Titolo: Nemici per la pelle
Autori: Annika Martin, e Joanna Chambers
Serie: Enemies with benefits #1
Editore: Triskell
Genere: Romance M/M
Data di pubblicazione: 16 Aprile 2021
Sono entrambi uomini pericolosi. Nemici assoluti.
E del tutto attratti l’uno dall’altro.
Will non aveva mai incontrato nessuno come Kit. È arrogante. Stupendo. Letale.
La guardia del corpo più costosa che esista. E Will non riesce a resistergli.
Un semplice comando pronunciato con il suo accento sofisticato fa desiderare a Will cose che non aveva mai desiderato, e fare cose che non aveva mai fatto. La chimica tra loro è rovente e alle stelle.
C’è solo un problema: Will ha giurato di uccidere il miliardario che Kit è determinato a proteggere.
E Kit ha anche dei segreti; c’è un motivo dietro al suo sacrificare la sua anima un doloroso pezzo alla volta per mantenere in vita uno dei peggiori uomini che si trovino sulla faccia della Terra.
Care Fenici, mi sa che ho letto troppi libri di genere Romance M/M, dato che i miei standard si sono alzati e la commediola classica non mi scatena più nessun interesse. Oppure è la pioggia, o l’assenza di vita sociale, sta di fatto che immergermi in questo libro è stato molto difficile. Non sono riuscita a escludere il mondo esterno e a vivere con i personaggi, questa storia che purtroppo non mi ha lasciato nessuna emozione particolare.
Questo non significa che non sia un bel romanzo anzi, è semplice, lineare, con qualche scena sessuale ben riuscita, dettagliata e con qualche kinky piazzato qua e là. In effetti, dalla trama mi sarei aspettata qualche scena più spinta… e invece no.
I due personaggi principali sono ben costruiti e analizzati, anche se qualche approfondimento in più non sarebbe stato male.
La storia ha inizio con un obiettivo: Polzin, un criminale russo mandante di molti crimini. Un uomo nel mirino della CIA da molto tempo ma purtroppo ucciderlo non è semplice, sicché viene mandato come agente freelance Will, un marines. L’agente è motivato dal desiderio di vendetta per la morte dei suoi uomini, uccisi a causa di Polzin. Sa perfettamente che molto probabilmente non sopravviverà all’impresa, ma non ha nulla da perdere. È un personaggio molto semplice, bello ma combattuto da molteplici sensi di colpa.
“È come il soggetto del mio dipinto su Prometeo, legato alla sua missione da catene di sensi di colpa. Rivivendo la sua agonia innumerevoli volte”.
Queste sono le parole di Kit nel descriverlo. Costui è la guardia personale di Polzin ed è maledettamente bravo malgrado la giovane età, ha ucciso parecchi agenti della CIA ma per qualche assurda ragione, non riesce a costringersi a eliminare Will. Kit nasconde tanti segreti ed è un personaggio molto più complesso del primo, ma entrambi, malgrado siano nemici, si attraggono l’un l’altro.
La bellezza del libro sta proprio nel rapporto che si instaura tra queste due persone i cui sogni e aspirazioni sono stati traditi dalle circostanze, e la ragione per cui sento di consigliarvelo sono proprio quegli attimi in cui entrambi si mettono a nudo, in tutti i sensi, per sopraffare l’altro o per sottomettersi.
La trama poteva essere molto più intrigante, ma ahimè, a me è stato chiaro come sarebbe andata a finire ben prima della metà del libro.
Se le autrici avessero inserito qualche mistero in più, maggiore azione e magari un villain serio invece di quei quattro mentecatti dei servizi segreti che, per intelligenza, farebbero concorrenza all’ispettore Closeau… insomma se ci avessero messo un po’ più di realismo, ne sarebbe uscito un romanzo a cinque stelle invece delle tre che gli ho assegnato. Sufficienza quindi, sebbene ciò non tolga che se dovesse uscire un secondo volume lo prenderei al volo.