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Recensione: “Lost Boy” di M. Robinson

In un mondo in cui non avevo nessuna voce in capitolo, la violenza era diventata il mio rifugio, e tutto il resto non aveva importanza.
Neanche la mia vita.
Prima di lei.
Skyler Bell.
Tutto ha avuto inizio la prima volta che ho sentito quella voce.
Mi ha donato la speranza di un domani.
Il mio primo amore era un concentrato di tutto.
Vorace.
Folle.
Per l’eternità.
Mio.
Solo che non avrei mai immaginato che esistessero dei segreti che dovevano essere condivisi.
Bugie che dovevano essere confessate.
Verità che dovevano essere svelate.
Demoni che dovevano restare sepolti.
Quando ho capito che l’aggressività, il desiderio, la tristezza e il rimpianto nei suoi occhi rispecchiavano i miei stessi sentimenti, è stato troppo tardi.
L’amore non è arrivato da me sotto forma di tormento, ma come tutto ciò che avevo sempre desiderato.
Allontanarmi non era possibile, eppure era l’unica scelta che avevo.
Avevo finalmente scoperto il prezzo dell’amore e mi era costato…
L’anima.

Buongiorno Fenici,

sono qui a parlarvi di “Lost boy” che è la storia di Noah e Skyler. Noah lo conosciamo già, è il fratello di Creed, ampiamente apparso nella serie “Road To Nowhere”.

Proprio dall’infanzia del protagonista parte la storia, e in particolare dalla scomparsa prematura del fratello Luke.

Se ben vi ricordate, Noah non era tra i miei personaggi preferiti nei precedenti libri della serie “Road To Nowhere” per colpa del modo in cui si era comportato con Creed. Adesso che ho potuto leggere il suo libro però, ho capito maggiormente le dinamiche che l’hanno spinto a essere un pochino stronzo con Creed e anche se quest’ultimo resta il mio preferito, ho rivalutato ampiamente Noah.

Entrambi i fratelli, chi per un motivo chi per un altro, si sentono responsabili per la scomparsa prematura di Luke e Noah, per sfuggire al senso di colpa e al dolore, cerca emozioni forti. È in uno di questi momenti che incontra Skyler, aspirante attrice e cantante; i due hanno la stessa età e si innamorano a prima vista. Skyler non può sopportare pienamente la violenza che circonda il mondo di Noah, e nel contempo, quest’ultimo non riesce ad accettare i segreti che lei continua a celare, principalmente perché lui non le nasconde nulla della sua vita e dei suoi problemi. I loro mondi si scontrano, lei proiettata verso una carriera da stella del cinema e della canzone e lui non solo come Biker del club motociclistico di suo padre, ma anche e soprattutto lottatore di incontri clandestini all’ultimo sangue che usa per sfogare il suo dolore.

Dopo una separazione di quattro anni, periodo in cui Noah trascorre con Mia, i due si rivedono ed esplode di nuovo la passione.

Nella seconda parte della storia però le cose sono un po’ cambiate, lui non le racconta più ogni dettaglio della sua vita e Skyler comincia a sentirsi sempre più insicura, soprattutto perché ha bisogno che lui le parli del nome che ha tatuato sul petto, Maddie. Noah in passato non le aveva mai nascosto niente, mentre ora…

Diciamo che la vita per loro non sarà facile, e per raggiungere la felicità dovranno passarne di cotte e di crude.

Io ho trovato bello il libro, anche se con minor pathos rispetto al primo e con qualche passaggio di meno. Mi spiego meglio, quando si sono separati, si è fatto un salto temporale di quattro anni e non è stato raccontato praticamente nulla dal punto di vista di Noah rispetto alla sua storia con Mia e Maddie, letta nella serie “Road To Nowhere”. C’è stato sì e no un trafiletto di spiegazione. Ora, dopo aver letto svariati capitoli, dove lui dichiarava che Skyler era sua ed era l’amore della sua vita, non mi capacito del rapporto avuto con Mia, non posso quindi non pensare “ma che cazzo, hai fatto tutte quelle storie nei libri precedenti rompendo i cosiddetti a tuo fratello e lei era solo una pallida sostituta di Skyler?” Roba da matti, sinceramente qui mi è rimasto l’amaro in bocca.

Ho apprezzato invece la sensibilità con cui l’autrice ha trattato il tema delle molestie sessuali nel mondo di Hollywood. Sta a voi scoprire come.

Nel complesso il libro mi è piaciuto, anche se avrei voluto qualcosa in più, devo dire che i due protagonisti sono più simili di quel che può sembrare in un primo momento; quindi che dire, consiglio vivamente di leggere questo libro e adesso sono curiosa di conoscere le storie di altri personaggi finora solo intravisti. Penso che anche voi ne rimarrete coinvolti.

A presto.

 

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