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Hibiki ha una vita difficile alle spalle e un fratellino malato di cui prendersi cura. Si prostituisce per necessità, finché trova lavoro allo studio legale di Chris Page, tra i maggiori avvocati della city. La relazione fra i due si fa presto intima, Chris non sa resistere a quello sfacciato ragazzino a cui non mancano certo coraggio e orgoglio. Molti però sono gli ostacoli, Hibiki capirà ben presto che per sopravvivere in un mondo ostile dovrà seguire le proprie regole.
Questo non è il primo libro di Cristiano Pedrini che leggo, ma il primo che mi è capitato per caso in mano. Leggendo quest’autore, ancora una volta sono rimasta colpita dal suo modo elegante e raffinato di scrivere, tanto che ho letto questo libro in meno di mezza giornata… insomma, l’ho letteralmente divorato e non riuscivo a staccare gli occhi dalle pagine.
A differenza del suo primo romanzo, in questo ho trovato meno “azione” se vogliamo dirla così, ma non per questo è meno interessante.
Ma passiamo ai protagonisti di questa storia.
Il giovane Hibiki, costretto a diventare grande troppo velocemente, si dimostra un ragazzo che nasconde la sua fragilità e la sua insicurezza dietro a una maschera di durezza e sprezzante orgoglio, che mi hanno lasciato piacevolmente colpita, specialmente quando risponde per le rime agli altri, zittendoli.
Chris, avvocato di successo, si scontra con quello che si può definire un “colpo di fulmine fatto persona” (e chissà che non ci si possa innamorare davvero di un fantomatico ragazzo nascosto sotto la propria scrivania?).
Mi sono ritrovata ad adorare il fratellino del protagonista che, nonostante la sua giovanissima età, dimostra una notevole maturità.
Hibiki e Chris sono due personalità diverse, ma che si completano; con loro mi sono sentita, una volta ancora, catapultata in ambienti ricchi di romanticismo, molto dolci, in cui l’amore si manifesta nella forma più semplice e spontanea del mondo, o almeno è stata la mia percezione.
Ci sono certamente anche dei momenti di tensione, ma non sono molti e rendono vivo il racconto.
L’autore ha scelto di non descrivere le scene di sesso, ma solo l’inizio dell’atto, cosa che mi ha fatto venire i brividi più di una volta; mentre l’immaginazione prendeva vita nella mia testa, mi sono immersa nelle sensazioni evocate dalla lettura e non pensavo che il solo accennare un atto sessuale potesse conquistarmi così tanto.
La scena della loro prima volta è esemplificativa:
«Molti pensano che ognuno di noi sia sempre alla ricerca di se stesso e di ciò che lo rende completo, forse perché si sente privo di qualcosa… – gli sussurrò Chris all’orecchio, incamminandosi verso il letto – Io non so come si faccia a essere certi di aver trovato la propria metà» aggiunse distendendolo sulle lenzuola di lino.
Si sedette accanto a lui, accarezzandogli i capelli che scendevano sulla fronte.
«Ma ogni volta che sto con te credo di essere sicuro di averla incontrata, e non la voglio perdere…»
Hibiki alzò le braccia, iniziando a sbottonare la camicia dell’uomo. La sfilò, prima di continuare a toccargli i pettorali, vincendo quell’esitazione che cercava di relegare nell’angolo più celato della sua anima.
Vorrei poter aggiungere molto altro, per farvi capire la bellezza di questo libro, ma preferisco invitarvi a leggerlo per gustarlo pienamente.
Concludo facendo i complimenti all’autore, a mio avviso un inguaribile romantico, perché, ancora una volta, mi ha condotta in una favola a occhi aperti, dove l’amore vince su tutto.
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