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Recensione: “Il segno del peccato” di Michelle Styles

Trama

Thyre e Dagmar non possono fare altro che riservare un’accoglienza calorosa all’equipaggio dell’imponente imbarcazione nemica arenata sulla spiaggia. La tradizione prevede anche un tributo un po’ particolare, una notte d’amore tra l’erede legittima dell’isola di Ranrike e il comandante della nave. Dagmar però è innamorata e chiede alla sorellastra un favore enorme: sostituirla nel letto di Ivar il guerriero. Thyre, determinata e indipendente, accetta, forte del fatto che l’atto si svolgerà al buio. Ma il mattino seguente Ivar la smaschera davanti a tutti e la costringe a fare una scelta tanto coraggiosa quanto pericolosa, che segnerà un nuovo capitolo nella sanguinosa lotta tra fazioni vichinghe rivali.

Recensione

Una storia divertente, avventurosa e sexy.
Siamo nel 796 d.C. in Scandinavia, visto il periodo sappiamo che le donne dovevano obbedire agli uomini e che non contavano nulla, nascevano solo per servire. Thyre, però, non è proprio così sottomessa: è testarda e coraggiosa, si vuole sposare per amore e non per avere più terre o più potere. Un giorno arriva nel suo fiordo Ivar, con la sua nave e i suoi vichinghi: devono riparare la nave che si è rotta durante una tempesta in mare e vengono accolti da Thyre, Dagmar e dal loro padre, Ragnfast il Tenace. Con il primo incontro notiamo che fra Thyre e Ivar scoppiano scintille (e non sono d’amore…). Durante la cena, Ragnfast offre a Ivar Dagmar come compagna di letto (mamma che tradizione squallida), ma lei si è promessa a un altro ed entra in crisi. Thyre allora si offre volontaria, anche perché così facendo spera di risolvere un “problemino” che il padre le ha confidato prima di cena. Thyre si infila nel letto di Ivar e, dopo una notte di passione, iniziano una serie di avventure, o disavventure, sia per Thyre che per Ivar (oltre che per la famiglia di Thyre).
Un romanzo storico ben scritto, l’autrice nello scrivere la storia ha fatto molto lavoro di ricerca sulle usanze vichinghe, sia per quanto riguarda la vita di terra che quella di mare. L’unica pecca (ed ecco perché non amo molto i romanzi storici) è nei dialoghi perché il fatto di darsi del Lei mi infastidisce. Vedi due a letto che fanno di tutto e di più e mentre lo fanno, oppure dopo, si danno del Lei come due estranei: mi irrita i nervi! Comunque, a parte questo, se volete immergervi tra uomini bellissimi e valorosi, questo è il romanzo giusto.

Fiamme-Sensualità-Medio NUOVA

Asce-voto-2

Recensione a cura di:

Tayla

Editing a cura di:

Firma Rubina

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