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Recensione in Anteprima: “L’arcobaleno lunare” di Simona Mendo

Care Fenici, oggi Buffy ci parla in Anteprima di “L’arcobaleno lunare” di Simona Mendo

Bianca ha un doloroso passato alle spalle, è insicura e nutre poca stima in se stessa. L’incontro con Neemia, però, risveglia in lei la voglia di emanciparsi e riscattarsi come donna prima di tutto.
Per quanto si sforzi di essere indifferente al suo fascino, ne è pericolosamente attratta.
Freddo e impassibile lui, disincantata e calcolatrice lei. Ma sono solo maschere per nascondere i rispettivi sentimenti. Finché non è proprio Bianca a scoprire il terribile segreto di Neemia durante una vacanza. Scossa e disgustata, ritorna alla sua Genova, nascondendo a sua volta un segreto. Un segreto che può cambiare la vita di entrambi. Per sempre.

Ho scoperto questa giovane e talentuosa autrice per puro caso, nella sala d’attesa di uno studio medico. Mi sono innamorata del suo stile e delle sue storie, magiche e romantiche, in quel momento e non mi ha delusa nemmeno questa volta.

Solo lei riesce a colpirti con la violenza di un pugno e farti volare, poche pagine dopo, con la nascita di un amore.

Le figure che animano questo romanzo sono splendide, così piene, palpitanti e vere che sembrano voler balzare fuori dalle pagine, per poter vivere appieno in tutto il loro spessore.

Bianca, la protagonista, è una donna complessa, che ha subito pesanti ferite che l’hanno annichilita, cambiando il suo modo di rapportarsi al mondo e agli uomini in particolare.

Sta completando il suo percorso di guarigione quando, per caso, incontra Neemia: bello, misterioso e distante, è esattamente ciò che lei desidera in un amante, vale a dire una storia di solo divertimento che non tenda a complicarsi.

Neemia è anche lui in cerca di una donna capace  di risvegliarlo: a sua volta reduce da esperienze traumatiche, nonostante la sua innegabile bellezza, è ancora vergine. Solo ballando con Bianca, il suo corpo si ridesta e solo con lei riesce a essere l’uomo passionale che è.

La terza protagonista è lei, la Superba, la mia bellissima Genova, con i suoi scorci meravigliosi, i suoi caruggi, i suoi profumi e i suoi colori che io, figlia devota, vedo e sento in ogni pagina di questo splendido romanzo.

Del tutto inventata, invece, è Isola Verde, un paesino idealmente situato nella paradisiaca Val d’Avet, che assiste a tanti momenti importanti di una storia d’amore che ci mette un po’ a decollare nel verso giusto a causa dell’orgoglio e della paura dei protagonisti.

Anche i personaggi secondari sono vere chicche, rese benissimo con pochi tratti fondamentali: lo stupendo amico Andrea, il confidente che tutte vorremmo; la perfida sorella Bruna, alla quale desidereremmo strappare ogni ciocca dei favolosi capelli rossi, ma che si saprà riscattare e ultimi ma non per merito, i cari zii del paesino.

Dirvi quanto mi sia piaciuto non renderebbe l’idea della misura in cui mi sono commossa, ho riso e pianto, seguendo le vicissitudini di una coppia niente affatto scontata né banale.

Un grazie sentitissimo all’autrice per averci voluto far dono di un, ahimè troppo breve, gioiello nel panorama del romance contemporaneo.

A lei i nostri complimenti più sentiti, a noi l’augurio che le sue lune ci stiano nei piedi molto spesso.

 

 

 

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