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Recensione: La sposa rapita dell’Highlander – Serie: Alleanze nelle Highlands 3 di Madeline Martin

Titolo: La sposa rapita dell’Highlander

Serie: Alleanze nelle Highlands 3

Autore: Madeline Martin

Genere : Historical Romance

Editore: Harper Collins Italia

Data di pubblicazione: 15 dicembre 2022

 

 

  1. La moglie dell’highlander di Terri Brisbin

  2. Il matrimonio dell’highlander di Jenni Fletcher

  3. La sposa rapita dell’Highlander di Madeline Martin

 

Alleanze nelle Highlands 3
Da obbediente futura sposa a riluttante ostaggio del laird!
Scozia, 1360

Rapire Elspeth MacMillan, in viaggio per celebrare un matrimonio combinato che sancirà un’importante alleanza con il clan dei MacLachlan, è l’unico modo per Calum, il nuovo laird dei Campbell, di evitare ulteriori spargimenti di sangue e contrattare la pace per il proprio popolo, bandito dalla Scozia. Ovviamente non si aspetta che lei sia accondiscendente e arrendevole, ma nemmeno che l’esuberanza indomita di Elspeth abbatta le difese del suo cuore e comprometta tutti i suoi piani.

 

Care Fenici,

finalmente questa serie trova la sua conclusione. Ora non guardatemi male, non sto dicendo che il libro non sia stato di mio gradimento ma solo che, secondo me, gestire quella che difatti è una serie romance storica da tre paia di mani diverse non ha dato i frutti sperati. Per quanto ci sia continuità si sente la differenza di scrittura e non sempre la cosa è positiva. Comunque sia, a Madeline Martin spetta il compito di mettere la parola fine alla situazione creatasi e di gestire due protagonisti che facili non sono affatto. Per quanto il secondo volume sia quello che più mi è entrato nel cuore, devo dire che il terzo fa la sua figura. La struttura non è eccelsa, difatti tutta la prima parte ha un ritmo narrativo lento per poi, raggiunta la metà del racconto, lanciarsi in una corsa sfrenata contro il tempo. Ma ora veniamo alla trama.

 

Siamo in Scozia nel 1360 e la giovane ma caparbia Elspeth MacMillan sa di avere un compito importantissimo al fine di sancire una prestigiosa alleanza: sposare un amico di infanzia che per lei non è mai stato nulla più che questo. Ma in guerra non c’è spazio per l’amore. Un po’ per sfortuna e un po’ per le vie del destino, la giovane viene rapita da Calum Campbell, nuovo Laird del clan. Il giovane è diverso dal padre sotto ogni aspetto – ma era davvero figlio suo? – in particolare per quanto riguarda la strategia militare – infatti fa pena – e soprattutto perché di combattere ancora non ne vuole sapere: vuole la pace sopra ogni cosa, per salvare la sua gente. Quindi che fa? Rapisce la preziosa sorella del nemico e la porta con sé in Irlanda. Ve l’ho detto che in quanto a strategia non ci siamo.

 

Elspeth, che tanto felice non è, trova, però, un’amara sorpresa nelle terre di Erin. Il clan dei Campbell muore velocemente di fame, c’è poca cacciagione e le case cadono a pezzi. Non esattamente un paradiso terrestre. In lei comincia a spuntare qualcosa simile alla pietà e qualcos’altro di natura totalmente diversa nei confronti del Laird. I due sembrano, e probabilmente lo sono, dei giovani verginelli presi dalla prima cotta amorosa, sono impacciati e arrossiscono nel guardarsi. È una cosa che stranamente ho trovato molto dolce, entrambi hanno avuto un passato traumatico e si assomigliano più di quello che vogliono ammettere. Sta di fatto che si innamorano, sì beh, era ovvio. Come un Romeo e una Giulietta più o meno. Fortunatamente senza quel tragico finale. Le cose, che già erano complicate, peggiorano nel momento in cui tornano in patria e i fratelli di lei, non proprio tanto felici, attaccano Calum. Sarà Elspeth a dover trovare la forza di salvarli entrambi, ci riuscirà? Sta a voi scoprirlo.

 

C’è da dire che mi aspettavo un pochino di più dal clan dei Campbell, soprattutto da Calum. Vengono descritti come i peggiori demoni degli inferi per più di metà serie, per poi risultare addirittura simpatici. Elspeth non mi ha mai delusa e devo dire che anche Calum, sotto sotto, nonostante non abbia niente del vero maschio alfa, mi ha toccato nelle corde giuste. Sono rimasta affascinata da questa sua dolcezza e timidezza e da come nasca un amore puro e semplice laddove regna solo terrore e morte. Ve lo consiglio, soprattutto se amate gli scozzesi e le guerre tra clan.

 

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