♦ Traduzione a cura di Sara Benatti
Francy & Alex Translation, acquistabile qui ♦
Castor potrà aver imparato una cosa o due sul sesso, ma quando si parla di amore è ancora un novizio. È giunto di momento di tornare dalle vacanze alla frenetica Londra e di scoprire che lì le cose sono cambiate. Richie è di nuovo a Oz e non ha una data precisa per il ritorno, Mike ha incontrato qualcun altro, e Violet è occupata a sistemarsi con James nel suo nido non-più-da-scapolo. Castor si butta nello studio, il che non è una brutta cosa, dato che fa conoscenza con altri studenti del suo anno. Specialmente con il sognatore Alexei (alias Alyosha). Castor è di nuovo nei guai?
Quando si presenta l’occasione, Castor offre ad Alyosha di essere il suo compagno per un compito della classe di giornalismo. Alla fine, il nostro eroe ha incontrato un suo pari in termini di intelligenza ed erudizione. Parole e risate scorrono senza sforzo, tra loro due. San Valentino è pieno di sorprese, e una di esse è per Castor: un volume di poesie russe scelte. Potrebbe essere un segnale?
Castor sta perdendo la testa per il biondo russo, ma Alyosha mantiene le distanze. E il regalo di San Valentino? Le ipotesi spesso sono le madri dei disastri.
Non ho ascoltato il mio stesso consiglio sul non infatuarsi degli incontri casuali.
Ecco come troviamo Castor all’inizio di questo racconto: inquieto per tutto quello che gli è accaduto durante le vacanze, mentre capisce di essersi infatuato delle sue avventure quando invece non avrebbe dovuto. Impegnarsi nello studio non aiuta, o forse sì, dato che conoscere Alexei lo riporta sulla strada dell’amore. Tuttavia, persino mentre fantastica sul nomignolo russo con il quale viene chiamato il ragazzo, Castor non perde un briciolo della propria simpatia:
Alyosha… questo nome gli si addice così tanto. I raggi del sole illuminano d’oro il velo di barba sulle sue guance, che sembra soffice come la peluria su una pesca. Vorrei disperatamente toccarla.
Chi sto prendendo in giro? Gli farei molto di più di questo. Appunto mentale: dagli un bacetto su tutte e due le guance la prossima volta che lo incontri.
Dopo gli incontri meramente sessuali appena vissuti, Castor scopre di essere ancora un sognatore, con più esperienza magari, ma comunque un sognatore alla ricerca di quell’amore unico che gli cambierà la vita.
“Sputnik vuol dire satellite, giusto?” chiedo.
“In russo la parola ha un altro significato. Un amico che viaggia con te da qualche parte o un compagno, come in sputnik zhizni, un compagno di vita.”
“Penso che questi due significati siano uguali,” dico sorridendogli. “La luna è il satellite della terra, possono essere considerate due anime gemelle celesti.”
Tutti i personaggi compiono passi importanti in questo quarto racconto della serie, dimostrandosi più maturi e lasciando il lettore con un sorriso sulle labbra e la sensazione dolceamara di doverli salutare fin troppo presto.
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