Titolo: La casa sul lago
Autore: Alessandro Massari
Editrice: Independently published
Genere: Thriller
Data di pubblicazione: 25 novembre 2020
L’improvvisa sparizione di un figlia ha distrutto una famiglia. Sette anni dopo suo padre, convinto di essere vicino alla soluzione del mistero, riunisce nuovamente tutti nella vecchia casa di famiglia ma ciò innescherà un’inaspettata spirale di morte. Le domande sono molte: Se la ragazza è morta, chi è stato ad ucciderla? E’ veramente il suo fantasma quello tutti sembrano vedere? E se così non fosse, chi sta inscenando questa macabra commedia e perché? Alessandro Massari, nato a Roma nel 1976; da sempre ha coltivato la passione per le tematiche giallo, horror e thriller, ispirandosi nella letteratura ai gialli classici di Agatha Christie ed alle atmosfere del cinema gotico italiano.
Ciao, care Fenici. Il libro di cui parleremo oggi è un thriller con un pizzico di paranormale. La casa sul lago è un luogo non-luogo, come lo definisce lo stesso autore, un posto che ognuno di noi può immaginare dove più desidera. Sarà la nostra fantasia a collocare la storia.
Il racconto parla di una ragazza, Elena, scomparsa proprio in questa casa nei pressi di un lago e, dopo sette anni, ancora nessuno sa se è morta o se per qualche strana ragione sia scappata facendo perdere le proprie tracce. Il padre Paolo non si dà pace e quel Natale decide di riunire tutti in quel luogo, perché crede di avere la soluzione al grande mistero che ha distrutto l’intera famiglia. Sarà così? Riuscirà a trovare ciò che cerca? O sveglierà il can che dorme mettendo in pericolo il nucleo familiare che tanto vuole proteggere? Dovrete leggere per scoprirlo.
Parliamo un po’ dei personaggi di questa storia, Elena, come già accennato, è la ragazza che è scomparsa, una bella giovane donna dai capelli rossi. Di lei conosciamo solo dei piccoli particolari: una brava ragazza all’apparenza, ma che in fondo celava una parte malvagia, poiché riusciva a far mettere l’uno contro l’altro i suoi fratelli. Ma in fondo la sua unica vera colpa era probabilmente essersi innamorata della persona sbagliata.
Conosciamo questi fratelli un po’ di più, che ne dite? Iniziamo da Simone, il gemello di Elena; lui, forse, proprio per tale legame è il fratello che più risente della sua scomparsa. È un uomo che ama la bella vita, possiede una birreria e, grazie ai soldini extra di mamma e papà, riesce a vivere un’esistenza agiata circondato da belle donne che cambia, come ognuna di noi fa con la maglietta giornalmente. Sarà capace un giorno di amare veramente? Forse sì.
Poi c’è Andrea il figlio più grande, un quarantenne psichiatra infantile, quindi un uomo molto razionale, e proprio questa sua grande caratteristica lo aiuterà a capire certe vicissitudini che incontra.
Infine l’ultimo, Matteo, è il ribelle di famiglia, che dopo la scomparsa della sorella, non ha voluto avere nulla a che fare con i suoi genitori e fratelli, ma nel vero senso della parola, perché, diversamente dagli altri figli, ha cercato da subito l’indipendenza economica e non si è cullato sulla ricchezza che gli spettava per nascita. Lui è forse l’unico ad aver sempre visto la parte stronza della sorella.
Arriviamo ai genitori. Francesca la mamma è affetta da grave depressione da sette anni, la scomparsa della figlia è stata un vero colpo per lei, caduta nel baratro dove ci rimarrà forse per sempre, vive passivamente il tutto. Poi abbiamo Paolo, il padre, lui rimane la roccaforte tra i due, ma nasconde bene il suo travaglio interiore; non si dà pace, non accetta la scomparsa della sua adorata Elena.
Infine non dimentichiamo i domestici che curano la casa, potranno sembrare un po’ dei personaggi marginali, ma non lo sono affatto.
C’è Irene la colf, una ragazza un po’ particolare, direi forse stramba e da sempre innamorata di Simone; Daniele, il giardiniere, un uomo adulto con il vizio del bere, che l’adora come fosse sua figlia; infine Antonella, la cuoca, nonché moglie di quest’ultimo, lei è una donna sempre arrabbiata, scontrosa, che ha sempre da ridire su tutto e tutti, specialmente contro il marito, chissà perché?
Questo libro mi ha attirato, come spesso mi accade, dalla sua sinossi misteriosa, dalla sua copertina e dal titolo interessante. Credo che le potenzialità ci siano tutte per rendere questo romanzo davvero bello: la trama ha avuto dei risvolti interessanti, e direi anche abbastanza inaspettati, una cosa fondamentale in un thriller. Ne sono rimasta piacevolmente colpita!
Ma c’è un però… forse perché l’autore è ancora alle prime armi, o vuoi perché mi aspettavo un impatto maggiore a livello di sensazioni e suspense, ho trovato, con tutto il massimo rispetto per lo scrittore, la narrazione poco coinvolgente. Ho sentito la mancanza di un vero spessore dei vari personaggi, sono ancora poco caratterizzati, non si riesce a viverli e a percepire le loro emozioni, li avrei desiderati più profondi. Inoltre la storia, seppur affascinante, necessitava (a parer mio) di una strutturazione migliore, ho faticato a mantenere il filo conduttore della trama. Ma, ciononostante, è una lettura carina che spero possa evolversi. Penso che vi sia un grande margine di miglioramento anche dal punto di vista dell’editing e, magari, il prossimo libro di Alessandro Massari sarà un grande successo di questo genere che tanto amo.