Romanticamente Fantasy Sito
Titolo: La preda Vichinga
Autore: Tanya Anne Crosby
Editrice: Oliver-Heber Books
Genere: Romance storico
Ristampa
Data di uscita 18 giugno 2020
Elienor sapeva che gli Uomini del Nord si sarebbero riversati come una tempesta sul castello di Brouillard. Nei suoi sogni, ha visto la morte di molti, ma non la sua.
E ha visto lui, il Vichingo dai capelli d’oro, fare di lei la sua preda…
Alarik ha giurato vendetta al conte francese, ma tutto ciò che trova nel castello è una bellezza dai capelli scuri e dagli occhi viola. Affascinato dagli strani sogni e dallo spirito fiero della ragazza, riesce a stento a controllare la bruciante passione che lei gli suscita, nell’anima e nel corpo, ma in una terra piena di conflitti, rischierà tutto ciò che ha per amare la donna i cui sogni mettono a repentaglio il loro futuro.
Con La preda vichinga Tanya Anne Crosby ci porta in tempi lontani, tra guerrieri valorosi e lotte di potere.
La protagonista, Elienor, è una nobildonna francese imparentata con la famiglia reale; tuttavia, tale legame non l’hai mai protetta o favorita, anzi è stato solo causa di sofferenza.
Mentre è ospite a casa del suo promesso sposo, il castello viene attaccato e la ragazza rapita dal capo vichingo Alarik, che rimane stregato dalla sua bellezza. Elienor dovrà adattarsi a un mondo rude e primitivo, molto diverso dal convento nel quale è cresciuta, ma soprattutto dovrà imparare a dare un nome allo strano sentimento che, giorno dopo giorno, la rende sempre più sensibile al fascino del suo rapitore. Quando finalmente ne avrà la possibilità, tornare a casa sarà davvero ciò che desidera?
Sin dal primo incontro tra i protagonisti, la trama segue quelle che possiamo considerare un po’ le dinamiche standard dei romanzi rosa, ma ciò non giova alla lettura. Al libro, a mio parere, manca quell’elemento distintivo e originale, quel qualcosa capace di fare la differenza e che porta una storia a emergere e a essere ricordata, anche se simile ad altre.
L’autrice ha puntato davvero molto sul lato romantico, finendo con l’oscurare ed eclissare tutto il resto. Lo sviluppo sentimentale, infatti, è davvero molto dolce e trova ampio spazio nella narrazione, ma finisce anche con lo snaturare i personaggi. Per farvi un esempio: provate a immaginare il contesto in cui la storia è ambientata: una società vichinga in cui vige la legge del “solo il più forte sopravvive”. Quanto sarebbe stato credibile e apprezzato un capo che corre dietro alla sua prigioniera e ne accontenta ogni capriccio?
La scelta di voler enfatizzare cosi tanto il sentimento, fino a renderlo una vera ossessione per i protagonisti, penalizza l’intera storia. Durante la lettura ho avvertito anche la mancanza dell’effetto sorpresa, visto che in molti punti è stato davvero semplice prevedere gli avvenimenti. Per tutti questi motivi, non mi ha pienamente convinta.
A mio parere, il romanzo è un po’ fiacco e ho faticato a mantenere viva l’attenzione e la curiosità fino al termine. Devo ammettere, ahimè, di aver saltato alcune pagine appesantite da descrizioni eccessivamente minuziose, che rendono l’esposizione poco fluida.
In conclusione, personalmente, posso considerare La preda vichinga una lettura leggera e senza pretese, incapace di suscitare in me emozioni forti e durature.
Una lettura veloce, ma che mi ha lasciato ben poco.
