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Recensione: “La Furia del tifone. Una nuova avventura di Juan Cabrillo” di Clive Cussler e Boyd Morrison

Titolo: La furia del tifone
Autore: Clive Cussler, Boyd Morrison
Editore: Longanesi
Collana: I maestri dell’avventura
Data di Pubblicazione: 11 giugno 2020

Per Juan Cabrillo e l’equipaggio della Oregon doveva essere una missione di routine: recuperare una collezione di dipinti per un valore di mezzo miliardo di dollari. Ma quando scopre che il leader di una fazione di ribelli filippini, Salvador Locsin, intende sfruttare i quadri per finanziare le sue attività illegali, Cabrillo e la sua squadra si ritrovano al centro di un intrigo internazionale. Locsin per giunta è entrato in possesso del progetto di uno dei segreti più letali della Seconda guerra mondiale: una droga sperimentata dai giapponesi, che trasforma un guerrigliero in una sorta di macchina immortale. Per fermare Locsin e scongiurare il rischio di un conflitto inarrestabile che sovvertirebbe gli equilibri mondiali, la Oregon non deve solo sconfiggere il comandante ribelle, ma anche un mercenario sudafricano deciso a impossessarsi della droga. Una missione condotta tra segreti del passato e nuovi scenari geopolitici che solo l’equipaggio della Oregon può affrontare.

L’ultima volta che ho letto un libro di Clive Cussler è stato circa dieci anni fa, e riguardava Dirk Pitt: avventuriero, sommozzatore, investigatore e, soprattutto, grandissimo personaggio sotto ogni aspetto letterario e umano. Ero innamoratissima.

Poi le mie letture mi hanno portato su altri lidi e quando ho visto questo romanzo ho voluto leggerlo con tanta curiosità.

Che dire. I personaggi sono profondamente diversi ma gli autori hanno fatto centro.

Inizio col raccontarvi che nelle prime pagine c’è un utilissimo “elenco personaggi” che ho molto apprezzato. Non avendo letto in precedenza altre storie con protagonisti Juan Cabrillo e il suo equipaggio dell’Oregon, all’inizio ho avuto un attimo di smarrimento chiedendomi chi fossero i bravi della storia. Ma passato il momento, tutto è diventato chiaro e non ho fatto alcuna fatica a seguire la trama e i suoi molteplici attori.

Ma veniamo al sodo. La particolarità di questo libro è che non c’è un vero protagonista. Juan Cabrillo, presidente della Corporation e capitano dell’Oregon, è il capo di tutti, ma ognuno ha la sua parte e la sua peculiarità e i compagni con cui interagisce sono ben delineati. Insomma, non è il classico libro dove il personaggio principale fa la parte del leone. Anzi, nelle primissime pagine resta dietro le linee, non lo noti quasi in mezzo agli altri. Emerge solo più avanti e si eleva su tutti per intelligenza e tatticismo degni di un grande capo, dirigendo le operazioni con molta astuzia e mettendosi sempre in gioco in prima linea.

A questo punto vi chiederete: ma chi è la Corporation? E l’Oregon? La prima è una società di mercenari che lavorano per il governo americano, svolgendo tutte quelle attività che non possono essere svolte in maniera ufficiale, e questo dà molto l’idea del tipo di avventure che troverete nel libro. Il secondo, invece, è uno dei principali personaggi, malgrado sia solo una nave. Dall’aspetto trasandato e decadente, è una vera e propria base militare, attrezzatissima in tutti i modi possibili per permettere di svolgere le missioni pericolose al suo comandante e a tutto l’equipaggio; quest’ultimo è altamente addestrato e spericolato, oltre che simpaticissimo. La sua partecipazione nella storia è centrale e veramente apprezzata per chi ama i romanzi d’azione in stile navale.

Ma veniamo alla trama. Molto bella, scorre velocissima senza un attimo di respiro, con colpi di scena e azione a profusione. È un racconto in cui i sentimenti e le introspezioni sono rare e piazzate nei punti giusti, senza rallentare la narrazione, mentre le azioni e l’avventura mantengono inchiodato il lettore alle pagine, perché… come si fa a chiudere il libro senza sapere quello che succederà?

Aggiungo che per fare un ottimo romanzo bisogna avere un ottimo nemico, e in questo compito l’autore è riuscito perfettamente. Il cattivo di turno ha tutto quello che potete desiderare per… amarlo! Bello (o almeno così me lo immagino io), atletico, spietato, duro, spaventoso e soprattutto intelligente. Ha quel carisma che rende Juan Cabrillo ancora più eccezionale, perché solo un grande uomo ne può battere un altro!

Unica nota che posso aggiungere, infine, è di non aspettarvi storie d’amore, non ce n’è il tempo e stonerebbero con la trama, perché la quota rosa presente è forte e indipendente, forse un po’ pazza, ma di certo non ha alcuna intenzione di passare il tempo a sbattere le ciglia; piuttosto preferisce sfoderare una pistola sotto al mento del nemico di turno!

Insomma, un romanzo di pura adrenalina che vi invito a leggere: anche la scrittura non perde un colpo e Clive Cussler si dimostra ancora una volta un re dei romanzi di avventura!

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