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Recensione: “La strada per Virgin River “di Robyn Carr serie Virgin River#1

Melinda Monroe, da poco rimasta vedova, capisce subito che il remoto paesino di montagna di Virgin River è il luogo perfetto per sfuggire al dolore e per gettarsi con nuovo slancio nel lavoro che ama. Le sue speranze, però, tramontano entro un’ora dall’arrivo: il cottage è una baracca, le strade sono impraticabili e il medico locale non vuole avere niente a che fare con lei. Capendo di aver fatto un grosso errore, Mel decide di lasciare la città l’indomani stesso. Ma una bimba piccolissima abbandonata dentro a uno scatolone in veranda modifica i suoi piani… e l’ex marine Jack Sheridan, che ora gestisce l’unico bar del paese, li stravolge del tutto. Perché l’affascinante Jack conosce tutti i sentieri dei boschi di Virgin River, compresi quelli che conducono verso una nuova, insperata felicità.

Bentrovate Fenici,

oggi vi voglio parlare di un libro bellissimo, avevo già letto questa serie, scoperta grazie alla recensione, scritta un po’ di tempo fa, da un membro dello staff, e considerando l’uscita della serie su Netflix la voglio riproporre. Spero di essere all’altezza sia della precedente recensione che dell’autrice.

Melinda Monroe, come si evince dalla trama, per sfuggire al suo lavoro stressante da infermiera e ostetrica di un grosso ospedale di Los Angeles, ma soprattutto per evadere dal suo dolore a causa della perdita del marito, si trasferisce nel piccolo paesino di Virgin River. Circa seicento anime. Il primo impatto davanti a questo piccolo paese non è dei migliori, prima finisce fuori strada per via della pioggia, poi scopre che il cottage promesso, è rovinato (ok diciamocela tutta è una catapecchia), il dottore che dovrebbe assistere non la vuole, praticamente, una delusione su tutta la linea. Mel capisce che questo drastico cambiamento è stato decisamente un errore, ma prima di ripartire decide di fermarsi a mangiare qualcosa. La prima sera incontra Jack Sheridan il proprietario dell’unico ristorante del paese. Un gran figo.

Lui è un ex militare dei marines, che ha voluto cercarsi un posto tranquillo per vivere e la scelta è ricaduta su Virgin River, ci abita infatti da qualche anno e ormai è amato e apprezzato da tutti.

Vedete lui è un amore per me (anche se è un maschio alfa), sempre disponibile per tutti, aiuta dove e come può, insomma un amore come dicevo. Rimane subito affascinato da Mel, non solo perché lei è bellissima, ma diciamocelo, in un paese di seicento anime, non è che avesse molta scelta. Tra i due nasce prima un’amicizia, ok lui vuole di più ma non fa mai niente di sconveniente, poi il sentimento diventa molto di più, tanto di più. Aggiusta addirittura quella catapecchia di cottage rendendolo magnifico, e non le dice niente fino a quando non vede Mel rivalutare il paese e decidere di restare.

Jack e Mel hanno i loro demoni, lui relativi alla guerra e lei alla perdita del marito, ma insieme si aiuteranno (dio devo dire che il sostegno che si danno nei loro momenti difficili è davvero toccante) e l’amore che sboccia li porterà alla felicità. Entrambi si meritano questo e altro.

Ora se pensate che un paesino così sia noioso vi dovrete ricredere, ne succedono di cotte e di crude, tanto da aver spinto la nostra Mel a restare, va be’ diciamocelo, in parte è per Jack, anche se inizialmente lei non lo vuole ammettere, o almeno io la penso così.

Incontreremo altri personaggi molto interessanti e alcuni di questi saranno i protagonisti dei prossimi libri, come John “Preacher” Middelton, il cuoco del ristorante di Jack e suo ex commilitone. Sentiremo parlare anche altri ex subalterni di Jack, marines come lui, che passano a trovarlo e alcuni di questi saranno anche descritti in altri libri, infatti uno di loro sarà il primo.

Per concludere, dico solo che quest’autrice è bravissima e i suoi libri meritano tutti di essere letti. Ce ne sono molti e spero di poter ancora raccontarvi delle loro storie, io li ho amati e spero che anche voi possiate amarli come me. Vi consiglio di leggerli poiché ne vale la pena.

Devo dire però che tra tutti quanti, i miei preferiti rimangono Mel e Jack, non solo perché sono i personaggi principali del primo libro, ma sono anche sempre presenti negli altri e quello che sono e fanno me li hanno fatti amare ancora di più, leggere per credere. Ora vi saluto alla prossima.

 

 

 

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