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Recensione: “La regina Rossa” di Sara Di Furia

Trama

Nell’Inghilterra di metà ‘800 una bambina orfana viene adottata dalla nobile famiglia Klein, ma un abbozzo di sesto dito e un neo sul viso, considerati marchio di stregoneria, segnano il destino della piccola.
Cresciuta nel sospetto, Christianne, ormai giovane donna, si distinguerà dalle sorellastre per la ribellione alle regole del suo tempo e l’incontro con Nicolas Bourbon, il giovane precettore assunto dalla famiglia per l’istruzione delle figlie, ed il suo corvo, darà inizio ad una serie di eventi che movimenteranno la sua vita e che la porteranno a vestire i panni di Thomas Talbot, per poter accedere alle conoscenze riservate al mondo maschile.
In seguito alla morte di una delle sorelle, però, Christianne scoprirà di essere davvero in grado di vedere lo spirito dei morti e di poter comunicare con loro.
La sua vita, allora, verrà di nuovo completamente stravolta e, tra fantasmi, segreti ed inquietanti misteri, cercherà di svelare la verità sul proprio destino e sulla storia di una delle regine d’Inghilterra più famose di tutti i tempi: la Regina Rossa, Anna Bolena.

Recensione

Qualche giorno fa sono stata tacciata di non apprezzare il genere esoterico; che non facesse per me. Niente di più sbagliato. La riprova sta nella recensione di questo libro, che di esoterismo è pieno.
La regina rossa è un bellissimo libro che trasuda un’atmosfera dark unita alla ricercatezza di un romanzo storico.
Sara Di Furia ha saputo unire la preziosità di pizzi e merletti ottocenteschi ad una modernità che affonda le radici nel passato. Christianne è una donna moderna, che vuole uscire da quella reclusione tanto normale per le donne nell’800. Se a questo si unisce il fatto che il marchio della strega sia in lei ben evidente, si capisce come la società dell’epoca le stia così stretta. Su questa base si inserisce una storia nata ancora più lontano nel tempo: quella di Anna Bolena. Come possono intrecciarsi le vite di personaggi così distanti nel tempo lo si potrà scoprire solo leggendo questo romanzo, che ha, nelle pagine finali, il suo pregio migliore. Chiudere un romanzo è cosa difficile, molte ottime opere non trovano nella loro conclusione il giusto compimento. Invece l’opera della nostra autrice parte quasi in sordina: ci presenta la figura di Christianne sotto le sue molte sfaccettature, e ci  accompagna alla scoperta della sua vera identità. Una strada lastricata da molti colpi di scena, legata a doppio filo alla Morte stessa. L’aria che i personaggi respirano è infatti impregnata dell’odore tipico dei cimiteri, e noi lettori veniamo lentamente risucchiati in una spirale in cui la sottile paura che pervade le pagine è tangibilissima. La seconda parte del racconto l’ho trovata superlativa. Il viaggio nel passato, che la scrittrice ha costruito e le cui conseguenze si intrecciano  nella vicenda, è curato nei minimi dettagli e lo stile del racconto porta letteralmente a divorare le pagine per scoprire il giusto finale. Non pensate però di trovarvi di fronte ad un horror: niente di più sbagliato. Questo è un vero romanzo dark in pieno stile Poe; la paura corre su un filo sottile che facilmente si insinua, ma mai si trasforma in terrore, lasciando il lettore con una sensazione di inquietudine. Non manca un tocco rosa, ovviamente sporcato di nero, in linea con il racconto. Non dico di più, perché la vicenda è costellata di parti sorprendenti e quindi niente spoiler! Dico solo che ho davvero apprezzato tantissimo questo libro, scritto in modo accattivante e scorrevolissimo. Mi sento di consigliarlo per una lettura sicuramente diversa rispetto a quello che, sull’onda della moda, ci propongono le case editrici, sperando che Sara Di Furia continui su questa falsariga.

Fiamme Sensualità Nullo

Recensione a cura di:

Madau

Editing a cura di:

AleLale

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Veronica.Lady Shanna

Admin Founder Romanticamente Fantasy Sito. Mi piace leggere e grazie a quest'amore ho conosciuto tante splendide persone. Adoro quasi tutti i generi di libri... e anche per quelli che non sono i miei preferiti di solito tendo a non giudicarli prima di averli letti questo per avere una mia opinione personale e non lasciarmi influenzare da quanto sento in giro come commenti e recensioni. Infatti, tendo a prendere quest'ultimi come linee guida non come verità assolute...

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