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Recensione in doppia: “Libertà condizionata”, di B.A. Tortuga

Titolo originale: The Terms of Release
Autore: B.A. Tortuga
Edito da: Dreamspinner Press
Traduzione a cura di: Emanuela Graziani
Formato: ebook
ACQUISTABILE QUI

Trama

Si dice che un uomo può sempre tornare a casa. Sage Redding, dopo essere stato in prigione, torna al ranch di famiglia nel nordest del Texas per aiutare il padre malato con i cavalli.

Adam (Win) Winchester è un agente di contea e il cugino di uno degli uomini rimasti uccisi nell’incidente che ha spedito Sage in prigione per quasi dieci anni. I suoi zii Jim e Teddy sono determinati a farla pagare a Sage e a tutta la famiglia Redding per il loro lutto, ma Win pensa che Sage abbia onorato i suoi debiti e che abbia bisogno di un amico. Forse più che un amico. Anzi, Win ci conta.

Nessuno nega che Sage sia un ex detenuto andato in prigione per omicidio colposo. A dispetto dell’amore per il padre, Sage è tornato sapendo che le cose sarebbero probabilmente andate male per lui. Forse un uomo può sempre tornare a casa, ma non è detto che riesca a restarci.

Recensione

L’opinione di Annesa

Ecco un romanzo che ci regala tutta un’altra immagine dell’America, vista di solito come paladina della libertà e terra delle opportunità per tutti. Niente di tutto questo. L’individuo che sbaglia o cade resterà per sempre stigmatizzato, legato al suo passato e agli errori commessi, soprattutto se legati alla giustizia. Soprattutto se legati a una sessualità “sbagliata”. È questo in sostanza quello che traspare da questo commovente romanzo.

Ambientato nel Texas, stato non certo famoso per larghezza di vedute, Libertà condizionata parla di Sage Redding, un giovane in libertà vigilata dopo aver scontato quasi dieci anni in carcere che ritorna nel ranch di famiglia su richiesta della madre per aiutare il padre ammalato, di Adam “Win” Winchester, poliziotto nonché cugino di una delle vittime, e della loro storia d’amore.

Quello che rimane più impresso di questa storia è proprio  il personaggio di Sage. Sage è come un diamante, forgiato dalle terribili esperienze che la vita gli ha riservato, sopravvissuto a inaudite violenze subite in carcere, ma che nonostante tutto mantiene una sua innocenza che gli permette di godere e ringraziare delle più piccole cose e a stupirsi delle più meravigliose, che crede di non meritare. Con stoica sopportazione e con cieca devozione verso i suoi genitori che sa di aver deluso, Sage, che ha passato l’adolescenza dentro l’inferno del carcere per omicidio colposo, lotta con le unghie e con i denti per essere d’aiuto alla sua famiglia che ora ha bisogno di lui. Non importa se questo significa tornare in un luogo che odia e dove è odiato, sapendo che un solo passo falso lo riporterebbe dietro le sbarre. E sin dall’inizio sarà durissima.

“Mamma.”
“Benvenuto a casa, figliolo.”
Lo sguardo di Sage attraversò il parcheggio, fino a fermarsi dove c’era Jim, che lo guardava storto. Lo zio preferito del defunto Angel Dale alzò la mano e gli puntò l’indice contro, il pollice alzato come a mimare una pistola. Giusto. Benvenuto a casa.

Maniaco della pulizia e dell’ordine, a contraltare della sporcizia e del disordine che sente dentro di sé, il giovane uomo sembra avere il cuore fermo a quei suoi diciotto anni, congelati da quelli, quasi dieci, passati in galera. Non tenterà mai di discolparsi, ma sa anche che, seppure è giusto che paghi, è anche vero che il suo debito con la giustizia l’ha pagato.

Di questo avviso è anche Adam “Win” Winchester, un ex soldato, agente di polizia, cugino di Angel, che a differenza della sua famiglia nutre seri dubbi sulla colpevolezza di Sage, ricordando la vera natura di balordo del defunto cugino.

