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Recensione: L’ora delle stelle di Corina Bomann -SERIE: Le sorelle del Walfriede #1-

 

TITOLO: L’ora delle stelle 

AUTORE: Corina Bomann

SERIE: Le sorelle del Walfriede #1

Editore:Giunti

 

La saga più intensa di Corina Bomann è ispirata ai diari di Hanna Rinder, un’infermiera realmente esistita e vissuta tra le due guerre, una storia appassionante come solo la vita vera sa essere.
Berlino 1919. La Grande guerra è finita, ma il cuore di Hanna, giovane infermiera, è oppresso dal dolore per la morte del fidanzato Martin. Il suo più grande desiderio era farsi una famiglia, anche se le regole dell’epoca sono rigide: un’infermiera che decide di sposarsi deve lasciare il lavoro. Non le resta che dedicarsi anima e corpo alla sua vocazione: aiutare gli altri. L’ occasione si presenta quando viene assunta all’ospedale di Waldfriede, appena fondato. Ma dovranno passare mesi di duro lavoro, fame e incertezza prima che la clinica sia pronta ad aprire le porte ai suoi pazienti. Grazie alla fede incrollabile del direttore, il dottor Conradi, con cui nasce un’amicizia speciale, Hanna riesce a superare ogni difficoltà, ma proprio quando sente che Waldfriede è diventata la sua casa, il passato torna a metterla alla prova. E anche l’ospedale sembra nato sotto una cattiva stella, in un susseguirsi di intrighi e colpi del destino…

 

 

Una meravigliosa nuova saga della brava autrice di tante affascinanti storie e che non fa che confermare la sua grande perizia nella ricerca storica delle fonti.

Questo racconto si ispira alle vicende della fondazione e nascita dell’ospedale di Walfriede, a Berlino, espressamente dedicato “agli angeli dell’ospedale di ieri e di oggi”.

La protagonista é Hanna Richter, una giovane donna di famiglia avventista che perde tragicamente il fidanzato Martin nella guerra del 1915/1918.

La tragica fine dell’amato la segna psicologicamente, al punto da impedirle di soccorrere i mutilati.

Viene perciò inviata al Walfriede, agli ordini del dottor Luis Conradi uno stimato primario e un uomo votato alla sua missione come medico e come rappresentante della chiesa avventista.

Sposato ma sfortunatamente senza figli, egli vede nel soccorso del malato e nel continuo progresso della medicina, la sua grande missione.

Hanna, ferita nell’anima, sposerà in pieno questa missione e si impegnerà nello studio della radiologia divenendo un’esperta tecnica.

Le vicende di tutti gli attori del Walfriede, ognuno con una personalità ben definita, si muovono nel quadro di una società tedesca in grande crisi economica, dove solo con gravi sacrifici e lottando contro i pregiudizi connessi con la religione, consentiranno all’ospedale di progredire e crescere.

I sentimenti e le infelicità dei personaggi sono abilmente descritti, contribuendo a costruire un magnifico affresco che non mancherà di appassionare i lettori.

 

 

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