Titolo: Intrigo a corte
Autore: Juliet Landon
Genere: Storico
Casa Editrice: Harlequin Mondadori
Data di pubblicazione: 20 aprile 2015
Inghilterra, 1540 – Tradita da un padre ambizioso, Virginia D’Arvall viene costretta a sposare l’affascinante ma enigmatico Sir Jon Raemon. E quando scopre che quel matrimonio è stato combinato addirittura per volere del lascivo Enrico VIII, che la vuole come amante, si rende conto di essere solo una pedina in balia di uomini assetati di potere e lussuria. Determinata a mantenere intatto il proprio onore, Ginny sa che per spuntarla in quei pericolosi intrighi di corte dovrà dimostrarsi più intelligente di loro e giocare d’astuzia. E il marito, che mal sopporta l’idea di doverla condividere con il sovrano, potrebbe rivelarsi un prezioso alleato. Tanto più che non sembra affatto insensibile alle sue grazie…
Carissime Fenici! Quello che oggi vi presento è un romanzo che mi ha conquistata senza alcuna riserva!!!
Siamo nell’Inghilterra del famigerato e famoso Enrico VIII, dove l’instabilità mentale del sovrano va di pari passo con quella politica.
I nobili possono avere un’ascesa vertiginosa quanto una caduta rovinosa, se non mortale. Il boia è sempre molto occupato, essere alla corte del re non è sempre garanzia di fortuna e benessere, visti i repentini cambiamenti d’umore del sovrano che spesso costano la vita alle regine e ai vari dignitari di corte.
In tale contesto così incerto, il gioco della politica è serrato, le alleanze fra le famiglie sono vitali e gli appetiti sessuali del re, oltre alla sua smania per un erede maschio, sono la fonte di continui tentativi da parte di vari nobili di infilare le proprie figlie nel suo letto, nella speranza di riuscire anche a farle divenire sovrane.
In questo scenario si ambienta la storia di Ginny, al secolo Virginia D’Arvall, che suo malgrado si trova a essere il fulcro e lo strumento con cui il padre spera di elevare la loro condizione sociale, sistemare i figli maschi e chiudere i conti con un passato che ha lasciato diverse tracce nel suo presente.
La povera Virginia è all’oscuro delle trame del genitore e vive ingenua i primi amori e la prima seria cotta per un nobile cinico e distaccato, così da offrirci una trama incentrata sulla sua crescita e formazione.
Nello scorrere della narrazione seguiremo l’evolversi della vita di questa fanciulla, che diviene donna di saldi principi, costantemente insidiata dal sovrano e dalle ambizioni prive di scrupolo del padre.
Nonostante questo cupo quadro intorno, Ginny ha anche persone amiche, come la sorella maggiore, sfuggita alle insidie di Enrico VIII, il fratello maggiore, la dolce e ingenua regina Anna di Cleves e un inaspettato alleato che intreccerà con lei il suo destino.
Di questo romanzo ho amato la fedele ricostruzione storica delle vicende che hanno caratterizzato il regno dell’epoca con le piccole grandi brutture di una corte meschina e crudele. Ciò rispecchia a pieno le inclinazioni di un sovrano dall’ego smisurato, oltre alle piccole grandi azioni e virtù di quelli che nonostante tutto riescono a tenersi fuori dal mondo nobiliare.
Notevole è il ritratto che viene fatto di Anna di Cleves, una delle poche mogli che è scampata a un destino terribile uscendo quasi indenne dal matrimonio con Enrico, e del legame della stessa con Virginia.
Una menzione a parte merita l’affascinante ed enigmatico Sir Jon Raemon, pregevole animale politico, la cui scoperta durante l’intero arco narrativo non può che renderlo una figura davvero considerevole.
Concludendo, ho amato questo libro per lo stile impeccabile, la narrazione storica curata e quel pizzico di eros che non guasta.
Seguire l’evoluzione della protagonista mi ha regalato parecchie emozioni permettendomi di scivolare nel cuore della vicenda godendomi appieno questa lettura.