“Pensi davvero che ci fosse bisogno di tenere d’occhio quell’uomo?“
“Ha ucciso cinque persone.”
Win alzò gli occhi al cielo. “Si è beccato l’omicidio colposo perché è stato l’unico sopravvissuto all’incendio del posto dove sintetizzavano la droga, e lo sai.” Aveva letto i rapporti quando era tornato a casa dall’estero per cercare di aiutare la sua famiglia a trovare un senso a tutto quello che era successo. Per come la vedeva lui, Sage si era preso una fregatura, ma quella era un’opinione piuttosto impopolare.

La storia d’amore tra i due giovani è quasi colpo di fulmine. Adam è subito attratto da quel piccolo grande uomo che lotta contro le provocazioni della famiglia della vittima – che è anche la propria – che lo odia più per essere stato il suo “sporco segreto” che la causa della sua morte. C’è anche un motivo diverso, di natura economica, legato al desiderio del padre di Angel di impossessarsi del ranch del padre di Sage.

Win e Sage cominciano una relazione, quasi in punta di piedi, fatta di sesso ma anche di cose semplici, come mangiare un gelato davanti alla tv, giocare a carte, addormentarsi insieme, passare insieme una breve vacanza. Tutto questo stupisce Sage e commuove Win, che desidera vedere sul volto del suo amato il bellissimo sorriso di fanciullo, che si chiede quanto possa sopportare un uomo prima di essere spezzato. Colmare il vuoto emotivo fatto di esperienze negate di Sage sembra essere la priorità assoluta di Adam. Esperienze di quelle belle, perché quelle orribili, inconfessabili, che Sage ha vissuto il giovane poliziotto non le immagina nemmeno. O almeno, non pensa che siano più orribili delle sue, vissute sul fronte iracheno quando era soldato. Sarà sconvolgente scoprirlo, tanto da rimettere tutto in discussione.

Quell’uomo aveva ventinove cazzo di anni e non si era mai bevuto una birra legalmente, non aveva mai votato. Cazzo, Sage non poteva dire di no quando un dannato agente di polizia gli chiedeva un test antidroga. Quella dannata nuvola, la macchia di essere stato giovane, stupido e nel posto sbagliato al momento sbagliato, non se ne sarebbe mai andata.

Un altro personaggio bellissimo è la madre di Sage (ma anche quella di Adam non è da meno). Coraggiosa, indomita, una vera tigre che difende i suoi cuccioli, ai quali chiede molto ma che dona tutta se stessa.

Li guardò uno a uno, squadrandoli. “E vi conviene pregare che non mi venga voglia di spifferare i vostri segreti a chiunque avrà voglia di sentirli. Questa è una piccola città, e gli scheletri della mia famiglia sono stati portati in parata come un pony a un concorso. Provate anche a respirare un po’ troppo forte addosso a mio figlio e vi farò passare le pene dell’inferno, potete starne certi.”

Altri bei personaggi si avvicendano, portando un valido contributo alla narrazione: una combattiva veterinaria, l’adorata madre di Adam, così diversa dai suoi zii, la barista Wilma e il suo uomo, il motociclista Bulldog, che si riveleranno amici preziosi. Ci sono anche i motociclisti in questo romanzo, anch’essi fatti oggetto di sospetto e diffidenza ma che, come spesso accade nella realtà, avranno il ruolo di angeli custodi, a dispetto di ogni pregiudizio.

Storia d’amore, quindi, ma anche di amicizia, di solidarietà, di riscatto e di speranza. Una storia che è credibile nonostante le crudeltà narrate. Il linguaggio è semplice, non ci sono discorsi complicati, nemmeno tra i due amanti, tutto è giocato con gli sguardi e il linguaggio del corpo. I dialoghi e i pensieri di ognuno dei protagonisti sono pronunciati attraverso frasi brevi e semplici, ma che colpiscono al cuore, sia che esse rivelino verità sconvolgenti o esprimano profondi sentimenti.

