il finale della scorsa stagione di Manifest ci aveva lasciato una bella domanda: cosa ci faceva un pezzo del volo 828 nelle profondità del mare?
Ben parte alla ricerca del relitto, viaggiando fino a Cuba, portando con sé un disegno raffigurante l’imbarcazione dei pescatori responsabili del ritrovamento fatto da Cal. I proprietari sono restii a collaborare, ma i soldi hanno il potere di far parlare anche i morti.
Egli vede con i suoi occhi la coda del volo e, con l’aiuto di Vance, riesce a caricarlo su un furgone. Tuttavia, il rientro a casa non sarà facile.
Intanto, alla stazione di polizia una ragazza vuole parlare con Michaela e non demorde neanche quando viene mandata via. Jared trova strana la sua insistenza e le si avvicina, scoprendo che vuole denunciare la scomparsa della madre.
Lavorava per il governo, precisamente ai fatti concernenti i passeggeri del volo 828, e non ha sue notizie da tre mesi. Ha portato con sé un fascicolo d’informazioni all’interno del quale c’è una foto della donna, che si rivela essere un personaggio che conosciamo bene.
Ben, Cal e Michaela ricevono una visione di morte nella quale sono insieme a una ragazza che non conoscono. Quelle immagini non danno pace a Michaela, che interrompe la luna di miele con Zeke per cercare la sconosciuta. I due neo-sposini vengono subito depistati, ma una buona intuizione rivela una brutta realtà.
L’episodio si conclude con un colpo di scena: inquadratura di un lago, cadaveri pieni di muschio che riaffiorano e uno di questi che…
In tutta onestà, le ultime battute prima del finale mi hanno fatto storcere il naso.
Rientrati a casa, Ben e Michaela parlano fra loro delle ultime vicende e il primo le rivela le sue conclusioni: sono morti e risorti!
Continua ad avere visioni in cui il volo 828 esplode in aria e per lui è un fatto accaduto davvero (sebbene Ben fosse all’interno, quindi non può trattarsi di un ricordo ma solo un “suggerimento” – da chi? – per comprendere cos’è successo).
Perciò, loro sono tornati in vita così come sta resuscitando anche l’aereo. L’ho trovato molto forzato, soprattutto per lo scambio di battute successive alla rivelazione.
Michaela si chiede se sono angeli e Ben risponde che forse è arrivato il momento di credere in Dio. Immagino fosse una battuta, anche se vista la serietà del momento era poco attinente; tuttavia, il susseguirsi delle cose mi è parso falso.
Mettere in campo la resurrezione vuol dire non cercare un’alternativa plausibile e originale, ma mi auguro che sia solo un depistaggio per gli spettatori.
Qui il promo della prossima puntata di Manifest.