In un mondo dove la guerra sembra infinita, regna sull’immensa antica e una volta potente Città, l’ Imperatore da tutti chiamato l’Immortale. Un essere che nessuno hai mai visto e che si mormora sia immortale sul serio, poiché sembra regnare da centinaia d’anni o perlomeno da così tanto tempo che niente e nessuno ha ricordi di un passato differente.
Ma forse il suo predominio è finalmente giunto alla fine, forse è pronto a cadere.
La città stessa, nata e cresciuta con lui, sta per venire distrutta dalla vecchiaia e dall’incuria e un gruppo variegato e altamente improbabile di ribelli è pronto a verificare se le leggende sull’ immortalità dell’Imperatore siano vere.
Infatti uccidere l’Immortale è l’unico modo per mettere fine alla guerra con i paesi confinanti, guerra che ha distrutto non solo tutto il terreno una volta fertile e rigoglioso che sorgeva intorno alla città e negli altri stati, ma che ha causato la morte di migliaia di persone di ogni popolo senza risparmiare nessuno, nemmeno i vecchi, i bambini o le donne divenute esperte guerriere.
Ma i rischi sono molti, e i congiurati sono consapevoli che tutto è legato a una debole speranza e al nome di un vecchio generale… l’unico che in apparenza è in grado di portare la morte all’essere misterioso e potente che governa dal labirinto del suo palazzo in decadenza… il cuore pulsante della città d’avorio e d’ argento.
“La città sta morendo” disse il generale, “perché il male domina. Il mio primo dovere è di servire la Città, non l’Immortale”
Ecco un fantasy molto particolare, in quanto i veri protagonisti non sono maghi, draghi, re o principesse, e nemmeno valorosi guerrieri pronti ad affrontare qualsiasi ostacolo, a cui normalmente si pensa quando si parla di fantasy. Qui il protagonista non è nemmeno la magia, la guerra o l’amore, nossignori qui la vera protagonista è la Città con i suoi labirinti infiniti, i suoi canali tetri e scuri, le sue fogne fredde e fangose ed i suoi fiumi sotterranei impetuosi e portatori di morte e distruzione.
Ambientato per buona parte nelle profondità tenebrose della città, in cui i fiumi scorrono e scandiscono la vita e la morte dei personaggi, in questo libro non troviamo il classico eroe o la classica compagnia di protagonisti.
Complesso e tortuoso, proprio come i labirinti creati dall’autrice, il libro ci narra le avventure di molti personaggi lasciando spesso disorientato il lettore. Infatti spesso i protagonisti principali diventano all’improvviso secondari e magari vengono uccisi senza tanti giri di parole, mentre personaggi considerati all’inizio comprimari si scoprono essere alla fine quelli principali, i veri eroi della storia se di eroi si può parlare.
Infatti, in un racconto dove la magia è solo accennata, i veri protagonisti sono le emozioni umane, la paura e il coraggio su tutte.
Studiato per colpire e affascinare il lettore, questo racconto lascia a volte perplessi per il gran numero di persone che si muovo al suo interno, spesso presentate e poi accantonate per un gran numero di pagine fino a quando… tutti i nodi vengono al pettine.
Nel complesso ci troviamo di fronte ad un bel libro, innovativo e diverso dal classico fantasy a cui siamo abituati, ma con il grande difetto di essere molto complicato.
Motivo per il quale mi sento di suggerirlo a chi abbia la possibilità di leggere con assiduità e la mente sgombra. Non è decisamente infatti consigliato a chi legge poche pagine al giorno o con discontinuità.
Purtroppo nel libro non è presente ne una cartina, ne un elenco di personaggi e seguirne la trama e i vari intrecci diventa difficile se non si legge con una certa costanza.
Ma se siete in ferie belli rilassati con molto tempo da dedicare al libro, se vi piacciono le storie originali e complicate, se non cercate, l’eroe senza macchia o paura, la classica ricerca per salvare il mondo, o più banalmente una vivida storia d’amore, ma siete amanti delle congiure, dei combattimenti e dei luoghi tetri piuttosto che delle foreste, allora avete trovato pane per i vostri denti.
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