Un bel romanzo che mi ha commosso davvero. Un altro che porterò nel cuore.

Fiamme Sensualità Medio

Annesa

Separatore-Grigio-e-Rosso

L’opinione di Rubina

A diciotto anni, Sage è finito in prigione in California per omicidio colposo, senza essere colpevole di nulla che non fosse la sua stupidità. Dopo aver scontato otto anni, lunghi e terribili, è fuori in libertà condizionata, ma una telefonata della madre che invoca il suo aiuto al piccolo ranch di famiglia lo costringe a tornare nella cittadina del Texas dove tutto ha avuto inizio, dove tutti o quasi lo odiano.

Il ritorno non è facile e solo l’incontro con Adam, poliziotto e cugino proprio del ragazzo per la cui morte Sage è andato in prigione, lo aiuta a sopportare l’ostilità crescente dei concittadini.

Anche Adam è stato lontano per servire nell’esercito e non condivide l’odio che gran parte della sua famiglia nutre nei confronti di Sage.

L’amicizia tra i due sfocia presto, forse fin troppo velocemente, in una relazione nella quale il desiderio di proteggersi l’un l’altro prevale su tutto, persino sui legami familiari.

Amava le sensazioni che provava quando stavano insieme, quanto Adam fosse forte. Come il suo uomo lo rendesse bramoso e un po’ stupido.
“Mi piace la tua pelle tutta bagnata.”
“Questo è…” Meglio. Era cancellare cose a cui non voleva pensare.
A volte Sage ne aveva bisogno più che respirare.
“Ah-ha. Proprio così.” Adam poteva non sapere a cosa stesse pensando, ma quegli occhi gli dissero che non era solo.

Molto particolare il modo in cui l’autrice ha deciso di sviluppare il personaggio di Sage: ferito nel corpo e nell’anima dagli anni di detenzione, accetta le angherie e i soprusi convinto di meritarli, senza abbandonarsi alla rabbia. Adam fatica a comprendere questo suo atteggiamento, ma Sage gli dice che c’era fin troppa rabbia in prigione e spera che lui sia in grado di accettare il fatto che, da diciottenne bianco e minuto in un mondo di violenza e sopraffazione, ha dovuto subire di tutto per sopravvivere. La rabbia scoppierà, alla fine, come una catarsi, ma sarà solo l’amore e la devozione verso la sua famiglia a innescarla.

“Vuoi sapere una cosa?” disse Sage, con un tono di voce molto tranquillo. “Non sono mai entrato in un bar a prendere una birra. Mai. Questi stronzi mi odiano, e io… merda, amico. Ero un ragazzino. Un ragazzino stupido.”
“Lo so.” Dio, se lo sapeva, Angel era stato il re degli stupidi. Lo erano stati tutti, allora. “Non so perché si comportino così, tesoro.”
“Perché qualcuno deve pagare. È la natura umana. Merda, Gesù ha dovuto pagare, e non sono neanche certo che i cancelli del Paradiso si aprirebbero per me.”
Cristo.
Cristo, come poteva un uomo vivere così?

Adam e Sage sono una bella coppia, in qualche modo si salvano a vicenda in un mondo che non riesce a capirli e, a parte la già citata eccessiva velocità del loro innamoramento, la dolcezza della loro storia è molto toccante.

Convincente l’ambientazione, con il suo insieme di personaggi che ci mostra come al bigottismo della provincia rurale si possa affiancare la solidarietà che si crea tra i diversi e i disadattati, che siano bikers ex galeotti dal cuore tenero o poliziotti decisi a fare la cosa giusta. Insomma, non tutti in Texas sono retrogradi e conservatori, c’è spazio ovunque per l’amicizia e la comprensione.

Un bel romanzo, la storia di un amore che aiuta a riscoprire la gioia di vivere e il brivido proibito della libertà.

Fiamme Sensualità Medio

Firma Rubina

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StaffRFS

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