Settimo episodio per Legacies. Vediamo cosa sarà successo ai ragazzi in questa recensione senza spoiler. Qui quello precedente e buona lettura!

Progetto grafico a cura di Maria Grazia
Ben tornati fan di Legacies. Le cose non si mettono bene per la scuola Salvatore.
Durante un’assemblea d’istituto, alla quale la maggior parte degli studenti rimasti non hanno aderito, il preside cerca di rinfrancare gli animi. Con i pochi iscritti infatti, la struttura non ha più i fondi per mantenere tutte le sue attività. Per ovviare al problema, Lizzie progetta una raccolta fondi con l’intenzione di contribuire alle spese extra, iniziativa non accolta da tutti con benevolenza. Possono le cose andare peggio di così? Certamente sì, infatti durante il discorso del preside, interviene Josie che consegna a suo padre dei documenti da firmare. Si tratta di un’ingiunzione: se entro pochi giorni non verranno versati 91.000 dollari la banca si prenderà la scuola. Ovviamente è subito panico e mentre Saltzman si prepara per un difficile colloquio a riguardo del prestito, i ragazzi lavorano per accelerare le attività di beneficenza.
Hope però non è dell’umore giusto per fare pezzi d’arte per l’asta, ancora afflitta per la perdita di Landon e nonostante il sostegno della sua nuova compagna di stanza, non riesce a scuotersi dal suo stato. Nella scuola appare un Leprecauno, una creatura mitologica irlandese che secondo la leggenda è portatore di una pentola d’oro alla fine dell’arcobaleno. La sua presenza influenza le persone, conducendo alle attività della scuola un gran numero di persone piene di soldi. Peccato che la creatura, una volta libera, li faccia letteralmente sparire, lasciando tutti nello sconforto. Intanto Hope venuta a sapere della presenza del mostro, cova la speranza di ritrovare Landon, così lo insegue, ma senza un niente di fatto. Amareggiati e sconsolati devono ora, ognuno a suo modo, fare i conti con la realtà e l’evidenza che la situazione si presenta sempre più difficile e complicata.
Cari fan, che brutto periodo per il nostro povero preside. Ci sono i conti da pagare, le crisi scolastiche e familiari, senza contare il distacco dalla sua bella poliziotta. Potranno quindi migliorare le cose? Chi lo sa. Ognuno di loro è preso dai propri drammi personali, ma alla scuola Salvatore ci si aiuta, stringendosi l’uno con l’altro come una vera famiglia. Così fanno i nostri eroi, un po’ sconsolati magari, con quell’aria smarrita tipica della gioventù, ma sicuramente più consapevoli del loro ruolo dato dalla loro diversità, con tutte le responsabilità che questo comporta. Non sono solo dei ragazzi, ma spesso anche dei custodi atti a proteggere il mondo mortale da mostri, misticismo e cataclismi, e spesso anche da alcuni di loro che, un po’ troppo esuberanti, causano qualche confusione qua e là. Landon nel frattempo vaga senza meta nella dimensione prigione, con la speranza che la sua Hope lo trovi e lo riporti a casa, ma per il momento sembra rimanere vana, chissà che nel breve futuro tutto questo non cambi. La sua ragazza non perde la speranza, testarda e impavida, cerca in tutti i modi di trovare una soluzione, rifiutando il solo pensiero di perdere la persona che più ama al mondo.
Chi non cambia mai invece è Lizzie, che in un modo o nell’altro non tarda mai a mostrare il suo lato egoista ed egocentrico, ma alla fine anche lei è una buona, basta saperla prendere. Chi mi ha stupito in senso negativo è MG, va bene darsi da fare per ricostruire se stessi, ma questo non vuol dire diventare sgradevole, brusco e di scarsa sensibilità. Nel complesso l’episodio di Legacies è stato abbastanza tiepido, quasi un anello di congiunzione per ciò che deve ancora avvenire.
Per il momento vi auguro buona visione. A presto!