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Recensione: “Lo Scorpione” di Kathryn Le Veque (serie Il Branco dei Wolfe #9)

Care Fenici, oggi Lucia ci presenta “Lo Scorpione” di Kathryn Le Veque (serie Il Branco dei Wolfe #9)

1289 A.D. – Sir Kevin Hage, trafitto dal dolore per la perdita dell’oggetto del suo affetto in favore del guerriero gallese conosciuto come il Serpente, si immerge nella guerra per dimenticare il suo struggimento. Viaggia verso il Levante per combattere gli infedeli Mussulmani, trasformandosi nel processo. Diventa indurito, brutale ed eroico, e torna in Inghilterra un uomo nuovo – un assassino inglese conosciuto come Scorpione.
Ora, tornato a casa, deve combattere qualcosa di più grande di lui – la paura di amare una donna in circostanze incredibilmente difficili. Con ogni probabilità contro di loro, seguite Kevin e la sua dama in un viaggio di scoperta, avventura e il risveglio di un amore che è più forte di tutte le stelle in cielo, in questo incredibile romance medioevale.
Amore… il tuo nome è Scorpione.

Con il libro di cui vi parlo oggi torniamo nel mondo medievale di Kathryn Le Veque e della grande famiglia De Wolfe. Ne Lo scorpione ritroviamo Kevin il cavaliere che amava perdutamente Penelope De Wolfe.

Dopo essersi finalmente reso conto che il suo amore non avrebbe mai avuto risposta, Kevin si è recato a combattere i Mussulmani. Per anni ha prestato servizio come mercenario, e rimane davvero ben poco del cavaliere romantico che avevamo conosciuto. Adesso al suo posto c’è un uomo conosciuto con il nome di “Scorpione”, dalla spada leggendaria, che porta le tacche di ogni uomo che ha ucciso. Il tradimento di uno dei suoi capi lo porta a decidere che è il momento di ritornare in patria con i suoi due amici, che lo hanno seguito durante questi anni di battaglie e violenza. Eppure, appena giunti in porto, nella prima locanda in cui si recano vengono coinvolti in una rissa. Roger, Visconte di Twyford, un nobile dall’aspetto effeminato e le sue due guardie del corpo li attaccano e Kevin, dopo aver tentato inutilmente di evitarlo, li uccide. Nonostante sia stato un atto di difesa, i tre cavalieri decidono di andarsene nel più breve tempo possibile, sperando che nessuno scopra i loro nomi. Del resto, hanno un appuntamento a cui non possono mancare: devono recarsi con urgenza dal Re che, saputo in qualche modo del ritorno in patria dello Scorpione, vede in lui il mezzo per costringere suo cugino a prendere moglie.

Victor, Duca di Dorset, si avvicina ai cinquant’anni e non si è mai sposato, e tantomeno desidera farlo, ma Re Edward non intende lasciare che il titolo del cugino rimanga senza eredi. Victor ama solo una cosa: avere l’esercito migliore, i cavalieri più forti e spietati. Il Re è disposto a mettere lo Scorpione al suo servizio se lui accetterà la moglie che gli ha scelto e le farà concepire un erede. Kevin non può certo rifiutare, anche se intuisce che Victor è un uomo crudele e perverso, ma si rende conto di quanto lo sia solamente nel momento in cui, come primo servizio, il Duca di Dorset gli dà il suo primo sconvolgente ordine. Un compito che lede l’onore di qualsiasi guerriero, ma che lo Scorpione è costretto suo malgrado ad eseguire. Né lui né Annavieve possono rifiutare, ma notte dopo notte in Kevin si vede riemergere l’uomo di un tempo, e sparire dal suo cuore Penelope. Ma ora deve riuscire a salvare da questo matrimonio la donna che ha scoperto di amare, e impedire che il Duca di Dorset scopra chi ha ucciso quell’uomo effeminato che per lui contava moltissimo.

Appare subito evidente che il Duca di Dorset è un uomo che non ama le donne, tutti nei suoi possedimenti sono al corrente di quella che al tempo era una perversione. Tutti, a quanto pare, tranne il Re, anche se il lettore continuerà per tutto il libro a domandarsi se Edward non avesse in realtà previsto come sarebbero andate le cose. Difficile credere che nessuno si fosse accorto della cosa e tantomeno che un nobile del tempo come Roger potesse andarsene in giro con un aspetto effeminato e addirittura fiori nei capelli, in un’epoca in cui la forza bruta era tenuta in così grande considerazione.

Tolto quest’aspetto ben poco credibile e davvero inusuale per l’autrice, che cura molto i particolari e dà sempre spiegazione di ciò che non è storicamente esatto, questo è un romanzo discreto, anche se non l’ho amato come Il serpente. Vediamo Kevin cambiare moltissimo durante lo svolgersi della storia. Inizialmente, pur trovando Annavieve bellissima, accetta il suo compito perché non lo può rifiutare, ma quando lei pretende di conoscerlo meglio e rifiuta di essere considerata come una cosa, non può che provare ammirazione per lei. La sua dolcezza, la sua situazione così inconsueta riescono a penetrare nel suo cuore, che comincia a veder sbiadire il ricordo di Penelope. E per salvarla è disposto a mettere da parte il suo onore, spezzando il giuramento che lo lega al Duca. Purtroppo la loro storia è condizionata dalle circostanze, lui è agli ordini di un uomo che disprezza, lei sposata a uno che intende mandarla lontano non appena nato quel figlio che sarà sotto la tutela del Re.

La loro è una storia romantica e tragica, si trovano in una situazione disperata, sono innamorati ma nessuno deve scoprire il loro legame o saranno in pericolo. Troverete molta azione in questo libro, che ha una trama complessa: una vendetta che li ha seguiti fin dal lontano Oriente, il desiderio del Duca di scoprire chi ha ucciso il suo amante, dando proprio a Kevin in compito di trovarlo. Ma anche l’amore di una madre che ha dovuto prendere una decisione terribile, e che arriverà a sacrificarsi per le sue figlie. Sono tanti i sentimenti che l’autrice mette in campo nelle sue storie: amore, odio, tenerezza e un’amicizia profonda, come quella che lega Kevin e i suoi amici, due cavalieri che non hanno esitato a seguirlo per impedire che la tristezza per l’amore perduto lo portasse alla morte. Bei personaggi, che però non hanno il carisma del Lupo o del Serpente, per me ben più affascinanti.

I romanzi di quest’autrice sono ben scritti e hanno trame molto ben strutturate, i tanti personaggi che vengono messi in campo, impediscono al lettore di avere un solo attimo di noia, le sue storie d’amore sono paJssionali e le scene erotiche davvero intense. Unica pecca è non avere i titoli nella giusta sequenza, in quanto sono stati tradotti solo il numero due, il sette e Lo scorpione che è il nono, ma questo non influisce sul piacere della lettura.

#2  Il Lupo

#7  Il Serpente

#9  Lo Scorpione

 

 

 

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