Titolo: La scommessa
Serie: I rampolli di Burberry Prep
Autore: C.M. Stunich
Genere: Romanzo Rosa
Editore: Grey Eagle Publications
Data di pubblicazione: 17 Giugno 2021
La scommessa
La vendetta
Il perdono
La scelta
Far crollare la nuova ragazza.
Dovrebbe essere facile, no?
La gentaglia come lei non appartiene alla Burberry Prep.
No, Marnye Reed cadrà e abbiamo intenzione di fare di lei uno spettacolo.
Vediamo chi riuscirà a farla innamorare per primo.
Diamo al via alle scommesse. Qualcuno vuole provare?
***
Resistere a questi ragazzi ricchissimi.
Sono gli idoli della scuola, dei veri e propri dèi in terra.
Uno ricco di famiglia, un arricchito e una stella nascente.
Non assomigliano affatto ai miei vecchi compagni di scuola.
Anche se vengo dal nulla, voglio essere qualcuno nella vita e non permetterò loro di mettersi in mezzo.
Dicono che renderanno la mia vita un inferno e credo proprio che abbiano intenzione di mantenere la promessa.
Fenici, ho preso questo libro con molte perplessità, non ero sicura che il genere mi sarebbe piaciuto, invece mi sono trovata così coinvolta che ha dell’incredibile, ma durante la lettura sono incappata in certe situazioni che mi hanno scosso e sapendo che nella realtà sono possibili, la cosa mi ha alquanto sconvolto.
La protagonista di questo romanzo è una ragazza, Marnye, che ha vinto una borsa di studio per frequentare uno dei licei più prestigiosi del Paese, ma le sue origini sono molto modeste e questo la impensierisce. E fa bene, poiché si trova dentro un covo di vipere e la sua vita all’interno della scuola diverrà un inferno.
“L’imponente facciata di pietra della Burberry Prep nasconde una schiera di anime malvagie celate dietro visi graziosi. Ma io non lo so ancora, mentre sto in piedi sugli ampi e logori gradini d’accesso col cuore che batte all’impazzata.” (Tratto dal libro)
La storia è talmente ben scritta da far nascere il sospetto che possa essere tratta da un vissuto reale.
Tra scandali di sette segrete, Massoni e P2, non sarei per niente meravigliata se si venisse a scoprire che i potenti del mondo hanno nei vari paesi dei “Club” privati dove decidono della vita delle persone normali.
E se diamo per buona questa realtà non sarei per nulla sorpresa se anche i giovani rampolli facessero pratica all’interno delle loro scuole.
Non sono riuscita a non prendere subito le parti della nostra protagonista, poverina ne passerà di tutti i colori, ma ogni tanto mi trovavo a discutere con il personaggio chiedendole come fosse possibile essere così ingenua, così credulona, così martire; poi mi sono ricordata di come ero io alla sua età e di quello che sono riuscita a ingoiare e mi sono risposta che sì, si può essere così stupidamente buoni di cuore.
Per fortuna trova anche due amici che l’aiuteranno a sopravvivere durante il primo anno, ma neanche loro riusciranno a impedire il disastro che si abbatterà sulla povera ragazza.
La bravura della scrittrice sta anche nell’aver creato dei ragazzi che non sono solo perfidi e malvagi, ma nascondono delle profonde vulnerabilità, ma, anche se avrei potuto sforzarmi di entrare in empatia con quei carnefici, non ce l’ho fatta, non sono riuscita a tollerare così tanta perfidia.
Sperando di avervi incuriositi a sufficienza vi consiglio di leggere il libro e vi auguro buona lettura!