Luke è un gigolò spiantato con un passato confuso alle spalle. Giselle è un’aristocratica viziata e misteriosa, promessa ad un capitano di marina.
Due creature completamente differenti, ma con una caratteristica in comune: entrambi incapaci di amare, entrambi succubi di una passionale e pericolosa attrazione, nata al loro primo sguardo.
Costretti per motivi differenti, ad affrontare un viaggio sulla stessa nave, tra danze sensuali ed oscure superstizioni, presto saranno vittime di un sensuale gioco di seduzione che li renderà vittime dei più oscuri e violenti impulsi umani. Odio e disprezzo in ogni gesto, desiderio e pazzia in ogni disperato ed illecito contatto.
Fin dove si è disposti ad arrivare, solo per ferire ed odiare, colui che per destino non si potrà mai avere?
Devo essere sincera, sono perplessa! Ho iniziato a leggerlo e pensavo fosse uno storico, visto che il prologo è ambientato nel 1683 e tutto il libro nel 1787, invece c’è una punta di mistero sulla protagonista femminile. Quindi possiamo dire storico-fantasy? Oppure ho intuito male?
Non ve lo so dire.
Mi spiego: nel prologo leggiamo di una coppia, il capitano di una nave con la sua consorte, impegnati in un focoso amplesso, a bordo appunto della nave. Lui è talmente concentrato su cosa lei gli stia facendo che non si rende conto del caos scoppiato fuori, poi, quando inizia a capire che sta succedendo qualcosa, lei lo distrae e la nave affonda e, giusto per non farci mancare nulla, la sua signora lo pugnala.
Il libro poi inizia nel 1787 in Francia, dove incontriamo Luke, ladro e gigolò, che passa le sua giornate a sedurre ed eventualmente rapinare i mariti delle sue clienti facoltose. Dopo l’ennesimo furto, in casa del capitano Morel, rischia di essere preso con le mani nel sacco, oltre che sotto le gonne delle due cameriere del padrone di casa! Riesce a scappare per i vicoli della città ma, inseguito dal capitano, rischia di essere preso… una signora lo salva, e quando lui vuole ringraziarla lei è svanita. Cerca una locanda per riposare, e si accorge di aver scelto proprio la locanda dove soggiorna la fanciulla in questione, la quale è in compagnia di un capitano di nave. Luke pensa che lei sia una prostituta per un… chiamiamolo malinteso, ma poi scoprirà che è una fanciulla facoltosa e che è fidanzata con il capitano (mah!).
Dopo varie vicissitudini, Luke viene arrestato per un furto, non commesso da lui, e portato in prigione per essere impiccato ma viene salvato dal capitano Morel, che lo porta con sé sulla sua nave pronta a partire per la nuova Francia in Africa.
E chi ritrova a bordo Luke? Ma la signora che lo aveva salvato e poi… ehm, legato a una sedia nudo (eh già proprio così). Scopre che si chiama Giselle ed è la nuova fidanzata del capitano (il poveraccio di poco prima è deceduto). Giselle, durante la traversata, lo stuzzicherà e lo sedurrà, inizieranno un gioco pericoloso che porterà gioia e dolore nelle vite di entrambi.
Il libro nel complesso mi è piaciuto, anche se, come ho detto all’inizio, sono confusa: nel senso che non ho capito chi o cosa sia Giselle, mentre Luke verso la fine del libro ricorda il suo passato ma non collimano i tempi dei ricordi di lui bambino con il lui adulto. Probabilmente leggendo poi la seconda parte molti misteri saranno svelati e si capirà tutto, per ora rimangono domande e dubbi.
Giselle durante tutto il libro sembra bipolare: prima dolce e assatanata, due secondi dopo furiosa e arrabbiata, anche il povero Luke è confuso dai segnali che lei manda.
Luke invece mi piace molto: è il classico ragazzo che, non avendo le possibilità di avere un buon lavoro, sfrutta le doti che madre natura gli ha donato e quindi per la bellezza si vende e con la velocità ruba, scappando poi da eventuali inseguitori, anche se ha una tristezza di fondo che si nota leggendo del suo passato e fa capire il suo presente.
Morel, beh lui è buono, taaaaaanto buono, forse troppo: non ha la pelle di salame davanti agli occhi ha addirittura la cotenna! Non si rende conto che sotto al suo naso Luke e Giselle se la stanno spassando alla grande.
Ho trovato alcuni errori grammaticali, quindi consiglierei per il prossimo libro un editing un po’ più curato. In attesa di leggere la seconda parte per sapere come finirà la storia, se Luke troverà l’amore giusto, se Giselle è o non è un essere umano, vi lascio alla lettura di questa storia particolare e un po’ hot.
Vi lascio due citazioni per incuriosirvi un po’:
«Ti sei mai innamorato Luke?»
Il ragazzo guardò il bicchiere. Era ancora mezzo pieno. «Non credo signore. Trovo questo sentimento, alquanto irreale»
«Irreale?» chiese il capitano incuriosito.
«Già. Non credo che un essere umano sia in grado di poter amare, con tutta l’anima, una sola persona. E’ una forzatura, qualcosa che va contro natura. Non ho mai amato una persona credendo che quella potesse essere per me, l’unica. La metà della mia mela. E credo che, se non avessimo avuto il vincolo della religione, ci sarebbero persone che amerebbero il proprio coniuge, il tempo necessario di una fiammella che arde, poi, quando questa si sarà spenta, lo lascerebbero senza alcun dilemma».
«Quindi il matrimonio per te è una costrizione?»
«Tu puoi farmi di tutto Giselle, perché tu sei il mio tutto. Mi sei entrata nelle ossa come niente prima di ora e prima di ora, ero niente senza te. Non so neanche se ho mai respirato veramente prima di adesso, prima di capire i miei sentimenti per te. Guardami Giselle. Mi senti? Io ti amo. Giselle?! Io ti amo!»
Lei lo fissò ad occhi sgranati. I suoi occhi brillavano. Sembrava che volesse piangere, eppure c’era qualcosa che la tratteneva dal farlo. «A quante, delle tue tante amanti, hai detto ti amo?» domandò infine. La sua voce era una carezza tra le onde.
«A tutte» sussurrò Luke.
Giselle spalancò gli occhi. «A tutte?!»
«Sì, a tutte ho detto e dirò, che ti amo!» Luke le fece un sorriso
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