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Review tour: Contrappunto di Stefania Bernardo

Titolo:Contrappunto

Autore:Stefania Bernardo

Genere:Romance storico

Data di pubblicazione:22 Ottobre 2021

 

Londra 1744.

La musica è tutta la sua vita, eppure è costretta a nascondere il proprio talento.

Sorella del compositore più acclamato d’Inghilterra, Glenna Whitby deve accontentarsi di essere una semplice insegnante.
Decisa a star lontano quanto più possibile dal matrimonio, la serenità si infrange quando la sua migliore amica viene coinvolta in un oscuro giro di ricatti. Una situazione che costringerà Glenna a chiedere aiuto al conte di Berwick.
Libertino scanzonato e appassionato intellettuale, Philip le offrirà protezione, dandole la sua parola di gentiluomo che tra loro ci sarà sempre e solo una cortese amicizia.

Divisi dalle classi sociali, il loro legame, però, diventerà ogni giorno più complice fino a spingersi verso le soglie di una inopportuna intimità, mentre insidiosi pericoli minacceranno la loro vita.
Feste peccaminose, ricevimenti sfarzosi, agguati e crudeli pettegolezzi si alternano alla melodia romantica di cuori palpitanti.

Un amore sospirato che tuttavia arde di una passione incontrollabile.

 

Fu svelto ad afferrarla per un braccio. Glenna lo imitò e si ritrovarono faccia a faccia, aggrappati l’uno all’altro. Per un istante, i loro occhi rimasero imprigionati dentro uno sguardo intenso, fatto di qualcosa di potente. Caldo, inaspettato. I capelli le incorniciavano il viso e quel rossore era così delizioso, innocente, eppure più peccaminoso di qualsiasi seduzione. Il desiderio fisico spingeva a un livello per Philip sconosciuto. Una tempesta nuova e inaspettata gli muoveva il cuore, le viscere, persino i muscoli. Qualcosa di tanto potente da poter battere, senza pietà alcuna, la ragione e la logica.

 

 

Che bomba, fenici!

Ho letto altri storici ma questo sembra regalarci davvero tutto ciò che annuncia nella sinossi: prima di tutto c’è passione, un innamoramento imprevisto e indesiderato tra una donna pudica intenzionata a mantenersi facendo la maestra di musica (mestiere che, seppur modesto, le garantisce indipendenza), e un libertino felice di avere molte donne e nessun legame.

E poi ci sono intrighi di corte, un nido di vespe in particolare tra coloro che puntano a sedurre il conte. 

Ci sono poi un delitto legato a un’amica della protagonista, un mistero da svelare, il furto di un progetto ingegneristico molto avanzato, e l’indagine per la cattura di una banda di malviventi che sembra essere ben più organizzata e infiltrata nei giochi di potere della società londinese rispetto a semplici ladruncoli nella foresta.

 

«Non faccio nulla di male eppure da sempre, tutti, tentano di infangare la mia reputazione» bisbigliò. «Non pensavo potesse essere lo stesso per voi.»

 

 

Tantissime sfaccettature, insomma, convivono in questa avventura che si fa sempre più intrigante e che non lascia prendere fiato, incastrando alla perfezione i vari pezzi di un puzzle molto colorato che rende davvero appassionante la lettura.

 

«Questo, voglio da voi, dannazione» le depositò quelle parole sulle labbra schiuse per lui. «Impertinente. Lo siete sempre stato.» Lei cercò di sfuggire, ma la trattenne ancora. «Non potete urlarmi contro e poi pretendere…» non finì la frase, rimase sospesa tra le loro bocche il tempo di un istante, infine tornarono a unirsi. «Di desiderarvi, è questo che volevate dire?» le sussurrò all’orecchio, la voce roca. «Non mi avete ancora risposto, Glenna. Vi turberebbe così tanto essere davvero mia?» Sospirò, incerta. «No» sibilò e fu lei a baciarlo.

 

 

Ho amato profondamente i protagonisti dei quali ho riconosciuto la veridicità storica: lei, che era stata una bambina prodigio come suo fratello, perde improvvisamente ogni fascino per la nobiltà dell’epoca solo per il fatto di essere donna. Lotta per la sua indipendenza nel tentativo di affermare anche i pochi diritti che può strappare in un mondo tremendamente sessista. Pudica, ma soprattutto fredda con gli uomini perché ferita e tradita da uno con cui era quasi convolata a nozze, per potersi mantenere senza avere accanto un marito ha assoluto bisogno di una reputazione totalmente rispettabile, che tuttavia viene messa in crisi dai comportamenti del conte di Berwick.

 

«È solo che ci sono donne che amano quel tipo di faccende, e altre che vivono la questione in maniera più intima, se così vogliamo dirla. Di sicuro voi preferite indulgere in determinati piaceri solo se siete coinvolta sentimentalmente.» Lei abbassò lo sguardo. «Sì, forse» ammise. «Ma lasciarsi trascinare dalle emozioni è pericoloso. Finirei a badare a una dozzina di figli in men che non si dica o a fare la mantenuta da qualche parte.»

 

 

E che dire lui? Ho amato il fatto che non fosse un principe azzurro. È un uomo imperfetto, compie errori. E nonostante si noti che finisce per innamorarsi di lei, quando inizia a compiere gesti di gentilezza, protezione, tenerezza nei suoi confronti, allo stesso tempo non può trattenersi dallo sfogare la passione che scaturisce dalla vicinanza tra loro. La potenza dei suoi sentimenti per Glenna e la sua incapacità di trattenersi finisce per mettere in crisi la rispettabilità di questa donna che, priva di titoli nobiliari forti e accerchiata da maldicenze in cattiva fede, finisce per passare dei gran brutti momenti.

 

Il suo primo pensiero fu quello di divincolarsi e tirargli quanto meno uno schiaffo per quell’odiosa impertinenza, ma quando lui le fece scivolare la mano sul collo e l’altra sul fianco, rimase immobile, preda di un assurdo tremore. Il caldo brivido divenne ardente quando la lingua di Philip le carezzò la bocca e lei cedette, accogliendo quella danza inattesa capace di trasformarla in qualcosa di malleabile, in totale balìa di un desiderio improvviso e quasi violento.

 

 

Nel gioco rientra anche il fratello di Glenna, che nonostante possa sfruttare il suo talento per avere successo, lo spreca cacciandosi in guai continui.

Tantissime tessere che dovranno andare a posto e lo faranno una alla volta in modo delizioso; ma nello stesso tempo abbiamo tra le mani soprattutto una storia dannatamente romantica e passionale, struggente e, come accade nei romanzi storici, con pochissime vie d’uscita che consentono di mantenere la rispettabilità e l’accettazione sociale. 

 

Non si era sbagliato sull’amore. Era una faccenda che annebbiava, scardinava, devastava. Mandava all’aria la vita. E una volta perso, lasciava la crudele consapevolezza che non se ne poteva più fare a meno.

 

 

Inutile dire che lo stile è elegante e delicato, capace di rendere immagini poetiche e setose, ma anche scambi di battute accese e pungenti. È senza dubbio un’autrice che continuerò a seguire con interesse.

 

«Pensavo fosse impossibile riuscire ad andare così a fondo nell’animo di una persona e desiderare di non riemergere mai più. Di restare accoccolato tra le pieghe di un cuore che aderisce al tuo in maniera così perfetta da sapere che vuoi rimanere lì, per sempre. Per l’intera vita.»

 

 

 

 

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Emanuela

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