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Recensione in anteprima: Di cenere e di carne di Laura Vegliamore

TITOLO: Di cenere e di carne
AUTORE: Laura Vegliamore
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Paranormal storico
FORMATO: Ebook (2,99) – Cartaceo (15,90)
DATA DI PUBBLICAZIONE: 07 Aprile 2021

Come farò a riconoscerti quando il mondo sarà finito?

Cresciuta in convento, Lucrezia non sa nulla della vita. Ha però un dono: è capace di far vivere le parole. Per questo viene scelta come dama di compagnia di un’eccentrica contessa, affinché legga per lei ad alta voce nelle stanze del suo palazzo, a volte per ore e senza che nessuno l’ascolti. È in uno dei vecchi volumi, che Lucrezia scopre qualcosa che sarebbe dovuto rimanere celato: un messaggio d’amore, da parte di un uomo coperto d’infamia.
Il figlio del demonio.
L’assassino.
Thomas ha sei anni quando per la prima volta sente bruciare la sua pelle. Non sa che ben presto quel dolore nella carne e le strane parole che gli escono dal petto con prepotenza gli cambieranno la vita. Tra le stanze affrescate di quello stesso palazzo, passato e presente sembrano confondersi e fondersi in un percorso già tracciato. Ma cos’è davvero il destino? Una condanna alla malvagità, la risposta a una vita incompleta o l’incontro di due anime che si sono rincorse attraverso i secoli? E cosa possiamo fare di fronte a esso se non accettare la nostra impotenza?

Care fenici, con molto piacere ho letto in anteprima per voi Di cenere e di carne di Laura Vegliamore, edito Words Edizioni.

Siete pronte a immergervi in un’atmosfera surreale e sospesa in un limbo fuori dal tempo? Non sono avvezza a leggere questo genere di libri e mai mi sarei aspettata una lettura così intensa, sconvolgente e ricca di sfaccettature interessanti, ma soprattutto scritta così bene.

Ciò che mi ha attratto immediatamente è stata la copertina, bellissima e inquietante, che sicuramente non presagisce niente di convenzionale.

È stato come scoprire per prima un tesoro, calpestare e scorgere un luogo inesplorato, ascoltando i sussurri di un racconto segreto.

In una tenuta isolata e immersa nel verde, fra le mura di un palazzo cupo e pregno di antichità, si svolgono le vicende dei protagonisti. Il luogo è imprecisato, si percepisce solo che ci troviamo in Italia.

Sono due i filoni della narrazione che vengono raccontati in un alternarsi di capitoli tra passato e presente, che portano il lettore, col fiato sospeso, a conoscere le sorti dei quattro protagonisti.

Non c’è stato un momento in cui ho potuto rilassarmi completamente pensando che oramai la storia era dipanata e la conclusione già chiara e scontata.

Mi ha attratto il genere storico che da sempre prediligo e mi ha entusiasmato il risvolto nel presente di quel tocco di paranormal che mi ha sempre incuriosito e di cui ho letto qualcosa in passato.

Come farò a riconoscerti quando il mondo sarà finito?” Mormorò ancora, quasi senza pensare.

Elias strinse di più, come se non avesse voluto lasciarla scappare.

Sarà come un lampo sotto la pelle” disse.

(Tratto dal libro)

I protagonisti delle due storie, così lontani ma tanto simili, sono quattro personaggi che si inseguono nel tempo e che troveranno una giusta ricollocazione solo alla fine, indubbiamente non prima di aver sofferto con loro attraverso una lettura non facile ma meravigliosa.

Elias e Lucrezia sono i protagonisti fuori dal comune della narrazione al passato, imperfetti e quasi irreali. Descritti e fatti crescere sorprendentemente di fronte agli occhi del lettore, grazie a una lenta evoluzione, che li ha fatti apprezzare, sebbene considerati lui un reietto della società e mostruoso agli occhi dei più, e lei un’orfana scialba e bruttina senza arte né parte.

Elias è un bastardo e un assassino, il figlio del peccato, nato da una prostituta e definito anche il diretto discendente del demonio per una macchia rossa che gli ricopre una parte del volto.

Lucrezia è un’orfanella, prelevata dal convento dove è cresciuta per fare da dama di compagnia e leggere per la signora del palazzo.

L’algida signora Cecilia, una donna altera e bellissima, è l’eccezionale antagonista, una presenza inquietante e carismatica ma alquanto misteriosa, che muoverà le fila dei due burattini alla sua mercé.

Nei corridoi e nelle stanze polverose del palazzo, tra strane rivelazioni, si racconta la loro vicenda, in un POV alternato di Lucrezia ed Elias e tra le pagine dei libri, nella biblioteca del palazzo,

Lucrezia leggerà di giorno per la sua signora e padrona e di notte, di nascosto, per Elias fino all’ultimo dei suoi respiri.

Thomas e Anouk sono i giovani protagonisti della storia al presente, due personaggi che si incontrano per caso in Italia, pur non essendo il loro luogo di nascita, ma che dal primo istante sentono di conoscersi da sempre.

Mi sembra di muovermi nel mondo a caso, Thomas. Senza accorgermi di sfiorarlo soltanto.” (Tratto dal libro)

Thomas è francese e già da bambino affronta le prime avvisaglie di ciò che sarà il tormento della sua vita: gli attacchi di panico, le notti insonni e soprattutto il ritrovarsi a parlare in un’altra lingua a lui sconosciuta. Tutto ciò negli anni lo porta a essere allontanato da tutti a causa di questa sua presunta malattia.

Thomas sentì le mani formicolare e il sangue schizzare bollente dal cervello. Odiava le frasi fatte e i sordidi tentativi di compassione, il morboso e continuo desiderio delle persone di scoprire il marcio, di penetrare il dolore e specchiarcisi dentro per riuscire a sentirsi in pace con le proprie esistenze.

(Tratto dal libro)

Dopo anni molto sofferti e dolorosi, in cui Thomas si è sentito diverso e isolato da tutti, parte per l’Italia e lì ritrova se stesso e quel pezzo di congiunzione che aspettava da sempre.

Sei in grado di spiegare quello che è successo?”

Timida, debole e spaventata, la voce di Anouk.

Thomas si voltò e lasciò a lungo lo sguardo in quegli occhi, così profondi e insensatamente familiari da provocargli un vuoto nel petto ad ogni respiro.

Non lo so. Per un istante ho creduto di sì, ma poi mi è sfuggito dalle mani.”

Cosa?”

Il senso di tutto.”

(Tratto dal libro)

Sono entrata in punta di piedi in questo scorcio di fantasia creato da questa autrice talentuosa.

Spero di aver capito il significato e l’essenza del libro, se così non fosse me ne dispiaccio immensamente.

Consiglio questa lettura anche a chi non è avvezzo al genere, ne vale davvero la pena, perché io ne sono rimasta incantata, e non fosse altro per leggere delle righe scritte così bene e con uno stile di scrittura perfetto e molto particolare.

L’editing è ineccepibile ed è inutile dire che quando parliamo della Words Edizioni non sono mai rimasta delusa.

Care fenici, vi lascio in buone mani, alla prossima avventura!

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