Essex 1522. Jane Rivers ha solo sedici anni quando incontra Charles Brandon, il duca di Suffolk. Una tempesta fortuita li costringerà a ripararsi in un capanno tra i boschi e la passione li travolgerà.
Ma Jane è una serva e Charles un duca, non c’è spazio per l’amore.
I genitori della ragazza, per nascondere l’onta, la costringeranno a un matrimonio riparatore con il promettente avvocato e amico di famiglia Richard Howard. Per Jane una nuova vita si profila all’orizzonte e una tenuta opulenta in cui trascorrerla. Ma cosa nasconde questa villa e perché un gentiluomo dovrebbe scegliere di dare scandalo e sposare una contadina? Cosa si cela dietro gli incubi che da anni tormentano Jane e che riaffioreranno non appena varcata la soglia di Manor House?
Nell’Inghilterra di Enrico VIII tra seduzioni e inganni, una storia di passione e omertà che affonda le sue radici nel silenzio.
Londra, Agosto 1545
“…… Sospirò rammentando in tempo lontano, quando poltrire su un morbido giaciglio era un miraggio; quando il canto del gallo annunciava l’aurora e la polvere era l’unico odore che infestava l’umile dimora condivisa con i genitori e i fratelli “
La condotta del facoltoso avvocato Richard Howard era ancora oggetto di pettegolezzo nei salotti aristocratici della City: erano da sempre un mistero le ragioni che avevano spinto il gentiluomo a prendere moglie la figlia di un contadino dell’Essex. Jane incurvò le labbra in un sorriso, rivedendosi giovane e sprovveduta, totalmente inconsapevole dell’arte segreta del sesso e delle sue piacevoli scoperte.
Tornò a fissare il cielo terso mentre l’uscio di richiudeva, la lettera premuta contro lo sterno: anche in quel giorno lontano il sole splendeva, il clima era afoso e gli alberi offrivano un ripiego riparato; i colori dell’estate facevano da contorno quando lo aveva incontrato e niente era stato più come prima “
Il racconto inizia con Jane Rivers, la nostra protagonista, che ripercorre un episodio della sua vita, un evento occorso ben 23 anni prima e che ha cambiato in modo ineluttabile la sua vita, il suo destino.
Jane è una giovanissima e ingenua ragazza di sedici anni quando incontra Charles Brandon, il Duca di Suffolk. Charles è uomo affascinante, uno dei nobili più potenti e in vista della corte di Enrico VIII, sposato con Maria Tudor la sorella del Re. Complice una tempesta improvvisa, la passione divampa tra di loro mentre cercano riparo all’interno del capanno di caccia del Re nei pressi di Chinford. Quell’episodio di follia segnerà tutta la vita di Jane. La perdita della sua innocenza la trascinerà temporaneamente alla corte sfarzosa e opulenta di Enrico VIII, dove oltre al Re avrà modo di incontrare la Regina Caterina d’Aragona, Maria Tudor la sorella di Enrico VIII e Anna Bolena. L’esperienza a corte è tutt’altro che piacevole, Jane fugge e rientra a casa dei genitori. La reputazione di Jane è però irrimediabilmente rovinata, così quando Richard Howard, un avvocato benestante che sembra non tenere conto delle sue esperienze, si presenta a casa di Jane chiedendola in sposa, i genitori non dubitano neanche un istante.
“La risata di Richard, impegnato in una discussione con suo padre George, le permise di osservarlo indisturbata. Si era presentato puntuale e solo, cosa alquanto insolita. Le formalità erano state eseguite e l’inchino con cui l’aveva salutata, dei più ossequiosi, quasi fosse una gentildonna anziché una contadina. I ricordi su di lui erano sbiaditi: un amico di famiglia che qualche volta frequentava il padre, conducendolo in locande di dubbia fama………….
“Nine non temete” Nine ? Dove aveva sentito già quel diminutivo ? “La mia tenuta è lontana da Hatfield House. E’ immersa nel verde, attorniata da alberi e colture che, sono certo, apprezzereste. “Mi piacerebbe visitarla”. Il giovane le porse la mano – lo faremo, ve lo assicuro -. quel verbo al plurale catturò la sua attenzione, mentre lui si avvicinava. – Faremo tantissime cose insieme, Nine. Vi regalerò una vita meravigliosa, lontana dal bosco e dalla polvere dei campi”
Richard sembra tenere a Jane, la rispetta e la protegge. Ma perché un uomo come lui con prospettive e carriera sceglie una contadina qualunque che non ha più onore e dignità e che non sa neppure leggere e scrivere? Chi è realmente quest’uomo misterioso che sembra volerla amare e proteggere a tutti i costi e la tratta con estrema tenerezza e rispetto? Riuscirà Jane a dimenticare Charles il suo primo amore e amante, il primo uomo che ha risvegliato la sua passione e sensualità?
Ma soprattutto cosa significano i sogni che continuano a popolare le notti agitate di Jane e sembrano ripercorrere sempre uno stesso evento? Che oscuro episodio del suo passato non riesce a ricordare e perché?
La storia, seppure breve, si sviluppa in un ampio arco temporale: vediamo Jane trasformarsi da giovane ragazzina ingenua in moglie e madre matura, “una bellissima e stimata gentildonna”. Un lungo periodo di tempo in cui Jane dovrà riuscire a dipanare la matassa ingarbugliata del mistero del suo passato ed effettuare la scelta più ardua, quella tra i due uomini che hanno così tanto influenzato la sua esistenza; Charles Brandon, il duca di Suffolk, il nobile amante irraggiungibile, romantico e passionale ma anche infedele o Richard Howard, suo marito, che sembra portatore di un sentimento talmente forte da superare numerosi ostacoli.
Un romanzo breve, molto intenso ed erotico. Gli ardenti e appassionati incontri tra i protagonisti sono descritti con leggerezza ed eleganza senza mai scadere nella volgarità. La contestualizzazione storica della società del tempo, dei luoghi, degli ambienti e dei personaggi, anche di quelli realmente esistiti, è talmente accurata che non è stato per niente difficile immedesimarsi nella vita di Jane immaginando gli eventi, le circostanze, gli scenari e tutti gli episodi descritti.
Non avevo mai letto alcun libro di Linda Bertasi e sono stata piacevolmente sorpresa da questo romanzo. La scrittura è molto scorrevole e gradevole, con una grande attenzione ai dettagli. Io ho da sempre una predilezione per i romanzi storici soprattutto per quelli dove la storia dei protagonisti si intreccia con la realtà storica e con personaggi effettivamente esistiti. Il silenzio del peccato è tutto questo ma anche di più e mi sento di consigliarlo anche a chi di solito non legge gli storici.
Recensione a cura di:
Editing a cura di: