Torna l’atteso appuntamento con il film di Natale di Netflix: Jingle Jangle – Un’Avventura Natalizia di David E. Talbert. Qui il trailer italiano.

Progetto grafico a cura di Marina Alesse
Cast: Forest Whitaker, Keegan-Michael Key, Anika Noni Rose, Hugh Bonneville, Phylicia Rashad.
Genere: Commedia Musicale – USA, 2020.
Durata 119 minuti.
FILM PER TUTTI
Uscita: Netflix, 13 Novembre
Il film di Natale chiama e io rispondo, sempre!
Poi, quest’anno, sento proprio il bisogno di anticipare l’arrivo della magica atmosfera natalizia e, complice un week-end in semi-quarantena, mi sono tuffata in Jingle Jangle – Un’Avventura Natalizia, questa commedia Musicale che si presentava esplosiva già dal trailer.
Devo dire che il film si lascia guardare anche se il minutaggio è eccessivo e, nel complesso, ne sono rimasta delusa.
Il film inizia, come spesso succede in questo tipo di storie, con il racconto di una favola da parte di una nonna ai suoi nipoti.
È la storia di Jeronicus Jangle, un rinomato inventore, produttore di giocattoli e di meravigliose creazioni, e del suo fantastico negozio chiamato Jangles and Things.
Un giorno Jeronicus riesce finalmente a terminare l’invenzione che crede cambierà la sua vita e quella della sua famiglia: dà vita a un giocattolo, un Matador di nome Don Juan Diego, che, a dire il vero, ha una personalità molto indipendente ed è francamente antipatico e senza scrupoli!
Sarà proprio il giocattolo, per paura di essere prodotto in serie, a spingere l’assistente di Jeronicus, Gustafson, che si sente trascurato e incapace rispetto al maestro, a rubargli l’invenzione e il libro con tutti i suoi progetti.
Questo tradimento nuoce gravemente a Jangle che, senza le sue invenzioni, finisce sul lastrico, inoltre, alla disfatta si aggiunge la perdita prematura dell’amata moglie e l’allontanamento dalla sua unica figlia Jessica che lo lascia per trasferirsi in un’altra città.
Anni dopo, ritroviamo uno Jeronicus solo, senza più alcuna inventiva e che ha trasformato Jangles and Things in un fatiscente banco dei pegni.
L’unica persona che lo cerca è la chiassosa postina Johnston, che è innamorata di lui, mentre il banchiere Mr. Delacroix lo informa che se non pagherà i debiti o creerà una nuova invenzione perderà il suo negozio in maniera definitiva.
Ma, come in tutte le favole che si rispettino, arriva l’eroe che, in questo caso, ha il volto e l’estrosa pettinatura di Journey, la sua nipotina che come la madre, ma in misura ancora maggiore, condivide con Jeronicus l’estro, la magia e l’abilità nel creare invenzioni.
Ovviamente all’inizio il nostro inventore cercherà di resistere, ma la bambina è un osso duro e riuscirà, nonostante il ritorno alla carica dei cattivi, a riportare la fiducia nelle proprie capacità nel cuore del nonno.
La morale del film si racchiude nella frase:
Se ci credi, tutto può succedere.
Allora, cosa dire: se non vi piacciono i musical, dovreste evitare questo film. Infatti, all’interno, ci sono lunghe canzoni (a volte troppo stucchevoli) e balletti mirabolanti di altissima qualità che, però, anche io che sono amante del genere, non ho trovato sempre ben integrati nel resto.
Il cast è azzeccato, gli attori sono molto bravi: a partire dal premio Oscar Forest Whitaker (L’ultimo re di Scozia), continuando con Keegan-Michael Kee, Hugh Bonneville e terminando con la giovanissima Madalen Mills, veramente molto talentuosa.
Durante la visione si possono cogliere molti riferimenti a film famosi, La fabbrica di cioccolato per i costumi e i colori, Il Canto di Natale per le tematiche, Mary Poppins per la scena del volo e gli spazzacamini e persino E.T., al quale una delle invenzioni assomiglia moltissimo.
Tuttavia, i cattivi li ho trovati poco incisivi e le scene in cui ci dovrebbe essere suspense sono davvero poche, mentre ho percepito come troppo frettolosa la riappacificazione tra padre e figlia. Il tema è trito e ritrito e all’interno del film è presente, a tratti, troppa mielosità.
Nonostante sia un buon prodotto, mi aspettavo qualcosa di diverso, sicuramente di più originale, e, oltre a questo, avrei accorciato la pellicola di almeno 30 minuti.
Da vedere senza troppe pretese.