La nostra Wicked Wolf ha visto la nuova serie Netflix sui supereroi: Jupiter’s Legacy – Volume 1. Leggiamo insieme cosa ne pensa. Per iniziare eccovi qui il trailer.

Progetto grafico a cura di Maria Grazia
Ancora supereroi, Fenici?
Insomma, direi che tra film e serie, Marvel, DC, The Boys, Invincible e varie produzioni per ragazzi siamo davanti a due problemi principali: il soggetto ormai trito e la difficoltà di dare un prodotto originale.
Jupiter’s Legacy, la nuova programmazione di Netflix basata sull’intrigante graphic novel di Mark Millar (KickAss, Kingsman, Wanted, Logan, Captain America: Civil War) ed è la prima di varie opere che vedranno la luce sulla piattaforma streaming: il MillarWorld sta per invadere le nostre case! Volete qualche esempio?
Sono state annunciate le serie The Magic Order, una ancora senza titolo sullo spionaggio, American Jesus, Super Ladri e ben tre film: Empress, Huck e Sharkey the Bounty Hunter.
Ora però, torniamo al nostro soggetto principale: com’è Jupiter’s Legacy?
I punti deboli, purtroppo, sono molti. Prima di tutto il trucco usato per invecchiare gli attori, che detta proprio terra terra non si può guardare: è super finto e martella gli occhi ogni volta che Josh Duhamel e Leslie Bibb appaiono sullo schermo con le parrucche bianche. Capisco la difficoltà della produzione nel dover scegliere se ringiovanire attori più anziani nei flashback o invecchiare quelli giovani nel presente, ma sinceramente il risultato è di basso livello come, d’altronde, lo sono molti altri effetti speciali che fortunatamente tendono a passare in secondo piano nelle scene in cui l’azione è più caotica.
La storia c’è, è curiosa, complessa e anche alla fine di questo primo volume ci lascia con molte domande; personalmente quella che mi martella di più è capire da dove escano i super cattivi e i nuovi eroi, se i sei originari hanno dovuto patire tanto per ottenere i poteri. È vero, alcuni di questi ragazzi sono i loro figli che li hanno naturalmente ereditati, ma tutti gli altri? Insomma, non credo che i nostri protagonisti fossero donatori alla banca dello sperma, comunque dopo otto episodi ancora non sappiamo i poteri di tutti, né le loro origini.
Tutto è concentrato su Sheldon, alias Utopian, l’eroe originale al quale tutti gli altri devono le loro abilità. È una superpigna nel sedere di tutti, si è autoeletto leader e per decenni ha imposto un codice di comportamento agli eroi della sua squadra che fa acqua da tutte le parti: vietato uccidere i cattivi (tra le altre cose). Quindi che si fa? Ci si lascia massacrare a oltranza, si perdono altre vite per “assicurare alla giustizia” esseri letali.
In un certo senso, ci vedo uno scontro generazionale tra i Boomer, che stanno iniziando a lasciare il posto ai loro figli Millennial, ma non riescono ad accettare l’idea del cambiamento.
Nella migliore delle ipotesi, Jupiter’s Legacy è davvero pessimo nel comprendere le moderne tematiche sociali, nel peggiore dei casi, è come se lo show stesse descrivendo i giovani di oggi come sostenitori della brutalità della polizia, in quanto coloro che vengono invitati a proteggere gli altri dovrebbero avere il diritto di tutelare se stessi e i colleghi, con qualsiasi mezzo necessario. Non solo un simile confronto sembra ridicolo alla luce delle recenti proteste, ma non è nemmeno ben elaborato, perché la serie non può costruire un argomento senza porne le basi; è poco convincente nelle sue tematiche altisonanti, così come lo è con le parrucche.
È forse una novità che i super criminali siano arrivati a togliere la vita? Allora è comprensibile che Utopian veda la loro morte in battaglia come un errore irreparabile.
I cattivi uccidono da sempre? Utopian è rincoglionito e fa morire innocenti per salvare dei macellai.
Ho trovato questa prima stagione sbilanciata, con i flashback del passato, ordinati e cristallini, messi accanto a un presente confusionario e quasi fastidioso da guardare: le origini dei sei eroi sono state spiegate nel miglior modo possibile, mentre la loro condizione attuale sembra priva di senso.