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Recensione: La prigioniera dell’highlander: Un romance storico su un viaggio nel tempo (Al tempo degli highlander Vol. 1) di Mariah Stone

 

 

Titolo: “La prigioniera dell’highlander”

Serie: Al tempo degli highlander Vol. 1

Autore: Mariah Stone

Editore:  Stone Publishing

Genere: Romanzo Rosa storico

 

Mozzafiato, passionale, romantico – per tutte le fan di Outlander!

Lei deve tornare nel suo tempo. Lui la tiene prigioniera.

Durante un viaggio nelle Highlands scozzesi, l’americana Amy MacDougall scende nei sotterranei del castello di Inverlochy. Ignara, tocca una pietra magica che la trasporta indietro nel tempo e tra le braccia di un highlander.

Craig Cambel si è infiltrato nel castello di Inverlochy per preparare un attacco, quando si imbatte in una bella sconosciuta. Ma niente deve intralciare il suo piano ed è costretto a imprigionarla, nonostante l’attrazione che prova per lei.

È l’anno 1307 e lei è una nemica.
Secoli, sospetti e dubbi li separano.
La passione li unisce.

 

La prigioniera dell’highlander è il primo libro della serie Al tempo degli highlander di Mariah Stone.

È una storia che ha molto in comune con Outlander, serie (sia in versione cartacea che televisiva) che io adoro.

La nostra protagonista è Amy McDougall, un’americana in viaggio nelle Highland. Durante una visita  al  castello in rovina di Inverlochy, toccando una pietra con delle strane incisioni, viene trasportata in un’era diversa : nella Scozia di alcuni secoli prima.

Amy, da buona protagonista fortunata,  finisce proprio nel bel mezzo di una feroce battaglia tra clan  e viene fatta prigioniera da Craig Cambel, un guerriero affascinante e coraggioso che nutre un odio viscerale per tutti i McDougall. 

La donna come può  spiegare al suo rapitore di aver viaggiato nel tempo, se lui, senza conoscerla,  l’ha già etichettata come una bugiarda traditrice tenendo conto solo del suo cognome? Certo è che la diffidenza e la sfiducia reciproca non riescono a nascondere la forte attrazione che lega Amy e Craig.

Ho trovato questo libro  un passatempo davvero piacevole, un’ottima via d’evasione in un periodo per me non particolarmente allegro. 

 Chi non avrebbe voglia, ogni tanto, di evadere,  di fuggire in una realtà diversa e avere anche la fortuna di capitare tra le braccia di un highlander cocciuto e brontolone? 

Quest’aria di misticismo mi ha tenuta compagnia per tutta la lettura e l’autrice è stata abile a mescolare “realtà” e leggenda, dando forma ad una storia con un tocco fiabesco.

È un racconto leggero e romantico, con una narrazione che scorre senza grossi scossoni, colpi di scena o eventi particolarmente sconvolgenti. La semplicità e la linearità sono i punti cardine di questo romanzo.

Amy e Craig ci regalano abbondanti dosi di romanticismo e passione e non ci risparmiano quel pizzico di pathos che, ammettiamolo, ci piace e ci tiene sulle spine prima del tanto atteso e desiderato happy ending.

Ho trovato La prigioniera dell’highlander una lettura interessante nella sua semplicità, un racconto veloce che merita di essere letto.

 

 

 

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